Contesto economico castelbuonese: meno denaro in paese? Motivi e rimedi

Contesto economico castelbuonese: meno denaro in paese? Motivi e rimedi

 

 

Che la situazione economica di Castelbuono non sia parecchio entusiasmante è un po’ visibile a tutti, ma cerchiamo di capirne i motivi e soprattutto quali concrete possibilità vi siano per un futuro più florido e rassicurante.

E’ evidente a tutti, che il Denaro che entra, rimane e circola nella nostra Comunità è sempre meno.

Innanzitutto è necessario sottolineare che negli ultimi anni vi sia stata una notevole diminuzione delle Risorse Finanziarie trasferite dallo Stato al nostro Comune: circa 2 milioni di Euro.

Ciò significa che per ogni cittadino Castelbuonese vi è teoricamente un passivo da risanare di circa 200 Euro.

In pratica, ciò ha comportato e comporterà un elevato aumento dei tributi locali ( Add. Irpef, Imu, Tasi, Tassa Rifiuti ect ) e/o un taglio alla Spesa Corrente ( Costo Personale Dipendenti, Consulenze esterne, Erogazione servizi ).

Tali misure non fanno che diminuire il potere d’acquisto dei cittadini, e quindi una contrazione del fatturato dei nostri commercianti ed artigiani.

Inoltre il nostro Comune, salvo alcuni casi isolati ( es. Fiasconaro) non ha un tessuto imprenditoriale invidiabile e le piccole imprese non sempre riescono ad esportare i loro prodotti in maniera continuativa e competitiva.

Il turismo, non è stato mai una grande leva economica per il paese: ben vengano i forestieri a riempire le sale dei nostri ristoranti, e i turisti stranieri a visitare il Castello e gustare i nostri prodotti locali durante i pomeriggi estivi, ma il vero turismo che incide su un Economia ( con lunghi pernottamenti e per tante settimane ), che porti concretamente  un po’ di denaro, è cosa ben diversa.

La colpa non è certa dei Castelbuonesi, va invece constatato che il nostro Comune (cosi come tanti altri comuni dell’ interno Siciliano) ha vissuto tanto di assistenzialismo: dirigenti e semplici impiegati di un Sistema che non si è mai preoccupato delle generazioni future e quindi di portare sviluppo e produzione, generando automaticamente nuove occupazioni; tanti investimenti sbagliati, tanto denaro pubblico bruciato, mai un Piano economico strategico valido da parte della Regione.

A ciò, chiaramente, va ad aggiungersi la Crisi Regionale e Nazionale, che sempre più si fa sentire anche qui: la difficoltà ad avere un lavoro stabile e/o remunerato correttamente, l’aumento delle tasse e imposte ( iva, accisa carburante, pedaggio autostrada ect ), la difficoltà ad avere mutui e prestiti finanziari a tassi agevolati, pochissimi Avvisi Pubblici volti a finanziare le attività d’impresa, pochi Concorsi pubblici Regionali.

Lo Stato oggi non assiste più i Comuni, ma tutt’altro: volendo evitare di fare scelte impopolari, o far pagare le Banche ( primi artefici della Crisi e del Debito), preferisce tagliare i Fondi da destinare ai singoli Comuni, cosi da trasferire il problema ai singoli Amministratori locali e dunque ai singoli abitanti, chiamati a risanare un Debito Pubblico cumulato da Banche e vecchie classi Politiche.

Infine c’è da evidenziare la sempre più crescente presenza di stranieri : bisogna chiedersi se essi rappresentino una risorsa o una “minaccia” per la nostra economia: creano o tolgono lavoro? Il denaro qui guadagnato viene speso in loco o in parte trasferito all’ Estero?

Ma concretamente, quali misure potrebbero adottarsi per dar vita ad un Rilancio del Nostro tessuto Economico? Oltre a sperare in una Ripresa a livello nazionale che abbassi le Tasse e crei nuovi posti di lavoro, cosa nel frattempo si può fare ?

Spesso si è avanzata l’idea di una Moneta Locale Castelbuonese, e sempre più prende corpo in Sicilia la prospettiva di avere una Moneta Regionale (il  “ grano “, con già 100 mila firme raccolte) .

Come citato in altre occasioni, tale Moneta Castelbuonese avrebbe la funzione di aumentare il potere d’acquisto di ogni cittadino: costituirebbe di fatto uno “sconto” su ogni prodotto-servizio acquistato a Castelbuono, sconto che lo stesso venditore potrà rispendere in altri commercianti o artigiani locali. Moneta che potrà, col tempo, essere donata anche a Forestieri che così avrebbero maggior interesse a tornare nel nostro paese.

Insomma, sarebbe uno strumento di sicuro successo e di piccolo rilancio per la nostra economia: aumentare la propensione all’ acquisto dei nostri beni e nel nostro Comune, e diminuire la “fuga di denaro” verso le Economie forestiere.

Altro strumento che si potrebbe adottare ( Comuni più piccoli del nostro già prevedono tale opzione)  sarebbe la possibilità di redigere contratti di locazione a Canone Concordato: ciò comporta per i Locatori una tassazione tanto inferiore (Governo attuale, propenso a portarla al 10 % !) rispetto ad altre forme contrattuali, ed ad una consistente detrazione fiscale per i Conduttori; praticamente maggior denaro che rimarrebbe a Castelbuono.

Un ulteriore strumento che potrebbe rilevarsi importante potrebbe essere la costituzione di un fondo pubblico derivante da un “ Contributo di Solidarietà” versato da tutti coloro che vivono e lavorano da anni nel nostro Comune, ma che nello stesso tempo non pagano nessun tributo locale ( in quanto lavoratori senza contratto e/o non possessori di fabbricati ). Con riferimento agli immigrati, sarebbe anche un modo per farli sentire sempre più legati a Castelbuono: loro stessi,  sono i primi a rendesi conto che usufruiscono di ogni servizio pubblico e di ogni ospitalità messa a disposizione dal nostro Comune, senza pagare nulla.

Infine, bisognerebbe adottare con maggior insistenza politiche d’investimento per lo Sviluppo, politiche volte alla valorizzazione delle nostre Risorse Locali e al potenziamento strutturale ed organizzativo delle nostre Imprese agroalimentari e artigianali. Occorre una maggior propensione da parte di tutti gli Enti ed Organismi Pubblici non solo Locali, a far si che vengano destinati i Fondi Pubblici per lo più al Turismo e alle Imprese, anche fosse a discapito della Cultura e delle Manifestazioni o “festicciuole” locali.

Adottare tali misure, non comporta nessun rischio e nessun costo, e certamente porterebbe speranze concrete per una Crescita del nostro Contesto Economico.

 

 

 

 Enzo Minà

 

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

10 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
10
0
Cosa ne pensi? Commenta!x