Elezioni, Giannopolo ci riprova a Caltavuturo. Pollina, Collesano, San Mauro e Polizzi scaldano i motori

Ecco tutti gli scenari delle prossime amministrative.
“Il futuro è in noi prima che accada. Agire adesso” chissà se sarà questo il motto che accompagnerà Domenico Giannopolo nella campagna elettorale appena aperta e che si chiuderà il prossimo mese di maggio. Di certo l’ex deputato regionale sarà per la quarta volta in corsa per la carica di primo cittadino “Mi appresto a vivere questa nuova esperienza elettorale come candidato sindaco per le elezioni comunali di Caltavuturo del prossimo maggio 2015 come fosse la prima volta – scrive Giannopolo sul suo profilo facebook – Ringrazio il coordinamento di Unione Democratica e Popolare per avermi proposto all’unanimità e le decine e decine di cittadini che hanno condiviso e persino auspicato questa proposta. La bellissima assemblea di ieri ci ha fatto capire che non siamo soli, che siamo in tanti e che i sogni non si sono mai sopiti. Adesso ci aspetta il futuro. Avremo la testa rivolta in avanti. Se volgeremo lo sguardo indietro sarà unicamente per attingere a un grande patrimonio umano e di passioni civili da mettere al servizio delle nuove generazioni e del futuro di questo amato nostro paese.” Sul versante opposto ancora regna il massimo riserbo.
Cosa diversa accade a Pollina dove due schieramenti contrapposti giocano a carte scoperte. Il primo a uscire fuori dal guscio è stato il movimento “Pollina Libera” capitanato dall’avvocato Stefano Polizzotto, già candidato sindaco nel 2012 a Castelbuono con la lista “Castelbuono Libera”. Allora arrivò terzo con 1.584 preferenze (alle spalle di Norata e dell’attuale sindaco Tumminello). A sostenere la coalizione proposta da Polizzotto diversi big della politica locale, fra i quali anche l’ex sindaco Giuseppe Sarrica. Dall’altro lato il deputato, e sindaco uscente, Magda Culotta ha già manifestato la volontà, accolta con piacere dalla sua coalizione, di voler continuare l’esperienza amministrativa. Al momento sembra improbabile la presentazione di una terza lista, anche se non mancano voci di corridoio.
A San Mauro Castelverde l’attuale vice sindaco Giovanni Nicolosi sembra proprio essere il candidato in pectore della compagine che negli ultimi 5 anni ha amministrato il paese, sotto lo guida del giornalista Rai Mario Azzolini. Sull’altro versante non è ancora stata ufficializzata alcuna candidatura.
A Collesano si assiste nuovamente ad un proliferare di liste e candidati sindaci: si parte dall’uscente Giovanni Meli che, anche in seguito ai recenti fatti di cronaca, per nulla intimorito, ha rilanciato la sua candidatura. Meli capeggerà ancora una volta una lista civica con componenti di centro destra, “battitori liberi” e una congrua presenza del PD, garantita dall’attuale assessore e presidente provinciale del partito democratico Fausto Amato, oltre che dal renziano La Russa (attuale presidente del consiglio) e da Rosario Genchi, vicino a Ferrandelli. Altri due candidati delle scorse elezioni hanno stretto un patto, si tratta di Nino Guzio (arrivato terzo la volta scorsa) e Rotondi (quarto la volta scorsa). Il candidato sarà Guzio. La locale sezione del PD, distante dalle posizioni del sindaco uscente, si prepara per le primarie “allargate” con Angelo Di Geraro (secondo la volta scorsa) a contendere il ruolo di candidato sindaco al segretario locale Angelo Gargano. Si parla anche di una ipotetica candidatura di Salvatore Battaglia, ex assessore di Meli, in rottura con il sindaco da ormai due anni.
A Polizzi Generosa un enorme punto interrogativo domina l’area di centro sinistra dove due big della politica madonita nono sono ancora usciti allo scoperto: si tratta ovviamente di Alessandro Ficile e Gandolfo Librizzi. Il primo, avendo annunciato le dimissioni da SoSviMa appare il “papabile” per eccellenza. A frenare i pronostici, da un canto, è la figura di “tecnico” che negli anni Alessandro Ficile si è costruito con fatica e determinazione. Una candidatura sotto l’egida del PD gli toglierebbe questo aureo manto. D’altro canto, una volta decisosi a “scendere in campo” in prima persona, sarebbe decisamente più appetibile una candidatura più prestigiosa, alle regionali magari, o anche alla camera dei deputati. Anche se, proprio nel PD, i concorrenti nella sua “città a rete madonie termini” non mancano. Fra questi anche Gandolfo Librizzi che, con il gangitano Giandomenico Lo Pizzo, condivide il ruolo di riferimento politico madonita dell’area Faraone, e per questo potrebbe essere allettato da altre prospettive. Ci sarebbe anche Vincenzo Liarda, ma il noto sindacalista ha già il suo bel da fare con il “Consorzio per la Legalità e lo Sviluppo” deputato a rilanciare il più noto fra i beni confiscati alla mafia: Verbumcaudo. Nell’area che al momento possiamo definire di centro desta è già uscito allo scoperto invece l’ex sindaco Pino Lo Verde, lanciando una operazione amarcord lungo il solco di quanto accaduto nel 2012 a Castellana Siculo. Il movimento a sostegno della sua candidatura è “Il cantiere delle idee” al quale si iscrive il giovane Fabio Marabeti, figlio di Stefano, ed alcuni ex consiglieri comunali fra cui Maurizio Valenza, Anselmo e Gandolfo Pantina. Domenica 8 marzo, alle 18.30 in Piazza Trinità, verrà invece presentato esperimento lanciato dal segretario di SEL Gandolfo Albanese “X Polizzi è Ora”. Al momento non è stato riscontrato l’interessamento di altri partiti e movimenti locali ma la lista, con un candidato sindaco giovane e spendibile, potrebbe rappresentare la soluzione migliore per l’intera area di centro sinistra. Infine il movimento vicino all’amministrazione uscente ancora non è uscito allo scoperto anche se, rinvigorito dalla sentenza che assolve da ogni accusa il sindaco Patrizio David, non ha deposto le armi e guarda con attenzione i movimenti in corso, nella consapevolezza che, in una contesa fra due sole liste, potrebbe rappresentare l’ago della bilancia. Va segnalato comunque che il comune di Polizzi, ad oggi, non risulta ancora fra quelli che nel prossimo mese di maggio andranno al voto. I sei mesi di proroga dei commissari scadranno infatti il 9 aprile. Bisognerà a quel punto vedere se ci sarà tempo sufficiente per convocare i comizi elettorali, il cui termine minimo, lo ricordiamo, è di 45 giorni.

Fonte: www.madoniepress.it – di Michele Ferraro

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