Dopo Castelbuono gli “asini spazzini” arrivano a Campofelice di Roccella
(Riceviamo e Pubblichiamo)
Qualcuno li chiama “Scecchi”, ma a noi piace chiamarli Asini, animali che nella tradizione contadina dei nostri Comuni sono stati elemento fondamentale della vita di intere famiglie. Oggi, questo animale, viene utilizzato in diverse realtà italiane (Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto) per l’onoterapia, per la produzione del latte d’asina, le passeggiate someggiate e anche come supporto per la raccolta differenziata porta a porta. Da qualche mese, questo servizio è iniziato anche a Campofelice di Roccella, Comune della Provincia di Palermo, che oltre ad avere un nucleo abitativo centrale, ha una grossa espansione edilizia, con una delle più belle spiagge che si affacciano sul mar Tirreno. Il perché di questo servizio, il past Sindaco di Castelbuono, che l’ha ideato e attuato già dal Febbraio 2007 e oggi Assessore all’Ambiente e al Territorio del Comune di Campofelice di Roccella, lo spiega nei seguenti concetti: con questo servizio si coinvolgono soggetti che normalmente non riescono ad inserirsi nel processo produttivo delle imprese private; non inquinano, infatti, gli asini non bruciano carburante fossile e inoltre, si avvia un processo di pulizia del territorio che vede i quartieri interessati a questo servizio e le spiagge puliti, in quanto lo spazzamento viene effettuato giornalmente. Inoltre, il loro utilizzo comporta un risparmio economico, sia per quanto riguarda l’acquisto dei furgoni che costano dai 15 ai 25000,00 €, sia nella gestione annuale. A confronto con i tradizionali gasoloni o mezzi per la raccolta dei rifiuti che hanno un costo di gestione di € 5-6000 , gli asini incidono solo 2000,00 € e non si devono sostituire ogni cinque anni. Inoltre questo servizio innesca processi virtuosi all’interno di una società globalizzata che fino a qualche mese fa, ha inteso gestire il territorio e le risorse ambientali ed economiche messe a disposizione, soltanto con una cultura consumistica, mentre la crisi economica che sta interessando molte Nazioni, ci riporta ad reinterpretare nuovi modelli di sviluppo. Campofelice insieme ad altri Comuni che hanno inteso la crescita economica, culturale e sociale come elemento fondamentale, per dare speranza alle future generazioni, oggi sta avviando tante buone pratiche che ci portano a evidenziare le grandi tradizioni umane e culturali che questo popolo ha e che vuole consolidare per dare sempre più un contributo, affinchè, si possa vivere in un mondo migliore. Di seguito alleghiamo le foto degli operatori ecologici che ogni mattina accompagnati dalle proprie asinelle, operano nel nostro territorio, per rendere più pulito e gradevole lo stesso.
L’Amministrazione Comunale
Chi “priu”!
Ma “priu”…
Ma..chi afferma che gli asini a CAMPOFELICE hanno avuto successo?
“U sceccu porta a pagghia e u sceccu s’a mancia”. O ancora più appropriato nel significato più che nel soggetto: “Iddu sa canta e iddu sa sona”. 🙂
secondo me..questo è un articolo scritto di pugno dall’assessore CICERO..non credo che il consiglio comunale condivida questa scelta, l’articolo in oggetto è solo reclame “CICERIANA” fore in vista di elezioni..sono solo parole che ripete da anni ma a Campofelice non hanno fatto breccia il paese è sporco da quando ha messo sulle strade i SUOI asini. ( parole sue) gli asini sono di sua proprietà..un pò strano dare all’ATO i suoi asini a titolo gratuito, e poi il comune di Campofelice paga l’ATO per godere di questo servizio…tutto molto strano, ma resta il fatto che a Campofelice questo servizio è fallimentare e crea accumili di rifiuti all’angolo di ogni strada..perchè non chiediamo ai cittadini di Campofelice cosa pensano di questo tipo di raccolta rifiuti? perchè non chiediamo cosa pensano di questo business degli asini?quando una persona ha un pallino deve andare dall’analista…