Costituente: chi garantirà la sicurezza dei nostri figli?

(Riceviamo e pubblichiamo) – È la storia che ci insegna chi siamo e probabilmente traccia la rotta verso dove andiamo. Essa andrebbe sempre tenuta presente quando ci si appresta ad affrontare un qualunque argomento. La storia recente e quella passata, spesso, se opportunamente analizzate, forniscono il metro ed il polso delle situazioni e di come, in base alle convenienze del momento, pensieri, idee, atteggiamenti, concetti e preconcetti possano trasformarsi in maniera camaleontica.

Nelle righe a seguire ricostruiamo i passaggi che hanno portato all’abbattimento “violento” di un pezzo della scuola media Minà Palumbo e, probabilmente, ahi noi, anche del resto della struttura ancora esistente.

La storia recente, ad esempio, ci dice che l’Amministrazione si è messa ad ascoltare e a tenere nel dovuto conto il parere di tecnici e progettisti. In particolare:

  • ha ascoltato e tenuto in conto il parere dell’Arch. Palizzolo che ha dichiarato la struttura di San Leonardofruibile”, termine che, è bene ribadirlo, dal punto di vista tecnico/amministrativo non ha alcuna valenza, né significato ed è stato coniato solo per consentire l’utilizzo di una struttura che era e rimane NON AGIBILE, su questo non ci sono margini di discussione;
  • ha ascoltato e tenuto in conto il parere del pool di progettisti della regione che ha dichiarato “anti-economico” l’adeguamento sismico della scuola Media Minà Palumbo ed ha ritenuto economicamente più vantaggiose la demolizione e ricostruzione della struttura. Tuttavia, sempre nel rispetto del lavoro dei progettisti, attualmente, di questa valutazione non abbiamo traccia, atteso che il Sindaco più volte sollecitato non ha mai pubblicato.

La storia passata, tuttavia, ci ricorda che all’indomani del parere di non collaudabilità sulla scuola San Leonardo rilasciata a giugno 2017 dall’Arch. Guarcello, il sindaco derubricava la cosa con un semplice e perentorio: “il parere di non collaudabilità è dovuto al fatto che il collaudatore non è un amico del sindaco”.

Ma perché oggi fare dietrologia a quasi cinque anni di distanza da quel collaudo negativo? Cosa c’entra con quello che sta avvenendo in questi giorni con la Scuola media Minà Palumbo?

Proviamo a fare delle ipotesi; proviamo a riscrivere la storia o, se preferite, la fiaba di Castelbuono di quest’ultimo quinquennio, di questa vicenda a tratti grottesca. E facciamolo chiedendoci: cosa sarebbe successo se il sindaco, nel 2017, avesse accolto immediatamente il parere dell’arch. Guarcello che, è bene ricordarlo, nella sua relazione finale dava indicazioni chiare su come proseguire per pervenire ad una effettiva collaudabilità della struttura?

Beh, probabilmente oggi avremmo la scuola San Leonardo adeguata e quindi una struttura sicura in grado di accogliere la popolazione scolastica durante l’esecuzione dei lavori in via Isnello.

Purtroppo, la realtà invece è sotto gli occhi di tutti. I nostri ragazzi, almeno per i prossimi due anni, saranno costretti a convivere con un cantiere a pochi metri da dove svolgono le loro attività didattiche. Rumori, polveri sottili, trivellazioni con scuotimenti continui, rischi interconnessi a movimentazione di mezzi e di materiali.

Su questo cari concittadini non possiamo non interrogarci e restare silenti.

L’oggetto del contendere oggi è diventato la “sicurezza” e di sicurezza dobbiamo parlare, affinché questa Amministrazione sciolga i dubbi di centinaia di famiglie che venerdì 7 gennaio dovranno mandare i loro figli in quell’Istituto.

