Elezioni globali e frequent flyer
A circa 2 mesi dalla data delle elezioni comunali, speravamo di poter valutare i programmi amministrativi dei candidati sindaci. “Se non ora, quando?” oltre che titolo di un romanzo di Primo Levi, è la domanda spontanea; purtroppo la risposta, altrettanto spontanea ma più disarmante, è che non lo sappiamo.
Aspettiamo fiduciosi. I Tavoli tematici di Lia Romè e Andiamo oltre sono aperti, più o meno, dal 19 marzo. Il 24 marzo hanno visto la luce le Officine del presente dei Democratici per Castelbuono di Mario Cicero, il movimentoSvolta popolare x Castelbuono di Vincenzo Allegra ha dichiarato di aver cominciato ad incontrare i cittadini, per costruire il programma amministrativo, dal 12 marzo scorso. Tummy ha aperto le danze l’8 aprile, in ritardo per le difficoltà di composizione della formazione titolare costituente il movimento, e infine il Movimento cinque stelle …
… Ecco forse è il caso di spendere qualche parola sul Movimento cinque stelle. Non usiamo consapevolmente il nome ufficiale MoVimento 5 Stelle, preferendo riportarne una un po’ meno formale: come loro stessi hanno affermato, non si sa ancora se il simbolo verrà “concesso”. Hanno pubblicato un post, sui blog locali, in cui dicono più o meno (nda: quanto riportato di seguito è evidentemente parafrasato anche se esprime in pieno il senso della comunicazione letta sui blog) che:
Castelbuonesi
SE
– sarà graziosamente concesso dai proprietari il simbolo del movimento cinque stelle
– i capi daranno il loro placet al “potenziale candidato sindaco” e di conseguenza non invieranno alcun veto né prima né dopo
– la lista sarà confermata (quindi la lista con 12 candidati c’é? Si tratta, in questo caso, di nomi effettivi o ancora potenziali?)
CONSIDERATO A QUESTO PUNTO
il parere favorevole degli altissimi comandanti in capo,
SI DECRETERA’
la trasformazione del “potenziale candidato sindaco” Maria Teresa Vacca in “candidato sindaco”.
Quindi rassegniamoci in religiosa attesa di nuove comunicazioni. Ragionando seriamente però, fa un po’ specie il dubbio che il simbolo possa non essere “concesso”. In fin dei conti ci risulta che a Castelbuono ci sia un meetup (speriamo che questo si possa affermare), c’è tanto di “Porta Voce” (citiamo testualmente il ruolo che ci pare aver letto sovente). Forse è stata la cautela, memori della recente sconfessione della Cassimatis a Genova, a far decidere l’opportunità di seguire la via gerarchica. In ogni caso ci tocca adeguarci alla stessa dizione dubitativa riportata nel comunicato, parlando solo di “potenziale candidato sindaco” Maria Teresa Vacca. Dove potenziale precisa che è candidato sindaco solo in potenza. Ma dato che la potenza senza controllo, come dice la pubblicità, è nulla, diventa urgente che il “Porta Voce”, o il “potenziale candidato sindaco”, ottengano quanto necessario e ci rassicurino, al più presto, in merito alla loro partecipazione effettiva. Dissolveranno così le angosce e lo sconforto che il dubbio ha generato in tutti i castelbuonesi. Peraltro, vista la concomitanza con la settimana santa, si potrebbero anche organizzare gruppi di preghiera che, durante le quarantore, possano chiedere altissime intercessioni presso i capi. Oppure, più profanamente, si potrebbero chiedere lumi a Marika Cassimatis, a Genova, alla quale il tribunale ha appena dato ragione contro il diktat forzoso dei capi MoVimento 5 Stelle che l’avevano sconfessata ed estromessa.
Dobbiamo dire che il dubbio della concessione espresso nel post, ci ha fatto sorridere non poco: non sarebbe stato più serio e salutare per l’immagine, allora, sospendere il post fino all’ottenimento del “simbolo”, evitando una figura non edificante nel caso in cui (come nell’ambiente si vocifera da tempo) tale “simbolo” non venga concesso?
Diceva Oscar Wilde, uno a cui non mancavano sagacia ed arguzia: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”.
