Comizio di fine mandato di Cicero e Piscitello
Venerdì 4 marzo alle ore 17:45 in Piazza Minà Palumbo e domenica 6 marzo alle ore 11:45 in Piazza Margherita, il Sindaco Mario Cicero e il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Piscitello interverranno per l’ultimo comizio istituzionale di questa consiliatura, relazionando alla cittadinanza sull’attività amministrativa, politica e istituzionale svolta in questi cinque anni a servizio della comunità.
Sono stati raggiunti risultati significativi malgrado le difficoltà di contesto, nello specifico il fronteggiare la pandemia da Covid-19 e la conseguente emergenza sanitaria ed economico-sociale che ci ha colpiti negli ultimi due anni.
Nonostante le difficoltà non è venuta meno l’attenzione alla programmazione e all’attuazione di politiche di sviluppo, crescita e promozione sociale, economica e culturale per la nostra amata Castelbuono.
Il comizio di fine mandato è l’occasione per esporre ai cittadini quanto svolto, grazie all’impegno di tutti gli attori istituzionali, politici e tecnici che hanno contribuito all’azione amministrativa.
SPERIAMO CHE SIA VERAMENTE L’ULTIMO.
Io mi chiedo se un comizio partitico possa essere indetto con la carta intestata del Comune e – messaggio subliminale – anche con lo stemma che si vede e non si vede sotto le scritte (chi è Guarcello il mago della comunicazione? ahahahahah). Il sindaco pensa come sempre di essere a casa sua e di fare i suoi comodi tanto chi sta all’opposizione glielo ha permesso alla grande in questi cinque anni.
Ma il Cicero dirà che si candida sindaco per il PD?
Grandi momenti!Ci saremo sicuramente tutti!!!…ma se dovessi (purtroppamente) mancare, si potrebbe avere una registrazione, così da riempire di sballo le tristi serate invernali/pandemiche/antirusse. Grazie
“5 anni di” parcometri, visiere, totem, di vietnam, di cartellonistica per le campagne, di bmw e suv, di tavulina, di ordinanze assurde, di comunicati scritti con i piedi, di Castelbuono covid free, di assenza di trasparenza (soprattutto in quanto a contagi covid), di alberi tagliati, di laghetti abusivi, di eternit, di autobotte senza patente, di strisce e marciapiedi rifatti a come vuole Dio, di pressappochismo e improvvisazione, di niente teatro, niente scuole sicure, niente acquedotto, niente verde pubblico, niente posteggi, niente strutture sportive, niente via ten forti,…,IN DEFINITIVA, 5 ANNI DI SCECCHI! E la cosa più assurda è che lo riconfermerete!!!
5anni di mediocrità, di “schiticchi e vivuti”, di sostegni dati così, di assistenzialismo, di stabilizzazione senza concorso al comune, di cooperative che levano la “frasca” dell’anno scorso nel mese di febbraio (meglio tardi che mai), di mano libera a bar, taverne e trattorie su tavulina, suolo pubblico, piccoli abusi, gazebi, chiusure di intere strade senza ordinanza, parcheggio selvaggio ma solo per i clienti, senza limiti acustici per tutta l’estate con piano bar e affini… “vivemu e manciuamu”. cinque anni che hanno instaurato una dialettica con una frazione consistente dei votanti, a cui questo modo di fare sta bene. cinque anni di sagre improbabilbili, abbasta ca vieninu TURISTI, Cinque anni in cui si chiude un occhio e forse due su tante categorie (B&B per citarne una…sono tutti in regola?), perché non hanno lo stipendio sicuro al 27 come “li nimici della cuntintizza” (in questo molto poco comunista e molto leghista). cinque anni di mediocrità totale, in cui tutti quelli che non sono in questo comparto si sono fatti le valige, e sono andati via (meglio accussi un votanu i nimici da cuntittizza) cinque anni in cui si è calpestato il diritto amministrativo…e purtroppo ce ne sorbiremo altri cinque di questa cura
Ho sentito il comizio personale indetto con i mezzi del comune, come è solito fare (carta intestata, fuoristrada e ragazzi del servizio civile). Solo urla disperate di chi si sente mancare la terra sotto i piedi e solo i soliti 4 fedelissimi ad applaudirlo. Chi urla per mostrare le sue ragioni non è degno di essere ascoltato, al massimo viene solo sentito.