Di Veglione, di Organizzazione e di altre sciocchezze!
[Riceviamo e Pubblichiamo]. La prima sera del Veglione 2014, Giuseppe Vignieri dei “Giullare di Corte” mi presenta alla sala gremita in attesa della rappresentazione dello storico gruppo di satira “I 2001”, come “Il Critico del Veglione”. Tutto ciò sotto le luci e i palloncini colorati, della novità del Carnevale 2014! Il Palatenda! Situato presso l’area artigianale del comune di Castelbuono.
Forse mai come quest’anno la definizione di Giuseppe mi calza a pennello, per ciò che leggerete. (Mi scuso subito sulla lunghezza dell’articolo, ma avevo parecchi sassolini da togliermi!). Io come ho precisato più che critico del Veglione, ne sono amante. E forse quest’anno, devo ammettere a malincuore che lo amato a tal punto da essere stato abbagliato dal suo fascino, senza a riuscire a vedere che dietro i festoni e i palloncini, le musiche e i coriandoli, si stava sviando il senso del Veglione stesso. Che io sin da quando facevo parte del Gruppo dei “Pudddrasciuna” (Luciano Spallino, Enzo Guarcello, Natale Cucco e Piero Lo Ré. Aiutati dall’indimenticato Peppe Russo) ho sempre difeso a spada tratta.
Quest’anno dopo la polemica del 2013 sul Veglione in palestra, finalmente l’amministrazione Tumminello riesce laddove altri prima di lui avevano fallito (o non si erano impegnati abbastanza o ritenevano più importante altro). Pertanto quest’anno tutte le risorse per il Carnevale 2014 (ahimè) sono state investite prettamente nel Palatenda.
Tranquilli, non voglio polemizzare (come al mio solito) ma voglio raccontarvi alcuni fatti che mi hanno colpito personalmente e che vi faranno vedere un punto di vista particolare di questo Veglione 2014. Io in quanto amico di Antonio Barreca, che ha curato a proprie spese l’arredamento dei palloncini in tutto il Palatenda, il sabato pomeriggio, chiamato dal medesimo, sono andato per dargli una mano. E devo dire che all’ingresso della sala telonata sono rimasto molto sorpreso di quel posto già quasi pronto per accogliere spettatori e teatranti. E ho pensato tra me e me che in ogni caso si doveva dare atto a questa amministrazione che era riuscita nel suo intento di creare uno spazio atto all’uopo (lì per lì!). E fu in quel frangente che il sindaco Tumminello col suo solito fare “ironico e sornione” mi accenno che avrei fatto parte della giuria delle rappresentazioni dei gruppi “I Comi Veni Si Cunta”, “I Quattri A Maiddra” e i “Chinnicchienacchi”! Ma sono sincero con voi non lo presi sul serio, pensai che stesse scherzando! Tanto è che non mi ufficializzato nulla, ed io sabato sera sono andato a vedere la rappresentazione dei “2001” (che non erano in gara) tranquillamente, godendomi la maschera, ma soffrendo un po’ per il freddo, dato che purtroppo vi era stato un problema con il riscaldamento (ma questo può capitare!)
Faccio una parentesi per esprimere un giudizio sulla rappresentazione dei 2001! Loro sono sempre dei “Mostri Sacri” del Veglione, e nessuno può metterlo in dubbio. Ma quest’anno ho sentito la mancanza di Vincenzo Perrini. E col rischio di subire le ire del Prof. Massimo Genchi, ho avuto la sensazione che rispetto agli anni precedenti sono stati meno “cattivi” del solito, soprattutto con il nostro caro sindaco Tumminello (verso il quale motivi per “sfotterlo” in maniera carnascialesca, ve ne sarebbero stati parecchi). Inoltre ho trovato poco credibile l’imitazione del sindaco da parte di Enzo Cucco! Di fatti la prima parte l’ho trovata poco incisiva e tagliente (in confronto alle precedenti “opere” come “La macchina del tempo” e “U Bastarduni”!) Nella seconda parte la maschera ha ripreso vigore anche grazie (ma soprattutto) alla performance di Massimo Genchi nei panni della moglie dell’assessore Mazzola, che inevitabilmente strappava le risate. (Ma anche quest’anno questo personaggio è stato il “liet motiv” in quasi tutte le maschere!)
So che a sto punto mi sono giocato la stima dei 2001 (se mai ne avessero avuta per me). Ma in sostanza per quest’anno, il mio giudizio nei loro confronti è solo…..più che sufficiente! Gli chiedo scusa per il giudizio e li capisco se non mi ritengono all’altezza di non poter esprimere un tale giudizio, ma a prescindere è nella mia natura pensare, dire e scrivere ciò che penso!
E mi sa che dubbi sul mio metro di giudizio in merito alle maschere del Veglione, ne devono avere avuti parecchi anche gli organizzatori. Poiché vi confido che la sera della prima rappresentazione dei gruppi in gara, io che dovevo far parte (forse) della giuria non c’ero! E non ho potuto assistere alla prima versione! Poiché nessuno, nemmeno il sindaco, mi aveva poi dato conferma della mia presenza in giuria! Tant’è, che io avevo acquistato i biglietti solo per le serate del sabato e martedì! Si avete letto bene! Io, ho acquistato il biglietto anche per martedì! Ma proseguiamo.