Fatta questa doverosa considerazione sul Movimento cinque stelle anche per par condicio, per evitare che si sentano da noi trascurati, il fatto è che i programmi amministrativi, come la chiacchiera, stanno a zero. Ciò premesso e constatando che i movimenti sono stati in tutt’altre faccende affaccendati (faccende probabilmente più redditizie dal punto di vista della costruzione del consenso elettorale ma riteniamo che, per i castelbuonesi invece, sarebbe stato più redditizio indirizzare le faccende alla formazione dei programmi amministrativi), la triste realtà è che, la nostra attenzione deve restare sugli avvenimenti agli atti, escludendo ovviamente il Movimento cinque stelle di cui abbiamo già appena detto.
Lia Romè e Andiamo oltre continuano l’attrazione ad integrare nuovi elementi: dopo Antonio Capuana altri arrivi con relativa dotazione di voti, piccola o grande, in nome del detto castelbuonese sui fegatini di mosca. Il movimento risulta sempre più un movimento globale, globalizzato da tante influenze diverse. Così l’immaginazione ci suggerisce un pot-pourri di tanti petali, di tante essenze, come immagine per Andiamo oltre; l’immagine è anche un omaggio all’unico candidato sindaco al femminile (effettivo e non potenziale) del panorama elettorale castelbuonese. Andando in concreto si è recentemente aggiunto ormai definitivamente (ma sempre fino a prova contraria, considerando le spiccate caratteristiche di volatilità), un altro frequent flyer castelbuonese: Fabio Capuana. Il termine frequent flyer, mutuato dai linguaggio dei voli in aereo, ci pare più appropriato rispetto a quello precedente, troppo locale, di “saltatori di fossi”; frequent flyer rispetta l’esigenza di usare termini appropriati al contesto globale.
Da pochissimo un altro frequent flyer, da tempo in pectore, ha aderito all’impeto di globalizzazione che ha pervaso Andiamo oltre: Carmelo Mazzola. Carmelo in realtà corre in trio: lui, Ferrauto e Brancato. Un trio che, in corsa, reca il pettorale, se non ricordiamo male, 76 o 77. Per lungo tempo il passaggio non si era perfezionato perché gli strateghi di Andiamo oltre tiravano al ribasso, sperando negli sconti di fine stagione che si prefiguravano molto marcati. Poi domenica 9 aprile, al vernissage della sede del movimento, ecco che tutto si fa chiaro: anche il trio ha guadagnato la tessera ambita di frequent flyer. Non solo, oltre al trio, anche Marcello D’Anna è diventato frequent flyer. Se così non fosse, non sapremmo trovare altre spiegazioni alla foto di gruppo che lo vede sorridente interprete, con il calice in mano, assieme allo stato maggiore di Andiamo oltre e al trio. Al prossimo volo, ci verrebbe da dire. Certo, ora che abbiamo focalizzato i nomi oggetto di globalizzazione, il termine pot-pourri usato poco sopra risulta, come dire, un po’ improprio: non sembra facile assimilare infatti tali nomi a petali di fiori di un pot-pourri.
Come accennato è stata aperta la sede del movimento, chiamata Agorà per esemplificarne lo scopo di punto di ascolto dei cittadini e delle esigenze di cui tenere conto. Tenerne conto dove? Immaginiamo nei Tavoli tematici e nel programma amministrativo, quando vedrà la luce. Un avviso a tutti coloro che si sono fiondati all’inaugurazione: per l’inaugurazione era previsto l’aperitivo, ed è un conto; dall’indomani però lì si va solo per parlare di cose serie, d’altra parte il nome Agorà non lascia scampo.
Mario Cicero e i Democratici per Castelbuono hanno avuto una attività intensa. Anche loro hanno tentato di globalizzarsi, con numerosi tentativi di innesto redditizi in termini di consenso elettorale, i cui risultati però non sono nemmeno paragonabili a quelli di Andiamo oltre. Viene quasi da dire meno male. Perché se gli innesti in Andiamo oltre, come omaggio a quel candidato sindaco donna, ci hanno suggerito l’immagine dei petali di pot-pourri, gli innesti nello schieramento di Mario Cicero, come omaggio a questo candidato sindaco, che non ha mai fatto mistero di amare oltremodo una particolare specie di mammiferi lavoratori, che paragone ci avrebbe potuto suggerire?
