Dopo 32 anni chiude la sede dell’Avis di Castelbuono

La sezione Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue) di Castelbuono non ha più una sede. Dopo 32 anni il direttivo dell’associazione di volontari che si occupa della raccolta del sangue è stata costretta a rinunciare ad avere un punto di riferimento: prima perché durante la pandemia non ci sono stati a disposizione medici e infermieri, poi a causa della mancata convenzione tra l’Avis provinciale e il Centro trasfusionale di Cefalù che rimpallandosi le responsabilità hanno di fatto determinato la paralisi dell’attività a Castelbuono per due anni e mezzo.

“La chiusura dell’Avis – afferma il presidente Antonio Bonomo – è solo simbolica. L’associazione rimane sempre attiva nei suoi organi direttivi, nella speranza di un futuro migliore di quello attuale. Il bisogno di sentirsi partecipe verso il prossimo, gli ammalati, i bisognosi rimane inalterato. L’Avis è questo, amore verso gli altri. Lo spirito non deve venire mai meno, possono anche esserci tante delusioni, amarezze, ma dobbiamo guardare sempre avanti con fiducia, anche perché non dobbiamo dimenticare che la vita è un dono e dobbiamo preservarla con ogni mezzo”.

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