Io ero a conoscenza che alcuni esponenti dei gruppi di satira come Giuseppe Vignieri dei “Giullari di Corte” e Gabriele Perrini dei “Chinnicchienacchi” avevano suggerito il mio nome agli organizzatori per far parte della giuria! Peccato che io, dallo stesso Giuseppe Vignieri, sono stato contattato solo martedì pomeriggio! Mi sono presentato la sera, ho mostrato il biglietto che avevo pagato, e sono entrato. All’arrivo degli altri giurati (il Prof. Pepinello Mazzola, Antonio Di Garbo, Mimmo Scialabba e Ivan Schimmenti) vengo a sapere che loro hanno presenziato la serata di domenica, grazie anche ai biglietti concessi ai giurati! O meglio a quasi tutti i giurati! Ma credetemi per me non è stato quello il problema. Il problema mi si è creato alla fine della lunghissima serata del martedì che si è conclusa con il giudizio meritatissimo della vittoria dei “Quattri a Maiddra” e le polemiche sul voto non unanime sulla maschera dei “Chinnicchiennacchi”. Che il sottoscritto ha voluto premiare con un voto “ex equo” con il gruppo dei “Comi Veni Si Cunta”, ma più per l’impegno profuso ogni anno da parte di questi ragazzi che continuano a tenere viva questa bellissima tradizione. Purtroppo, ahimè, come dicevo all’inizio, per troppo amore per il Veglione, pur avendo notato che la maschera dei “Chinnicchienacchi” non fosse la tradizionale maschera, la Smancia per eccellenza, non sono stato forse troppo obiettivo. Ma c’è da dire che la colpa non è solo mia! Poiché non avendo potuto assistere alla prima rappresentazione (quella della domenica). Non ho potuto valutare la prima versione della maschera, che veniva per certi versi “censurata” nella serata di martedì! Dopo i suggerimenti arrivati sulla presunta pesantezza, durante lo sketch sulla famiglia di Carmelo Mazzola (Casa Mazzola)! Che nella visione complessiva ha determinato i giudizi pesanti di Peppinello Mazzola e gli altri giurati, che io lì per lì non riuscivo a comprendere! Facendo la figura del “larga mano” con giudizi troppo buoni (e dire che io ero “il Critico!”)
Ma a fine premiazione, e nei giorni successivi, tutto si è fatto più chiaro. E ora voglio rimediare! Esprimendo un giudizio (spero più obiettivo) riguardo tutt’e tre le rappresentazioni.
“Comi Veni Si Cunta”
Sono molto migliorati rispetto agli anni precedenti, molto belle le musiche e i testi. La scenografia bella ma un po’ statica rispetto alle altre rappresentazioni. Recitazione migliorata, ma ancora un po’ cantilenante quella di Simone Sottile e un po’ insicura quella di Andrea Prestianni! Unico punto cardine del gruppo l’interpretazione esilarante da parte dell’unico componente femminile del gruppo (che mi perdoni se non riporto il nome perché non lo ricordo). Nell’imitazione magistrale del sindaco Antonio Tumminello. Nel complesso un bel copione ben fatto, ma forse con la necessità di qualche ulteriore battuta ad effetto. Anche loro hanno nuovamente utilizzato il cavallo di battaglia “Donatella Mazzola”. Voto finale per me rimane 9 sia per la rappresentazione che per l’impegno e la volontà di non far morire il Veglione!
“Chinnicchiennacchi”
Cari Gabriele e Vincenzo! Ve l’ho già detto dopo la serata del martedì e ve lo ripeto qui. Io vi ho dato 9 come voto, ma non avendo avuto visione di entrambe le serate, essendo venuto a conoscenza di come si sia svolta la prima serata, vi dico che purtroppo la vostra non è stata la tradizionale maschera castelbuonese! Era più una commedia, quasi un musical (considerato l’elevata qualità dell’orchestra che avevate al fianco!) Paradossalmente la parte musicale superava in bellezza, la parte recitata, espletata si, in maniera sempre impeccabile da parte di tutti e tre, ma se è vero che ho passato sopra sullo sketch della famiglia Mazzola (e non ho visto quello della prima sera che è stato ancor più fortemente criticato), per troppo affetto e voglia di motivarvi ancor di più. Ho omesso di criticare alcuni passaggi come lo striptease (l’ho trovato fuori luogo, attribuito al personaggio preso in giro) e ho a mala pena digerito la battuta sulla macchina di Davide Mazzola (forse perché so cosa si prova ad avere bruciata la macchina, come è successo anche a lui!).
Per tanto io vi ho premiati e vi premio per la musica e i loro testi, vi premio per il vostro impegno nel migliorarvi e cercare anche voi di salvaguardare il Veglione. Ma dovete cambiare registro e tornare alle origini (e lo stesso dovrò fare pure io). Il Veglione un tempo si faceva col copione in mano, una chitarra e a volte con una fisarmonica, una tastiera e niente più. Per cui sia voi che io, facciamo ammenda!
Voto ai Chinnicchienacchi per quest’anno è 7! Voto a me, in quanto giurato, è 5!!!