Bisogna però dare atto ai Democratici per Castelbuono che sono stati i primi, e unici finora, a presentare ufficialmente la giunta nell’eventualità che il candidato sia, dai cittadini di Castelbuono, eletto democraticamente (l’elezione per acclamazione non sembra prevista per il sindaco di un comune e non si può ottenere un’eccezione di prova per Castelbuono). Prosit comunque per l’anticipo della composizione della squadra rispetto agli altri. Dei nomi parleremo un’altra volta, magari quando sarà disponibile anche il programma amministrativo, in modo da correlare le cose da fare con chi è preposto alla realizzazione effettiva. Intanto però ci corre l’obbligo di evidenziare che la squadra è ricca di tantissimi anni di studio universitario. Infine, a voler cercare il pelo nell’uovo, non si può ignorare del tutto l’impressione che qualche nome sembri pensato, anche, per influenzare gli equilibri altrui.
E arriviamo a Tummy, che sembra ridiventato temibile. Reclamiamo di aver creduto fin dall’inizio, quando tutti lo trattavano come un reietto, che per quanto bistrattato Tummy restava credibile: era il sindaco uscente ed aveva le sue truppe, sebbene allora potessero sembrare striminzite agli osservatori superficiali. Dicevamo che sarebbe bastato che qualcuno dei contendenti fallisse l’obiettivo e allora …
Beh, allora è proprio ciò che è successo. Ora Tummy ha presentato il suo nuovo movimento. A dire il vero eravamo convinti che lo avesse già presentato l’anno scorso, come Area di Servizio. Si vede che i servizi non tirano molto, mentre quello che tira –e questo Tummy, e non solo lui, l’ha capito benissimo- è il comune: quindi Castelbuono in comune. E con il nuovo nome è riuscito a includere, come unico elemento di quella globalizzazione oggi così in voga, Uniti per Castelbuono di Stefano Polizzotto. Per cautela evitiamo il terreno minato riguardo al dire che Uniti per Castelbuono sia confluita in Castelbuono in Comune, o viceversa; oppure che l’intenzione sia di … squagliarsi insieme in un ulteriore movimento (vi preghiamo, questo per favore risparmiatecelo). Allora, per evitare di creare questioni, diciamo semplicemente che Tummy e Steffy (avvocato, speriamo che non ce ne voglia se, per analogia con Tummy, la chiamiamo con questo appellativo affettuoso) si sono uniti … non in matrimonio, per carità, ma in comune. Ecco: Tummy e Steffy in comune: è stato difficile ma non impossibile. Poi chi vivrà vedrà. E’ però evidente che anche Steffy debba entrare nel novero dei frequent flyer, perché ha sondato diverse possibilità (tutte, ci pare) prima di approdare da Tummy che, inizialmente, aveva decisamente rifiutato come sindaco.
Siamo certi che il nuovo movimento Castelbuono in comune (assieme al disinteresse mostrato dal sindaco nella gestione dell’Area artigianale) deve essere stato la chiave di volta per la globalizzazione di Steffy con Tummy. Per Steffy infatti il termine comune stava diventando un tabu, fin dalle scorse elezioni. Così una lettura possibile alla unione Tummy-Steffy può essere questa: Steffy spera di partecipare, in qualche modo, all’amministrazione diCastelbuono avendo in Tummy la speranza in comune. E non pensiate che siano state rose e fiori; si narra che Uniti per Castelbuono, dopo una stancante prima guerra di trincea con Andiamo oltre e alcune successive scaramucce infruttuose con Tummy in cui i guastatori di Steffy avevano reso l’interlocutore rigido come un blocco di cemento (e per Tummy che ha fama di essere “muoddri comi u sapuni”, ce ne vuole!), Steffy sia sceso a più miti consigli inviando a trattare le colombe. Queste, suonando a lungo una “campana” pasquale di pace, hanno infine siglato il sospirato accordo. E mo’? E mo’ si potrebbe passare dalle colombe agli … uccelli senza zucchero. Per questo movimento o per gli altri? Questo dipenderà dalla passione sincera che ognuna delle due anime di Castelbuono in comune metterà nella globalizzazione. Per concludere con questo schieramento vi descriviamo, anche in questo caso, l’immagine che ci suggerisce Tummy, soprattutto se lo pensiamo all’inizio, quando tutti lo evitavano ma, ciò nonostante, lui continuava imperterrito il suo fare. L’immagine, presa da “Davanti S. Guido”, di Giosuè Carducci, è la scena divertente con cui il poeta chiude la sua ode: ”Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo/rosso e turchino, non si scomodò:/tutto quel chiasso ei non degnò d’un guardo/e a brucar serio e lento seguitò”.
Ora dovremmo parlare di Vincenzo Allegra e di Svolta popolare x Castelbuono. Considerato però che il post è già corposo, confidiamo nella comprensione di questo candidato sindaco promettendogli, semmai lo vorrà, di riprendere il discorso più avanti, magari quando ci saranno i programmi amministrativi e tutto potrà essere più appropriatamente valutato.
