Emergenza incendi. il sindaco di Cefalù e il segretario regionale della Flai Cgil, lamentano la manutenzione di tutte le strade rurali e provinciali

Sfondano una porta aperta. Perché hanno licenziato e sospeso i lavoratori forestali pur non dislocandoli nelle strade? Con la prevenzione si risparmia sempre, anche aumentando le giornate di lavoro

di Michele Mogavero – Ieri sul sito palermo.repubblica.it a firma di Gioacchino Amato, leggevamo le preoccupazioni del Sindaco di Cefalù Daniele Tumminello, che con le casse vuote cercano di fare il massimo, ma nonostante tutto sono però riusciti lo stesso a confermare la convenzione con i volontari delle Giubbe d’Italia per il pattugliamento di tutte le aree a rischio e hanno inviato decine di diffide ai privati che hanno avuto efficacia. Lo stesso sindaco, si lamenta che da anni aspettano che la Città metropolitana pulisca le sue strade. La Provinciale 54 Cefalù-Gibilmanna e la 136 che porta al belvedere sono delle foreste.

“Con la scomparsa delle Province – conferma Russo – non c’è più alcuna manutenzione di tutte le zone e le strade rurali dell’Isola”.Per rimanere nel comprensorio, anche Isnello – Cefalù e Campofelice – Castelbuono. Per non parlare della Collesano – Scillato e Collesano – Lascari, che sono come le giungle, anzi, polveriere. Colpa dei criminali ma anche dei governi (attuale e precedenti). Sfondano una porta aperta. Perchè hanno licenziato e sospeso i lavoratori forestali pur non dislocandoli nelle strade per la manutenzione? Con la prevenzione si risparmia sempre, anche aumentando le giornate di lavoro.I sindacati chiedono investimenti e uomini. Secondo il sindacato, servono risorse umane e investimenti per arginare quella che è ormai un’emergenza continua in estate ma anche in inverno se si pensa che poi le aree colpite dal fuoco sono destinate a essere oggetto di fenomeni di dissesto idrogeologico anche gravi. “Non ci vuole molto a comprendere che sono necessari investimenti in risorse umane e tecniche per sbarrare la strada ai sicari di futuro, del nostro futuro. Servono professionalità a tempo pieno nella Forestale, non lavoratrici e lavoratori condannati a una vita da precari, perché si possa finalmente passare dalla gestione dell’emergenza alla pratica ordinaria di manutenzione e messa in sicurezza del territorio. Serve un esercito della salvezza ambientale a cui affidare anche gli interventi in aree demaniali non incluse nel patrimonio forestale. Giocare col fuoco, che sembra uno degli sport preferiti alla Regione, ha portato al disastro di questi giorni. La criminalità sentitamente ringrazia”.

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