“I Quattri a Maiddra”
Ecco! Quando intendevo la maschera tradizionale, intendevo proprio la loro rappresentazione! Perfetta per recitazione (parole ben scandite e musicalmente d’effetto!) Ottimo copione, soprattutto originale (quanto meno non hanno utilizzato anche loro il “Tormentone Donatella”!) Ottima scenografia e costumi, vivaci e non statici (Bellissima realizzazione delle “offerte” del “Supermercato I Quattri a Maiddra”!) Bellissimi testi sia del parlato che delle canzoni, eseguite con semplicità da un complesso bravo e modesto! E “dulcis in fundo” la rivelazione comica, inaspettata che mi ha ricordato il Luciano Spallino dei miei tempi, ovvero Vincezo Ippolito detto “Bafardella”!!! Con loro ho riso dall’inizio alla fine e con me hanno riso in tantissimi!!! Pertanto il mio voto rimane 10 sia per la maschera che per il loro impegno che quest’anno è aumentato tantissimo!!! Bravi ragazzi continuate così! (Io i dieci li do perché non sono un professore!)
Ma così dovete continuare tutti! Anche coloro che quest’anno hanno magari messo il piede in fallo! Non abbattiamoci! Possiamo solo imparare dai nostri nostri errori!
Come spero imparerà anche dagli errori fatti, l’organizzazione del Veglione 2014!
Perché, per esempio, non si possono disporre i servizi igenici così lontano dal Palatenda!
Non si può prendere con leggerezza il fatto che le uscite di sicurezza non fossero illuminate in caso fosse andata via la luce (e la sera di martedì è andata via parecchie volte!). Si può essere sfortunati sul riscaldamento ok, ma sulla sicurezza non si possono fare le cose alla carlona!!!
Inoltre se permettete una cosa personale, se non mi volevate nella giuria (alcuni sostengono sia stato rimpiazzato all’ultimo minuto, o forse perché fortemente voluto da alcuni dei ragazzi dei gruppi di satira), perché sono “grillino” (così mi è stato riferito da una fonte molto attendibile), dite al nostro caro Sindaco che poteva evitare di buttarmi la battuta il sabato pomeriggio, dicendo di fronte a testimoni “Stasera ti eleveremo…..Farai parte della giuria!!!” Senza poi confermare, o farmi sapere che dovevo presenziare anche la serata di domenica!
Del fatto che poi io abbia pagato per entrare, ed altri e non solo i giurati, usufruissero dei biglietti gratuiti, non mi importa! Ma mi da un po’ fastidio, in primis il non aver potuto avere una visione complessiva per valutare le maschere e infine anche, in merito la vicenda biglietti gratuiti, la mancanza di correttezza nei confronti di chi ha anche messo a disposizione la sua professionalità, magari abbellendo in maniera eccellente il Palatenda, in maniera del tutto gratuita, e non ne ricevendo il dovuto merito (la pubblicità era il meno), magari con dei posti riservati a loro (Antonio Barreca e non solo lui, possono testimoniare quanto dico!)
Ma credetemi non volevo fare polemiche e critiche, (ma a quanto pare è inevitabile) e nemmeno buttarla sul politico (e a quanto pare anche su queste cose si guarda al colore politico. E tutto ciò è deludente! Il Veglione dovrebbe essere come “La livella” di Totò!)
Infine vorrei spezzare una lancia a favore di coloro che quest’anno sono stati accantonati, ovvero, i gruppi dei costruttori dei carri. Non so e non voglio dare la colpa a nessuno, se non si è trovata la quadra sulla possibilità di allestire i carri allegorici! Ma ho come l’impressione che si sia voluto puntare tutto sul Palatenda quest’anno. Quasi a dimostrare che questa amministrazione potesse ottenere l’obiettivo (come dicevo all’inizio) che altri non sono riusciti ad ottenere! Ovviamente è una mia impressione! Ma chiudo con una considerazione, qualora il mio pensiero fosse fondato, mi augurerei che la stessa enfasi nel raggiungere lo scopo, questa amministrazione la impieghi anche negli altri obiettivi che si è prefissata. E che riguardano aspetti più seri, sui quali, anche se è carnevale, non si ci può permettere di scherzare!!!!
Di Vuono Daniele
Critico? NO!
Amante del Veglione Castelbuonese? SI!
Aldo Grasso al suo confronto, sig. Di Vuono, è un dilettante. Complimenti!!!Certo un pò più di sintesi, di meno cose ovvie, di più attenzione alla lingua madre non guasterebbe.
credo sia stia esagerando nel definire i ragazzi del gruppo nic e nac pesanti. ho seguito tutte e tre le maschere domenica sera e credo di poter esprimere un mio giudizio a riguardo (anche perchè una trentina di anni fa ho fatto qualche maschera anche io). penso che qualcuno voglia tagliare le gambe a questi giovani. lo spogliarello le sembra pesante??? forse lei è molto inquadrato come tutti i castelbuonesi…la batteria le sembra fuori luogo al veglione??? la maschera innovativa espressa dai ragazzi penso sia un nuovo modo di vedere il veglione, non per forza bisogna attenersi a quelli che sono i canoni originari…con il tempo cambiano modi di vedere, generi e tutto!!! Bravi ragazzi…continuate cosi…io sono con voi!!! non puoi dire a questi ragazzi di accantonare i musicisti bravi e andare a ricercare gente che suoni la fisarmonica (oggi si contano in una mano) !!! i tempi cambiano…cambia anche il veglione!!! Oggi con zelig e programmi di questo tipo (che premetto non seguo) la gente si aspetta sempre di piu a carnevale da parte di questi giovani…ecco perchè approvo l’abbandono dei vecchi schemi!!! Ma passiamo agli altri gruppi: lei caro grillo bacchetta la troppa innovazione del gruppo arrivato terzo…ma il gruppo con simone sottile aveva le diapositive…credo che anche questo non rispetti i canoni del veglione!!il primo gruppo classificato non si è concesso errori, ma mia moglie non ha capito tutta la parte calcistica…per 15 minuti la maschera non era comprensibile a tutti!!! Altro appunto: le maschere ai miei tempi duravano 20/25 minuti. Quest’anno due gruppi (sottile e i 4da maiddra) hanno portato una maschera di un’ora sentendosi piccoli 2001??? Concludo dicendo che la maschera di quest’ultimi è stata diversa rispetto agli anni passati!!! Per quanto riguarda il suo biglietto credo non si qualosa che doveva diventare di dominio pubblico!!!!