Chissà che in quel momento non siano intervenute ulteriori globalizzazioni in grado di far prendere … due piccioni con una fava.
Maurizio Cangelosi
Ma maurizio cangelosi avrà mai il coraggio di svelare la sua reale identità? Grande leone da tastiera…
Esattamente come te, visto che nemmeno tu ti sei identificato
Ma infatti io non mi metto a scrivere articoli su articoli criticando l’operato di tutti
Dietro questo signore (o signora) ci deve essere uno stratega. Peccato che su molte cose sia poco informato o si rifà a informazioni vetuste o raccolte in giro dal chiacchiericcio dei vari capannelli quotidiani. Crede di essere “super partes” ergendosi arrogantemente a Entità Superiore quasi divina e onnisciente, ma credo che il suo scopo sia solo la provocazione. Di lui rimarrà si e no qualche ricordo nella cronologia di questo blog.
Se ci si schiera, come il Cangelosi di turno continua a fare, non solo non si é credibili ma la satire risulta povera e stucchevole, involuta fra continui salti mortali . Molto meglio il Cangelosi originale, mi permetto di dire, che ,con buona prosa ,almeno raccontava fatti.
Fatti significa parlare bene del candidato preferito
Satira stucchevole, povera e sdrucciolevole significa non parlare bene del candidato preferito
Signore che da i numeri, ho sbagliato qualcosa?
Praticamente tutto. Ma ci puó stare. Cordialitá. ( I numeri se li giochi, hai visto mai……)
Cu è cchiù fissa….cannilivari o cu cci va ddappriessu?
A me pare che, forse colpevolmente, il nostro Maurizio abbia dimenticato un’altro FREQUENT FLYER ( da scrivere maiuscolo) e cioè MASTRO IAKY.” Portatore di voti ben accetto da tutti” Secondo te, o Maurizio, Tummy conta sui voti di Steffy (????????) o su quelli di mastro Iaky (!!!!!!!) C’è un motivo per il quale al mercato settimanale di giovedì sono aumentate le bancarelle che vendono mutande. Con questi personaggi che hanno la faccia come il culo……….. la domanda era superiore alla offerta.
Non sia mai, visto che i numeri li ha dati lei, e non da ora, se li goda
Maurizio Cangelosi torna a parlare al singolare.Ed è singolare come questa sua ultima satira risulta “povera e stucchevole, involuta fra continui salti mortali” (2001+16=2017) numeri casuali? In una puntata precedente “u prufissuri”, prendendone le distanze aveva definito questo tipo di satira “non all’altezza” della sua componente pubblica di personalità. Fatto sta che poco per volta ci avviciniamo alla soluzione del mistero “Buffo?” di M.C. In questa puntata ha perso molto della sua apparente “neutralità”. Perchè cosi poco spazio concesso al candidato sindaco di Svolta popolare per Castelbuono?Potrebbe essere l’inizio di una “selezione forzata” per suggerire a Vincenzo Allegra di convogliare armi e bagagli verso una ulteriore “globalizzazione”? Comincio a sentire puzza di bruciato.
Signor Brancato anche io trovo cosa singolare che per la prima volta lei intervenga su Cangelosi, proprio ora che l’ha tirato in ballo. Non è che la puzza di bruciato che diceva fosse il suo carbone bagnato?
Pensandoci bene la spiegazione di questa singolarità si può applicare alla maggior parte dei commenti.
Mi stia bene
Senti Brancato,
intanto professore senza virgolette, se non ti dispiace. Perché io professore, a differenza di molti, lo sono diventato grazie al superamento di concorsi ordinari per esami e non invece in virtù di leggine imposte dai tuoi amici sindacati.
La “puntata precedente”, come tu la definisci, forse non ti è sufficientemente chiaro, ma è un mio intervento e non una puntata di Cangelosi e neppure una presa di distanze da lui (una rottura di sodalizio – vorresti insinuare. Ma chi te le dice queste cose?) e dai suoi pezzi che qualcuno ha voluto vedere ironici per proprio tornaconto ma che a me –
e penso a molti – non fanno ridere per niente.
Quel mio intervento del 29 marzo, inoltre, è scritto nella lingua nazionale ma evidentemente non deve essere stato percepito come tale se tu ritieni che “il livello dell’ironia che io sarei stato capace di esprimere” fosse da mettere in relazione con “la mia componente pubblica di personalità” che era detto a tutt’altro proposito. Ma tant’è.
