Costituente, il video integrale del comizio del 30 aprile in piazza F. Minà Palumbo
(Riceviamo e pubblichiamo) – Sabato 30 aprile 2022, la Costituente per la Castelbuono di domani ha tenuto il suo primo comizio in piazza Minà Palumbo, la popolare piazzetta, centro di commercio e frequentato luogo di incontro di coloro che abitano la parte alta del paese e non solo.
Al cospetto di un pubblico ancora una volta attento, hanno preso la parola i candidati al consiglio Nicola Raimondo e Maria Pina Ippolito che con la spigliatezza di navigati oratori hanno messo in risalto parti nodali del programma elettorale della Costituente. Ha concluso la candidata a sindaco Anna Maria Cangelosi che, in un passaggio, ha chiarito le ragioni che hanno impedito una intesa elettorale con le altre forze che non si rivedono nell’attuale amministrazione. A seguire il comizio integrale, con i tre interventi di Nicola Raimondo, Maria Pina Ippolito e Anna Maria Cangelosi.
Ennesimo successo della costituente per la Castelbuono di domani, in una piazza difficile, bisogna solo essere miopi da non capire qual’è la migliore scelta per il futuro di questa comunità
Ho appena finito di ascoltare il comizio della Costituente di Sabato sera. Ho avuto conferma della buona organizzazione e della qualità del lavoro di questo gruppo nel campo della politica comunale.
Mi ha colpito la forza interiore dei tre oratori nell’esporre i loro contenuti: pragmatico , razionale e…”ingegneristico” Nicola Raimondo . Un’autentica rivelazione è stata, per me che non la conosco, Maria Pina Ippolito. Il potenziale espresso, in termini di idee e linguaggio, è stato davvero notevole!
Raro vedere in un’esordiente una tale forza motivazionale coniugata con un linguaggio semplice , curato e suadente. Brava davvero! Ha saputo anche “uncinare” la carne viva di qualcuno… in modo elegante. Mi aspetto conferme: per me è già un talento!
Annamaria, infine, ha saputo fare sintesi, confermando di saper cogliere la psicologia e gli umori della gente … e saper colpire sul vivo.
Credo proprio, che la freschezza , la lucidità e la determinazione di questo gruppo siano, ora, l’unica ancora di salvezza per l’immediato futuro del nostro paese.
Candidato Sindaco Cangelosi non scivoli nel populismo: è legittimo vivere da e come politico, non svaluti il ruolo del POLITICO che esprime un senso profondo di avversione alla tirannide e che rappresenta l’arte del governo.
Non dobbiamo e non possiamo essere d’accordo con il Senatore Renzi quando affermava il principio della “rottamazione” dei politici di lungo corso, dobbiamo piuttosto affermare la necessità di rottamare i politici corrotti e scarsamente al malaffare.
Chiedo: lei si farebbe operare da un bravo chirurgo con esperienza e sessantenne oppure da un giovane chirurgo, anche bravo, ma senza esperienza? Con questa domanda retorica non sto chiaramente affermando che non ci debba essere spazio per i giovani, ma questi debbano essere “educati” all’ascolto e pronti a seguire quella che un tempo si chiamava scuola di Politica. Anche questa è bellezza.
Da laico non mi sentirei mai di delegittimare la figura del politico; senza la POLITICA viene meno la direzione di marcia e quindi l’idea di sviluppo di un Paese.
Di populisti ne abbiamo pieno il Paese, dalle camere del Parlamento e del Senato fino all’aula consiliare di via S.Anna.
La POLITICA è democrazia.
Lei parla però della politica della prima repubblica e io sono d’accordo con lei. Oggi abbiamo gente che fa politica per mestiere e senza avere le capacità. Alcuna capacità. Non solo fra gli attuali amministratori comunali. Ad averne di Berlinguer, di De Gasperi, di Moro, di Pertini. Oggi quella politica purtroppo non c’è più. Quelli erano i chirurghi di cui lei parla nella sua similitudine, non i ciarlatani di oggi. Allora prima di diventare anche solo consigliere comunale si faceva una trafila di anni, oggi si va a tirare fuori dalle case il primo che capita che magari non sa neppure cosa sia il consiglio comunale. Per rimanere sulla sua similitudine, lei si farebbe operare da uno che non ha alcun titolo o che ha fatto un qualche vago mestiere e poi passa alla medicina? Non credo proprio anche perché chi lo ha fatto e c’è rimasto. Sono perfettamente d’accordo che la politica è democrazia e uscire dalle case in questo preciso momento significa salvare la democrazia e la libertà anche delle generazioni future.