Michele Mazzola Ho letto attentamente l’ articolo e secondo me si è fatta poca chiarezza ( come sempre) quando si parla di musica. In un primo momento, viene elogiata la musica ed i musicisti dei chinnicchennacchi, affermando che la musica avrebbe addirittura superato in bellezza la parte recitata (cosa che non condivido). Poi, di seguito, viene consigliato agli attori di salvaguardare il veglione, cambiando registro e tornando alle ” origini”, con una semplice chitarra o una fisarmonica, una tastiera e niente più. Dove sta il problema? La buona musica arricchisce la maschera o la penalizza? Il problema sono i fiati e/o la batteria? E le voci?io credo che la musica arricchisca la maschera e sia di supporto alla parola, tutto qua…. Noi abbiamo un modo di fare satira diverso da tutti gli altri e abbiamo le nostre peculiaritá. La nostra satira non è migliore o peggiore di altri, è semplicemente DIVERSA. A mio avviso, la diversitá e l’evoluzione del veglione, vanno incoraggiati e non censurati… Ci sará sempre chi salirá sul palco con una chitarra e basta, rispettando la tradizione ecc… E’ una cosa bellissima, ma noi vogliamo proporre dell’altro… E continueremo a farlo, che piaccia oppure no.
credo che il maestro michele mazzola non si uno sprovveduto…quindi daniele vai a rivedere qualche passaggio del tuo articolo!!!
Penso che lo spogliarello resterà una delle migliori trovate sceniche degli ultimi anni!!!!!! non vedo nulla di volgare…le bajour che si accendono e spengono sono favolose!!!!
LA VERITA’ E’ UNA SOLA CASTELBUONO NON SI MERITA NULLA. Volete sapere il perchè? perchè c’è gente come quel tale di di vuono che nel solco di quella sua pseudo ideologia dei 5 asteroidi (pardon stelle) è in grado solo di criticare, criticare e ancora criticare… dimmi esimio intenditore di tutto e tutti, pseudo sapientino del giorno d’oggi se c’è una, dico una proposta in quello che hai scritto sopra. mi correggo una c’è…. piangi perchè ti hanno fatto pagare il biglietto a te e agli altri no. però nonostante non vuoi far polemica lo ripeti 3 volte… clap clap… io ero presente solo alla serata di martedì e sinceramente non capisco perchè dare contro ad un gruppo di ragazzi (i chinnicchenacch) che con grande impegno (come tutti gli altri) e voglia di FARE prova ad interpretare il veglione a proprio modo, proponendo uno spettacolo orginale. rinnegare i musicisti perchè trasformano i canoni tradizionali del veglione (scusa, la proiezione di video e diapositive non li trasforma??). e poi una domanda chi ti credi di essere? io io l’indomani mattina dovevo andar a lavorare e non ho seguito la premiazione, ma dici che in quella sede hai dato 9, ed ora dai 7?? qui?? su un sito?? e che valenza deve avere questo 7?? guarda anche stavolta hai perso un’occasione per fare… candidati, fai maschere, fai l’amministratore di qualcosa… non solo della tua tastiera… ah già hai ragione è lo stile dei penta asteroidi…..
L’unico commentatore che prendonin considerazione è il signor Michele Mazzola, del quale rispetto la critica.Ma preciso che io non ho voluto ne censurare il modus ne tarpare le ali di un evoluzione più da commedia, rispetto a canoni tradizionali! Per rispondere invece a chi dice dell’utilizzo delle diapositive, le ricordo che è un ausilio utilizzato da molti e che nulla a che vedere con lo snaturare l’idea di canoni classici, dei quali sono amante e sostenitore!
Mi permetto di non considerare il commento del vigliacco che si firma a nome Gargamella che ha scritto solo un infinita serie di supercazzole appresso all’altra! Dimostrando di non avere neanche le capacità intellettive di comprendere il senso del mio articolo ben compreso dallo stesso Gabriele Perrini dei Chinnicchiennacchi col quale mi sono confrontato amichevolmente! Ma d’altronde la mamma dei vigliacchi e millantatori è pur sempre gravida!
questi del MOVIMENTO 5 ”ESPELLE” sono maestri nel criticare e vedere nemici ovunque…..finitela RIDICOLI
Caro EPAMINONDA ma magari apprezzerei di più da parte sua e degli altri suoi anonimi colleghi, il fatto di mostrare gli attributi nello scrivere certe cose firmando con nome e cognome! Così non pensate sia troppo facile, offendere e insinuare a prescindere? Pensate voi di essere più seri?