Gentile Amministrazione, risponda a questi legittimi dubbi di una cittadinanza sbigottita:

  1. Qual è il livello di sicurezza statica ed antisismico della parte di edificio non ancora sottoposto a demolizione?
  2. Sono stati condotti studi preventivi, fatte valutazioni numeriche o prove in situ per accertare che le sollecitazioni meccaniche prodotte dalla demolizione del c.d. “Corpo C” non abbiano pregiudicato la staticità della parte di edificio non demolita (corpi A e B) e che dovrà ospitare le lezioni fino alla fine dell’anno scolastico?
  3. Essendo mutata la fisionomia della struttura si è già provveduto a redigere un nuovo certificato di idoneità? Se sì, chi l’ha redatto e quando? È possibile prenderne visione?
  4. Le lezioni riprenderanno il 07/01/2022. Per quella data avremo contezza dell’effettiva sicurezza della struttura che, stando alle ultime dichiarazioni dell’Amministrazione, sarebbe non sicura e per questo assolutamente da demolire e ricostruire, dopo che su di essa sono stati spesi milioni di euro in ammodernamenti ed efficientamenti vari?

Siamo sicuri che anche questa volta l’Amministrazione saprà rassicurare i nostri cittadini che i loro figli sono al sicuro in una scuola devastata da un’azione violenta e repentina posta in essere nella mattinata di giorno 30 dicembre 2021, dopo che il Presidente del Consiglio aveva detto il contrario in una riunione pubblica il giorno prima.

Nel PSC del progetto, a firma del coordinatore della sicurezza (Geom. Chifari Giuseppe), viene testualmente riportato (pag. 14/15 sezione “RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L’AREA CIRCOSTANTE”):

“Particolare attenzione dovrà essere posta con il R.U.P. e pertanto dovranno concordarsi puntualmente con lo stesso le attività al fine di eliminare le eventuali interferenze; ciò verrà fatto attraverso riunioni di coordinamento preventive e scambio continuo di dati ed informazioni”.

Naturale chiedersi, e quindi chiedere all’Amministrazione, se queste riunioni preventive siano effettivamente avvenute. Se a queste riunioni sia intervenuto il R.S.P.P della scuola e sia stato prodotto un D.U.V.R.I ai fini di una corretta convivenza tra attività di cantiere ed attività didattica prevista.

Inoltre, visto che (sempre nel PSC) alla sezione “Cooperazione e coordinamento delle attività”, si parla esplicitamente delle riunioni che il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione è tenuto ad organizzare ed è esplicitamente richiamato che: “Al termine di ogni incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto dai partecipanti”, chiediamo se delle citate riunioni esista un verbale che riporti le conclusioni a cui si è pervenuti e, eventualmente, dove è possibile reperirlo/i.

Riteniamo che queste siano le prime domande, le più banali, a cui l’Amministrazione debba dare risposta prima che l’attività didattica riprenda e ci aspettiamo che non lo faccia con lettere aperte o compendi sull’ “onestà intellettuale”.

Per una volta l’Amministrazione ci si risponda con le carte perché è in gioco la sicurezza dei nostri bambini.

Infine, ci sia consentito ricordare all’amministrazione “aperta al confronto” e “sempre pronta al dialogo” che la Costituente per la Castelbuono di domani già a maggio 2021 aveva sollevato dubbi sul progetto indicendo prima un incontro pubblico a cui hanno partecipato professionisti del settore e poi pubblicando su tutti i social disponibili le conclusioni di quell’incontro. Trovate qui il link all’articolo ed al video della manifestazione.https://www.castelbuonolive.com/la-costituente-pone-delle-domande-sulla-scuola-francesco-mina-palumbo-allamministrazione-comunale/

Se è vero che questa amministrazione ha “il polso della situazione” e dialoga con il “paese reale”, ci dica oggi, a distanza di ben sette mesi dalle nostre legittime domande ed osservazioni, perché non ha mai risposto a quelle domande e perché non ha mai, nemmeno lontanamente, tenuto conto delle osservazioni emerse da quel dibattito.

La Costituente per la Castelbuono di domani       

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