La politica è democrazia. Infatti l’assemblea della costituente è un organo altamente democratico, non abbiamo uomini soli al comando o diktat di alcunché. Dopo mesi che cercano di boicottare la costituente, altri gruppi ora vogliono passare per democratici, ma mi facciano il piacere…
Ascoltando i comizi della Costituente mi sembra di rivedere il film l’Ora Legale di Ficarra e Picone!
Non so chi di voi l’ha visto, ma invito ad andarlo a rivedere, soprattutto il finale. Quello in cui, da un lato il sindaco capace di far attuare il programma dei sogni in tutte parti, si ritrova dei cittadini che gli si rivoltano contro, tutto ciò mentre lo spettatore poco prima, scopre che lo stesso sindaco è colui che per favorire la figlia non ha esitato in passato a raccomandarla.
Ma a questo puto mi chiedo, ma siamo sicuri che la gente voglia cambiare?
Siamo sicuri di voler ancora demonizzare “il vecchio che si ripropone”?
E chi si propone per il cambiamento chi ci assicura che domani non diventerà “il vecchio che si riproporrà”?
Siamo certi che si debba per forza “buttare via il bambino con l’acqua sporca”?
Eppure chi si propone oggi per il cambiamento radical(e) non ha sdegnato in passato di affiancare chi oggi demonizza? O sbaglio?
Domani se diventa classe dirigente non dovrà confrontarsi e collaborare con i rappresentanti degli stessi partiti che oggi e domani dovranno far parte delle istituzioni?
Che forse come per tutte le cose sia necessario mediare? Che sia necessario un compromesso e che non sia necessariamente sempre al ribasso?
Ma chi si propone nello schieramento di Cicero o Maiorana, ed è un politico navigato, non ha egual diritto di rappresentare i cittadini se viene votato?
E se sarà sindaco Anna Maria Cangelosi e i suoi consiglieri e assessori, oggi domani non potranno diventare anche loro “il vecchio che si riproporrà”?
Eppure dovrebbero ricordare la storia recente (ma anche la passata), ma così non appare? La Storia come le parole si ripetono e così sarà e presto e poi “avanti un altro contro il vecchio che si ripropone!”
Ecco perché poi forse la gente non crede più al cambiamento! Come si dice? “Migli u tinti canusciuti ca u nuovi a canuscissi” e credetemi, la verità è perché la gente vuole un apparente ed illusoria sicurezza.
Non è nemmeno per mancanza di alternative, ma spesso e volentieri la verità disarmante e proprio per l’ingenuità nel cercare di garantire il proprio, e state pur certi che se a parole siamo tutti bravi, alla fine la gente, anche senza apparente malizia, si comporta come il sindaco di Pietrammare che raccomanda la figlia!
Credetemi per quanti Don Chisciotte si presenteranno a fianco ci saranno altrettanti Sancho Panza!
Esattamente cosa volevi dire? Magari tu ti sei capito!?! Se vuoi dire che voterai Cicero fin che morte non vi separi, fai pure…ma se c’è qualcuno che a differenza tua desidera un cambiamento (miglioramento) spero che non te ne stupirai!
Caro simpaticone, sarà l’ora legale, sarà l’ora solare. Una cosa è certa non è più la tua ora e quella dei tuoi compagni di bivacco. Rassegnati!
A me invece nei castelbuonesi sembra vedere una rassegnazione gattopardesca. La costituente è il cambiamento, diamole questa possibilità, poi se fallirà tra 5 anni vi saranno di nuovo le elezioni. Però non rassegnamoci a questa amministrazione incapace di comprendere i tempi attuali… dico, sono venti anni che governano, se vi piace come governa teneteveli pure… io voglio cambiare