Io ho espresso le mie opinioni e i fatti mettendoci la faccia, voi invece vi nascondete dietro gli pseudonimi e il ridicolo sarei io? Fate pure allora….
Non conosco personalmente l’autore dell’articolo e in linea di massima non ne condivido l’orientamento per i motivi che spiegherò in seguito.
Tuttavia trovo disdicevole che venga preso di mira per le proprie ideologie politiche, dato che si fa riferimento ad un articolo che riguarda tutt’altro. Se ci sono delle linee nel suo ragionamento che non condividete fategliele notare senza mettere in mezzo la politica, non è un fattore rilevante ne’ costruttivo(e non ci fate nemmeno una gran figura).
Quest’anno non ho potuto vedere dal vivo nemmeno una serata perché in questo periodo sono fuori paese. Le mie sensazioni si limitano ai video che sono stati messi su Youtube.
Mi sbaglierò e forse offenderò qualche “santone-cultore-purista” del veglione, ma penso che criticare i nuovi gruppi perché non rispettano sufficientemente la tradizione (i chinnicchennacchi in particolare) sia soltanto un atteggiamento scaturito dalla visione distorta della realtà, annacquata dalla nostalgia.
Ragioniamo un attimo.
I gruppi che si sono esibiti sono tutti composti da giovanissimi, i quarantenni si contano sulle dita delle mani. Come fanno dunque questi ragazzi a fare riferimento ad una tradizione che risale ad almeno 20 anni prima (a giudicare dal riferimento adottato dall’autore)? Non c’è nemmeno una sorta di corpus di opere a cui fare riferimento, come si può pretendere di essere fedeli a qualcosa di così astratto? Cerchiamo di essere realisti: ogni tradizione si trasforma per essere funzionale ed adatta ai tempi che cambiano, persino quelle del Cristianesimo.
Se qualcuno obietta dicendo che ci sono i 2001 da prendere come modello, basta andare sul loro sito internet per rendersi conto di quanto siano stati innovatori durante gli anni. Mi viene difficile pensare che all’epoca fossero stati immuni da critiche e polemiche sull’uso delle diapositive. Eppure dopo 30 e più anni sono ancora qui (e meno male). Mi viene da pensare anzi che è proprio grazie alla loro continua sperimentazione che hanno raggiunto un livello così alto.
Nulla da dire all’autore sui giudizi sulle maschere, è un suo diritto esprimerli. Però se non ci fossero stati questi giovani così irrispettosi della tradizione e il loro tanto criticato nuovo stile, quest’anno il veglione non si sarebbe nemmeno fatto. Altro che palatenda e palatenda.
La vera risorsa sono loro, questi giovani che passano le notti insonni nel tentativo di portare avanti una tradizione alimentati dalla sola passione. Non è forse questo il significato della tradizione? Rinnovarsi di anno in anno?
Affossarli per una questione così teorica ed astratta mi sembra il modo peggiore per stimolarli, anzi, mi sembra proprio controproducente.
Un grosso incoraggiamento per l’anno prossimo ai chinnicchennacchi, dei quali apprezzo l’originalità delle loro proposte, e anche ai quattri da maiddra e ai comi veni si cunta.
Continuate a portare avanti i vostri lavori con passione.
Le risate della gente durante gli spettacoli valgono molto più di tante altre analisi e votazioni a fine maschera.
Condivido in pieno la tua analisi e il tuo ragionamento.Questi ragazzi vanno stimolati per quello che fanno e il divertimento delle persone durante gli spettacoli deve essere per loro un incoraggiamento ad andare avanti. Purtroppo chi si occupa di “tuttologia” deve dire sempre la sua, a volte a sproposito. Daniele è uno di questi. Pazienza. Rimane comunque una” risorsa” per il paese.
Mi…risorsa!
Hai dimenticato le virgolette.
Vorrei ricordare a tutti i commentatori che il Signor Di Vuono Daniele é stato invitato dagli organizzatori del veglione a far parte della giuria che ha valutato le varie maschere, quindi legittimato a mio avviso a portare all’attenzione di tutti il suo giudizio. Ognuno può essere d’accordo o meno nel merito ma credo che bisogna evitare di fare attacchi personali e commentare i fatti.