A proposito di numeri casuali usciti dal cappello di qualche abacista o, a suo modo, manipolatore di parole, ti anticipo che lo spettacolo del gruppo 2001 sarà giorno 30 aprile e 1 maggio (2017, s’intende), festa del lavoro, in onore dei molti scioperati che pensano di vivere di politica, e molte volte ci sono anche riusciti.
Posso anche anticiparti che non si parla di te. Scusami se solo per un momento hai pensato diversamente.
Cari Lettori,
considerato che spesso il prof. Genchi non evita di fare delle precisazioni mi viene voglia di porgli delle domande per chiarire meglio il senso di alcune sue affermazioni.
Professore è forse vero che lei oggi è titolare di cattedra sulla disciplina Matematica e Fisica e che per tale disciplina si è abilitato con il VI ciclo biennale della Scuola interuniversitaria siciliana di specializzazione per l’insegnamento secondario [le famose SISSIS] – matricola 8003241 e quindi NON per concorso ordinario?
http://www.unipa.it/amministrazione/area1/ssp10/.content/documenti_file/diplomi_sissis_disponibili.pdf
E’ forse vero che la prima attività delle SSIS fu svolta quando in carica c’era il primo governo D’Alema e il ministro della pubblica Istruzione era Luigi Berlinguer, uomini in qualche modo vicini al sindacato?
E’ forse vero che questi percorsi abilitanti sono stati fortemente voluti dai sindacati?
E’ forse vero che, nel maggio del 2009, i sindacati hanno cercato, invano, di impedire all’allora Ministro dell’Istruzione Gelmini di chiudere quelle stesse scuole SISS che le hanno consentito di acquisire un titolo che fino ad allora non era riuscito a prendere?
Allora mi chiedo perché tanta “violenza” nella scrittura quando si rivolge al sig. Brancato?
Dimostri, magari per assurdo, di riuscire a tenere toni più adeguati. Il contrario non serve a nessuno. Mi creda.
Un cordiale saluto a tutti.
Vedo che siete tutti preoccupati di venire in soccorso di Brancato dopo che lo avete ricoperto di epiteti a seguito dei noti fatti del 2011/2012.
Ribadisco, “io PROFESSORE, a differenza di molti, lo sono diventato grazie al superamento di concorsi ORDINARI per esami e non invece in virtù di leggine imposte dai tuoi amici sindacati”.
E ciò perché sono incluso nella graduatoria di merito del concorso ORDINARIO a cattedre bandito con OM 29/12/ 1984 per la classe di concorso A085 (odierna A059) scienze matematiche chimiche fisiche e naturali nella scuola media e in quella del concorso ORDINARIO a cattedre bandito con D.M. 23/3/1990 per la classe di concorso A063 matematica (odierna A047).
Quindi il titolo di PROFESSORE lo avevo conquistato sul campo già vent’anni prima della SISSIS.
Infine, rispedisco al mittente le accuse speculative di attacco violento perché basta leggere gli interventi in ordine cronologico per capire chi ha attaccato chi.
Ciao, bello
Ma come si permette di attaccare e dissentire su cio’ che il professore genchi jr asserisce, e di farlo su un blog dove tutti lo osannano, a differenza di quanti, cio’, lo fanno fuori dal web? Non ha letto delle 150.000 visualizzazioni dei suoi articoli e dei suoi post? Forse Lei dimentica, come dice il proverbio, chi si loda da solo…….
Sicuramente e’ piu’ producente un po di umilta’, come quella che ostentava il Professore Genchi Senior, che si definiva, come tutt’oggi dicono i suoi ex alunni, “prima agricoltore e poi professore”, anche se non fosse nato nell’agricoltura.
forsenontuttisannoche o ioloso o uputiarunzocchiavivannia che tanto è la stessa cosa,
c’è un errore in quel CIO’ riferito ad ‘osannano’, mentre lei voleva certamente riferirlo a ‘dissentire’. Non è l’unico svarione. Infatti, mentre parla col suo alter ego dice a lui, piuttosto che a me, di ricordarsi che ‘chi si loda si imbroda’. Manipolando parole succede, un po’ come i bombaroli che rimangono vittime degli ordigni maldestramente preparati.
Certo, le 150.000 visualizzazioni chissà come le fanno ribollire la bile… Le posso anticipare che ho in cantiere altre bellissime puntate di CastelbuonoSTORIE…
L’unica cosa sensata che ha fatto è stata quella di mettermi in minuscolo accanto al MAIUSCOLO professore Gioacchino Genchi. Per me, sempre motivo di onore e di grande orgoglio.
