“Denuncerei tutto”, l’amaro sfogo di un lavoratore castelbuonese costretto ad emigrare al nord

“Denuncerei tutto”, questa è la sintesi dell’intervento di un commentatore sulla pagine di questo blog che ha parecchio colpito l’opinione pubblica nei social.

Il commentatore trova amare parole per rispondere al Sindaco Cicero che, invece, aveva stigmatizzato la denuncia di un lavoratore che si occupa di rifiuti a Castelbuono a seguito della quale sono partiti gli accertamenti che hanno portato alla scoperta di un trasporto illecito di rifiuti tra cui scarti di eternit in un terreno comunale adiacente a scuole e abitazioni.

Si tratta dello sfogo di un emigrato che sottolinea le ingiustizie che si è costretti a subire pur di portare un pezzo di pane a casa, un quadro desolante che ci ricorda quanta strada bisogna percorrere ancora per garantire effettivamente i diritti ai lavoratori.

Da qui la scelta di andare via, e per citare le parole di Gioacchino Calogero Cannizzaro, che vanta trascorsi politici cari agli ideali di sinistra e di indiscussa sensibilità ambientalista, l’intervento è più efficace di qualsiasi trattato sulla situazione del lavoro dipendente nel comprensorio madonita e, forse, non solo.

Segue il testo completo del commento:

Non sapete quanto oggi mi pento, di non aver mai denunciato i miei precedenti datori di lavoro, proprio nel nostro bel paesello, lo stesso che provano a farti credere essere un isola felice!
Buste paghe firmate a 1200 e ne ricevi la metà, ferie e permessi non goduti, liquidazione, non pervenuta, fare buon viso a cattivo gioco quotidianamente, per paura che ti lascia a casa, pur di aggrapparti a quel poco che ti elemosinano, ti annullano mentalmente e ti fanno sentire una merda perché sputi nel piatto in cui mangi.
Ma non denunci! perché poi rimani marchiato in un piccolo centro e un posto di lavoro non telo dà più nessuno. Subisci di tutto e di più!
Magari sono così gentili i tuoi PADRONI, che ti fanno prendere pure la disoccupazione, e in un modo o nell’altro gli devi essere grato, per il favore!
E alla fine cosa ti rimane? Rabbia disprezzo, frustrazione, ti armi di coraggio, quel poco che ti è rimasto è scappi lontano a provare a rifarti una vita!
Se potessi ritornare indietro nel tempo e anche nel mio bel paese di origine, (emigrato al nord per chi non lo avesse capito) DENUNCEREI tutto e di più, farei uscire tutto ciò che non funziona, solo così le cose possono cambiare.
Signor Sindaco, col suo ragionamento, non mi sembra una persona proiettata al futuro.
Cordiali saluti, un emigrato

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

10 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
10
0
Cosa ne pensi? Commenta!x