il primo a criticare l’organizzazione è proprio di vuono
Ho letto commento offensivi sul protagonista dell’articolo. Penso che Daniele comunque sbagli. E’ vero, è stato chiamato in causa, ma penso che criticare in maniera deleteria un lavoro di cinque/sei giovani portato avanti da mesi con grandi sacrifici soltanto per portare avanti una tradizione e nello stesso tempo far ridere un popolo, quello castelbuonese, il quale non merita l’impegno e la dedizione perchè sempre pronto a criticare!!! Le maschere quest’anno sono state tutte davvero belle, si è tornati a far sentire quel brio che il veglione non aveva più da tempo, anche grazie alla perfetta performance del duo di marco-vignieri. Ma perchè non dare lodi ad un gruppo che ha portato sul palco i migliori musicisti del panorama castelbuonese, siciliano e forse anche nazionale?? ah già il veglione è con una chitarra, con una fisarmonica. E’ vero quando per la prima volta andai a vedere il primo veglione alle fontanelle non c’era la batteria, non c’era il clarinetto ma sono passati tantissimi anni. Cambia tutto nella vita, il modo di vedere le cose, il modo come le cose si sviluppano e crescono. Ammiro questi ragazzi perchè hanno portato un imput diverso a ciò che era la classicità di una manifestazione. Vi porto un esempio: il veglione nasce alle fontanelle oggi al palatenda sono due luoghi distanti anni luce, però nessuno si appella al fatto che la tradizione nasce per essere svolta in un locale diverso da quello messo a disposizione oggi dall’amministrazione comunale. Altro concetto, come poter giudicare un gruppo che cambia genere?? Una maschera più teatrale?? penso abbiano avuto i giusti “attributi” e rivoluzionato un genere ormai statico. Se non erro i primi a posizionarsi con i leggii sono stati i figli di nessuno e da li tutti. Il gruppo 2001, che Daniele reputa molto caro, nel corso degli ultimi anni ha cambiato anche stile, ma loro sono mostri sacri e quindi non giudica per paura che qualcuno possa togliere il saluto. Adesso dei giovani vogliono cambiare radicalmente e vengono subito tagliate le gambe. Certo avevano davanti una giuria del dopo guerra che magari era inquadrata su determinati canoni. Cari ragazzi ricordate: chi rischia va avanti, chi non rischia andrà narria narria comu li curdara!!!
Mi fa piacere che molti hanno ben compreso il mio messaggio (insomma!!!) Come tanti altri si sono soffermati solo ad alcuni dei miei passaggi! Voler far passare invece che il mio articolo sia una stroncatura (e non uno sprono) mi mortifica! Si vede che molti di voi non erano presenti in sala il martedì alla fine! Poi in ogni caso credo le opinioni si possano pure criticare ovviamente, ma con criterio e attinenza! (Caro Gino mi spiace ma devo constatare ke forse non hai letto con attenzione il mio giudizio sulla maschera di quest’anno dei 2001!) Comunque sono contento di essere pur sempre una “voce fuori dal coro”!!! Ringrazio tutti per i vostri commenti ne farò tesoro!!!
Secondo me il vero veglione o la vera smancia non esistono quasi più…. Negli ultimi anni questi bravissimi ragazzi hanno fatto una bella satira politica, ma no un veglione. I copioni dei veglioni erano pieni di fatti e personaggi castelbuonesi che con la vita istituzionale non avevano niente a che fare, ma erano degni di nota perché bizzarri o stravaganti. Basta con la spazzatura, con gli asini con la signora Donatella ecc…. il veglione e la smancia si fa stando dietro “u cristal” e guardando con occhio critico Castelbuono e castelbuonesi. (Questo è un parere strettamente personale di persona del popolo )
ti contraddico…ormai non ci sono più i personaggi di una volta (il liborio nuci, antonio venturella) che non appena si nominavano la gente già rideva…prima se ricordi era semplice far ridere, bastava nominare il soprannome di qualcuno…oggi penso che il lavoro che spetta a questi ragazzi sia davvero arduo. Un grande in bocca a lupo!!!
RISPONDO SOLTANTO AD UNA PARTE DI ARTICOLO VISTO CHE POSSO APPELLARMI ALLE SOLE RIPRESE SUL WEB.A ME RISULTA CHE I RAGAZZI RECITASSERO CON UN COPIONE. NE E’ TESTIMONIANZA IL VIDEO DI LUNEDI’ PRESENTE ONLINE. QUESTA CRITICA AGLI STRUMENTI MUSICALI E’ FUORI LUOGO E MOLTO INDELICATA. CARO DI VUONO MA TU LO SAI COSA E’ UN MUSICAL???? MI SA PROPRIO DI NO!!! CARO DI VUONO TU LO SAI COSA E’ UNA COMMEDIA TEATRALE??? PER CIO CHE HO APPREZZATO GRAZIE AL GRUPPO TEATRO INCONTRO HO CAPITO CHE LA COMMEDIA E’ UN’ALTRA COSA. QUINDI NEMMENO QUESTO MI SA TANTO CHE HAI CAPITO. E’ POI LO SPOGLIARELLO FUORI LUOGO???? A ME HA FATTO DIVERTIRE E PURE TANTO, ANCHE SE DAL VIVO AVEVA SICURAMENTE UN EFFETTO MAGGIORE!!! RAGAZZI POSSO PERMETTERMI DI FARE UNA PROPOSTA??? E IO MI IMPEGNERO’ IN TAL SENSO AD ESSERE PRESENTE: IL PROSSIMO ANNO TUTTO IL VOSTRO GRUPPO SARA’ IN PLATEA E IL SIGNOR GRILLINO SUL PALCO A RECITARE. AL TERMINE DARETE UN GIUDIZIO E SCREDITERETE IL SUO OPERATO. MA POI MI CHIEDO CHI E’ COSTUI PER OGNI ANNO SCRIVERE DEI SERMONI SU I GRUPPI DI SATIRA??? IO POSSO VENIRTI ZIO MA SUL PALCO NON TI HO MAI VISTO. LA CRITICA A QUESTI RAGAZZI NON E’ COSTRUTTIVA MA DISTRUTTIVA. SE UN DOMANI CERCHIAMO I GIOVANI MA NON LI TROVIAMO SENTITEVI I RESPONSABILI DI AVER TAGLIATO LE ALI A RAGAZZI DI BUONA VOLONTA’ CHE DANNO SE STESSI PER COLTIVARE UNA TRADIZIONE ANTICA.