“piu’ produttiva”… ioloso, altrimenti prestate il fianco al professore Genchi piu’ di quanto gia’ non facciate!
Chiunque lei sia, visto che e’ stato/a cosi’ bravo/a ed informata sciorinando dati sul professore Genchi con risultati piuttosto deludenti…. perche’ non ci dice qualcosa di piu’ su di lei, magari – per par condicio – potremmo anche noi scoprire qualcosa di interessante che la riguarda!
O Brancato, ma che vuoi dire? Non si può leggere
Mi pare che M.C. è abbastanza chiaro nel delineare l’accatta e vinni che fà la politica e si capisce che questo da fastidio. Però mi pare ora che si sta tirando dentro la maschera del gruppo 2001. Anche questa da fastidio? Ouuuuu a nuatri casteddabunisi ni piaci tropp’assai…. a maschera un si tocca
A Massimo Genchi, ho apprezzato molto il tuo intervento, ed ancora di più il fatto che quando scrivi, non metti la “mascherina”, come tanti che lanciando il sasso nascondono la mano.
Con grande stima.
Antonino Brancato
Io penso che ogni candidato sindaco:
deve possedere doti di capacità professionale e un programma di tutto rispetto fin da subito;
Non deve avere fatto il sindaco per più di due tornate perché nelle migliori delle ipotesi trattasi di minestra riscaldata non funzionale allo sviluppo socio economico e culturale di Castelbuono;
Nella sua vita politica non deve essere un voltagabbana ne’ un mancato attuatore di impegni presi e non mantenuti;
Deve rappresentare un gruppo con una linea sociale di sviluppo tale da essere considerato leader ed espressione;
Non deve avere anche solo moralmente procedimenti penali o civili in corso con le pubbliche amministrazioni o giudizi di responsabilità anche potenziali con la Corte dei Conti;
Deve avere un lavoro indipendente o subordinato nella sua vita privata che sia espressione di avere saputo adempiere con diligenza e dignità l’espletamento dello stesso;
Non deve essere un politico di professione perché le sue principali mire sono diverse da quelle sociali;
Deve essere un elemento momentaneamente prestato alla politica per adempiere con correttezza e diligenza alle finalità sociali…
Questo è un quadro di massima, chi non presenta queste caratteristiche o pecca in qualcuna delle condizioni di cui sopra, meglio non candidarsi.
Castelbuono viene prima delle proprie mire personali!!!
Ottimo schizzo, ma il ritratto ha bisogno ancora di essere completato. Per esempio chi fa programmi elettorali (per il bene del paese, e non per sé e i suoi amichetti) non si limiti a presentare sullo schermo liste di belle parole, ma si eserciti ad elencare “cose concrete da fare” e accanto scriva il preventivo di spesa per ogni “cosa da fare”. Poi faccia l’addizione e verifichi la congruità di bilancio. Responsabilmente (e non demagogicamente) si prenda in carico il bilancio del Comune e la situazione di cassa che, con i tempi che corrono, è cosa difficile. Insomma chi vuol governare non deve essere solo un buon amministratore, ma anche un ottimo attuario: sia cioè proiettato al futuro con i conti a posto, per poi non affliggerci nei 4 anni successivi con i suoi accorati piagnistei perché le casse sono vuote.
Se così fosse se la giocherebbero la Romè con Allegra. Facciamoli ” globalizzare ” e amen.
Bravo suggeritore….mi permetto di risponderti che il comunicato di CastelbuonoinComune rappresenta il primo momento di una co-progettazione che, gradualmente, declinera’ quanto da te desiderato. E si ..si parlera’ di costi, di spese, di introiti, di bilancio, di investimenti, ..di cifre..di euro…di interessi da pagare…di mutui… aggiungeremo alla nostra mappa le parole-chiave dell’Economia….l’amministrazione Tumminello si è distinta per avere gestito bilanci in modo oculato senza sprechi e passività….si prevedono investimenti per la promozione di percorsi di sviluppo……
Confido che si preveda (anche) “chiù pili pi tutti”!
Suggeritore concordo però forse altrettanta attenzione dovrebbe essere riposta nella giunta e nei consiglieri impeccabili sotto tutti i punti di vista. I conti concreti sono attuazione del programma senza essere considerati il libro dei sogni. Meglio poche idee e realizzate bene che gli asini che volano…
Da gustare à mannirazza