Disponibile l’elenco dei partecipanti al 90° Giro Podistico Internazionale di Castelbuono
ETIOPIA, KENYA, RWANDA, BURUNDI MAROCCO E TANTA ITALIA PER IL 90° GIRO
(Castelbuono PA) – Abera Kuma partirà con il numero 2, sembra essere lui sulla carta il favorito di questo 90° Giro Podistico Internazionale di Castelbuono. Ma non sarà facile trionfare in questi 10km, il bello del ‘Giro’ è che non c’è mai stato un vero favorito, un grande campione annunciato che poi ha vinto. C’è sempre stata tanta incertezza, spesso chi è venuto qui senza sogni di gloria ha portato a casa una storica vittoria, chi è venuto pensando di primeggiare senza rivali si è trovato come avversari grandi campioni che hanno reso la vita difficile. A contrastare l’etiope ci saranno due atleti keniani: Philip Langat e Geoffrey Korir. Il primo vanta un personale di 27’28” sui 10km, mentre il secondo, giovanissimo 19enne (nato nel 1996) ha un personale di 28’05”. Vi saranno per la prima volta tre atleti dal Burundi, Oliver Irabaruta, Celestin Nihorimbere che ha partecipato alla maratona di Padova quest’anno ad aprile tagliando il traguardo in 2h15’35” tesserato per l’Atletica Brugnera ed infine Vianney Ndiho tesserato per l’Atletica Casone Noceto con un primato personale di 28’25” sui 10km. Arriva invece dal Rwanda Sylvain Rukundo tesserato per Toscana Atletica Futura e vincitore di diverse classiche italiane come la Notturna di San Giovanni a Firenze poche settimane fa.
Dopodiché sarà tanta Italia in primis con il grossetano Stefano La Rosa otto volte campione italiano tra i 5000 e 10000 metri e quest’anno vincitore all’esordio sulla distanza della Maratona di Treviso con il tempo di 2h12’05”. In gara anche con il bronzo europeo dei 10000 metri under 23 Yassine Rachik, marocchino di origine ma diventato finalmente italiano nello scorso mese di giugno. Yassine già l’anno scorso partecipò terminando in ottava posizione in 32’25”, ma lo stato di forma di quest’anno è senz’altro un’altra cosa e Yassine può ambire al podio.
L’anno scorso prima volta nell’albo d’oro per l’Eritrea grazie alla vittoria di Ghirmay Gebreslassie che terminò in 30’31’01”, mentre il record del percorso appartiene al re di Boston del 2011, il keniano Geoffrey Mutai che nello stesso anno piazzò uno storico e velocissimo 29’05.
89 giro di Castelbuono Senza parole!!!!!!
In un momento molto difficile dove la maggior parte delle famiglie non riesce ad arrivare a fine mese, sperperare dei soldi pubblici per una gara podistica che dura 30 minuti è una vera esagerazione.
Bello lo sport ,entusiasmante la gara, ma 33500/00euro sono veramente tanti per far contento poche centinaia di persone.
C’è qualcosa che non funziona più.
“In un momento molto difficile dove la maggior parte delle famiglie non riesce ad arrivare a fine mese” tu esci e trovi i bar stracolmi di gente più o meno giovane che nell’arco di una giornata si spara non meno di venti euro a testa di alcolici. Vai verso la costa e incontri una fila ininterrotta di macchine che va e viene dal mare, nei pressi delle spiagge sono più le macchine che i granelli di sabbia. Le strade del paese sono percorse h24 da colonne continue di macchinoni larghi quanto le carreggiate. Ma tu osservi cosa accade in giro o ti fai le pere di telegiornali e talk-show?
Elettore Castelbuonese abbi la compiacenza di starti almeno zitto e dimettiti.
Hai preso un grosso abbaglio, io sono semplicemente un cittadino Castelbuonese,quindi non so di cosa mi dovrei dimettere, sappi che guardo con attenzione tutto quello che succede nella nostra comunità,e capisco molto bene le cose che funzionano e soprattutto quelle che non funzionano, di cui sarebbe finalmente l’ora di modificare In modo diverso questo evento che non porta proprio nulla alla nostra comunità in termini economici.
E bene che si sappia che un investimento deve portare a breve e anche a lungo termine risorse e guadagno per la collettività.
La nostra Sicilia, senza industrie, per fortuna questa volta, è stata solo sfiorata dalla crisi. A parte il comparto dell’edilizia e tutto il suo indotto, a partire dagli studi di progettazione a finire ai vari artigiani (marmisti, fabbri, ecc.) la crisi qui non è passata. Non hanno crisi le pensioni di invalidità, gli stipendi dell’esercito degli impiegati pubblici, degli articolisti e dei forestali. Non hanno crisi le indennità di disoccupazione e tutti gli ammortizzatori sociali. Non hanno crisivi i compensi degli amministratori e di tutti i politici e dei vari mestieranti della politica. Non hanno crisi gli stipendi dei presidenti dei Gal e dei Distretti. Non hanno crisi le infinite tasse che devono pagare chi lavora per pagare chi non lavora.