SCUSATE UN’ALTRA COSA: SAPETE DOVE POSSO TROVARE IL VIDEO DELLA MASCHERA DEL GRUPPO 2001?? GRAZIE!!!
Caro il mio signor Giuseppe (magari se mettesse il cognome avrebbe fatto una migliore figura), ma gli e l’ha mai detto nessuno che scrivere tutto in stampatello equivale a gridare in faccia all’interlocutore?
Un’altra cosa, sulle mie credenziali la inviterei ad andare su youtube e cercare i video dei “Puddrasciuna” il mio ex gruppo che dal 1994 al 2000 ha partecipato alla riproposizione del veglione come gruppo più giovane (allora) dopo ke x anni si era quasi persa la tradizione del veglione! Ed il sottoscritto ed il mio ex gruppo possiamo essere orgogliosi di aver avuto il supporto e l’esperienza di un grande personaggio del veglione. Colui che per noi è stato il padrino spirituale dei “Puddrasciuna”, ovvero l’indimenticato Peppe Russo. Certo questo non giustifica i miei “sermoni” e qualora ne avessi l’opportunità non avrei problemi ad affrontare il giudizio di una giuria! Mi pare che anche qui mi sto sottoponendo al libero (e a volte esagerato) giudizio sia suo che di tutti gli altri! Io ho espresso le mie opnonioni e ritengo di averne di conoscenze(da appassionato e non solo di veglione, ma anche di cabaret, commedia e teatro) Poi se per questione di “tifo” mi dovevo limitare a dire che tutte le maschere erano bellissime. Se é questo che vi volevate sentir dire, allora evidentemente hanno sbagliato a mettermi in giuria! Ma caro signor Giuseppe, non sarà lei o qualche puerile commento al vetriolo ad impedirmi di esprimere il mio pensiero! Ad maiora!
Daniele Di Vuono,
i tuoi commenti sono sempre ben accetti,ma a mio parere, alcune volte noiosi da leggere per la loro lunghezza,ma credo che questo tu lo sappia già.
Ho seguito tutto il veglione e secondo me non è stato un grande veglione per i 2001,che come tutte le persone del mondo possono mancare le aspettative, ma questo non vuol dire che non siano sempre bravissimi. Credo solo che potrebbero evitare una volta per tutte di fare la maschera per conto loro (vedi il martedì) .Mi dicono in giro che sia per una questione economica (voce di popolo). Il gruppo che ha vinto “i quattru a maidda” mi e’ piaciuto molto per eleganza e stile,anche se avevano un copione molto semplice.Il gruppo dei “comi veni si cunta” ha fatto una regressione rispetto alla scorsa edizione,ma non sempre le ciambelle riescono con il buco. I “chinnicchienacchi” non credo che abbiano dato nessun contributo in più rispetto allo scorso anno, possibilmente hanno commesso l’errore nell’ aver ripetuto alcune scene viste la scorsa edizione e forse una maschera scritta troppo in fretta e con poche prove (potrei sbagliarmi) ma sicuramente hanno grandi doti. I presentatori sono stati molto bravi,lo sono come gruppo da veglione e sono certo che se avessero partecipato avrebbero dato nuovamente prova della loro bravura.Inoltre il presentatore più sobrio ed elegante non mi dispiace altrettanto. Non dimentichiamo che tra i veglionisti mancavano anche altri gruppi come i Farfalloni e i Babbi priati che ho sempre seguito con piacere e mi dispiacerebbe se abbiano deciso di appendere le scarpe al chiodo.La struttura possiamo dire che è stata un ottimo inizio. Forza gruppi siamo con voi, portate anche l’orchestra di Sanremo al veglione se vi andrà di farlo ma non dimenticate mai che il copione e’ anima che vive e chi ha calcato il palco conosce le vostre emozioni. Un veglionistia storico.
Avevo deciso di restare soltanto a guardare e sentire, ma dopo cinque giorni di duro silenzio ho deciso di rispondere ai commenti, agli articoli ed al chiacchiericcio molto puerile che si è intrufolato all’interno della mie orecchie. Spero di essere sintetico, anche se sarà molto difficile. Partiamo da un presupposto: non parlerò in modo assoluto della classifica finale poiché reputo la premiazione soltanto un modo simbolico sia per arricchire una serata creando suspance sia per incentivare i gruppi ad aumentare il livello tecnico delle proprie maschere. Non voglio nemmeno discutere i voti dati o cambiati sul web perchè preferisco non espormi su questo punto di vista. Andiamo a noi, dunque…penso innanzitutto che le critiche siano sempre state costruttive. Noi stessi ogni anno abbiamo accettato qualsiasi tipo di parere. Partiamo dal commento del veglionista storico…riprendere le vecchiette dello scorso anno non è stato perché eravamo poveri di idee ma soltanto perché avevamo deciso di riallacciare i due copioni…una specie di susseguo dell’anno precedente, anzi a dirla tutta volevamo ricreare due copioni (come si faceva una volta “menza vecchia e menza nova” in modo tale che nell’arco di tre serate riuscivamo a far amalgamare il pubblico. Naturalmente per questioni di tempo (prove, scenografia ecc..) abbiamo “rimandato” il nostro progetto. Quest’anno avevamo deciso di comune accordo di non prendere parte al veglione 2014 poiché gli impegni universitari sono notevoli e non riuscivamo a far coincidere le cose. Poi l’amministrazione comunale ha deciso di prendere il palatenda e lì, ragionando un pochettino, abbiamo deciso di stringere i denti per far si che già l’anno prossimo venga ripetuta la stessa situazione. Con ciò non voglio intendere che i nostri colleghi, da soli, non erano in grado di portare avanti il veglione, ma purtroppo e dico purtroppo con la crisi, ognuno di noi prima di pagare un biglietto di 10 euro ci pensa dieci volte. Tre gruppi rispetto a due “fani sustanza” già all’occhio di uno spettatore pagante. Il nostro amore verso questa atavica tradizione porta anche a questo. Caro Daniele Di Vuono, abbiamo avuto modo di parlarne privatamente ma volevo esprimere pubblicamente il mio pensiero in modo tale che non vi siano fraintendimenti. Partiamo dalla musica… Quando con Vincenzo Naselli fondammo il gruppo, non pensammo di aggregare al gruppo gente come Michele Mazzola soltanto perché sono eccezionali musicalmente ma perché sono persone che rendono magico un gruppo, attraverso il loro impegno, la loro creatività e la loro simpatia. Anno dopo anno, grazie ai loro consigli abbiamo definito la band. Io ne capisco poco, lo ammetto, ma ho capito che queste gente non è li per caso. Prendi l’esempio di una macchina: abbiamo bisogno della benzina, dell’olio, di ruote nuove ovvero piccoli tasselli che permettono a questa vettura di sfrecciare per le strade. Reputo, inoltre, corretto sottolineare che la band NON è un contorno al copione, ma un tutt’uno. Dirai o direte ma il veglione non è nato cosi…io rispondo: e chi se ne frega!!!! Io questi ragazzi non li abbandono!!! Stare in un gruppo vuol dire divertirsi, socializzare, confrontarsi e CRESCERE!!!! Per andare avanti non bisogna rispettare per forza la forma originale delle cose, ma cambiare. Negli anni le grandi manifestazioni, i grandi gruppi si sono evoluti mutando il proprio repertorio e aggiungendo creatività. Non penso sia stato un musical (se ti riferisci all’entrata tra la platea del duo Mazzola-Occorso) ma sono degli arricchimenti per non creare cali tra i cambi di scena. E poi la bella musica è sempre piaciuta a tutti, non penso che un intro di pochi secondi possa tramutare una maschera in un musical. Altro aspetto: la commedia!!!! Qualche annetto fa un veglionista storico, post carnevale, mi disse: ragazzi dovete mettere inventiva…i figli di nessuno sono stati i primi a mettersi a semi-cerchio la davanti e dal quel momento vi siete aggregati tutti…mettete del vostro in un copione…cambiate la staticità che si è venuta a creare. Premetto che già dall’anno scorso abbiamo cominciato a mutare lo stile (vedi le tre vecchiette, la scena del titanic, il romeo e giulietta) anzi lo scorso anno c’erano piccoli sketch dentro gli sketch. La prima scena ho già spiegato prima come è nata, la seconda per puro caso, la terza invece è un riadattamento a 360 di casa vianello. Penso che definire lo spogliarello fuori luogo sia un’offesa alla mente che ha partorito l’dea… per noi rimarrà un arricchimento scenico dove di volgare non c’è niente (togliere due calze, i guanti ed una vestaglia non credo sia scandaloso altrimenti il prete presente in sala martedì sera “s’avissi fatti a cruci ca mani manca”). Se non si può fare nemmeno questo allora vuol dire che castelbuono ha bisogno di aprire gli occhi. Mi domando ma perché quando viene un comico famoso in estate e comincia a divulgare sul palco paroline come: “minchia, pisciata, cacata, di nuovo minchia” nessuno dice nulla. Ah beh, quello è famoso. Poi arriviamo noi “giovani acerbi” facilmente attaccabili poiché conoscenti o amici e subito passiamo sotto il banco degli imputati. Mi dispiace ma questo non lo accetto!!! Siamo tutti bravi a parlare ma credetemi sopra ogni battuta ci soffermiamo diverse sere onde evitare di offendere il diretto interessato. Altra precisazione fondamentale: non abbiamo fatto nessuna allusione alla macchina incendiata della famiglia mazzola (non ci saremmo mai permessi) ma ad un avvenimento di qualche mesetto fa (infatti una battuta successiva smentiva tutto “certi ca ci vò gnegni ppi p’incicarisi na machina postaggiata”. Battuta fine che quasi tutti hanno captato…ma ripeto è soltanto una battuta fine). Non pensiamo di aver composto un copione pesante oppure offensivo (se qualcuno si è offeso, non era nel nostro intento). Continuando così, il prossimo anno, alla prima battuta non digerita verremo tacciati come maleducati, irrispettosi…giudizi che non pensiamo appartengono ai valori che i nostri genitori hanno trasmetto a tutti noi sin dalla nascita. Con affetto, Gabriele Perrini, componente del gruppo di satira i cchinnicchennacchi!!!!