Emergenza rifiuti: scioperano gli operatori dell’ATO senza stipendio da settembre

Torna per lo sciopero degli operatori l’emergenza rifiuti nei 16 comuni madoniti gestiti dall’Ato “Ecologia e ambiente”.

 

I lavoratori sono in agitazione perché da settembre non ricevono gli stipendi. Già al termine del turno di ieri gli autocompattatori non sono stati svuotati e per questo la raccolta è stata bloccata. Lunedì si deciderà, in un’assemblea sindacale, se lo sciopero sarà proseguito.

 

L’Ato, che è in liquidazione in vista della costituzione delle società consortili, è in crisi di liquidità perché i Comuni non pagano. Quello di Termini Imerese (8 milioni) e Cefalù (4 milioni) sono i maggiori debitori. In varie occasioni le amministrazioni si sono impegnate a ridurre le esposizioni che appesantiscono i bilanci dell’Ato determinando una mancanza di liquidità. Ma gli impegni sono stati parzialmente mantenuti.

 

“Le difficoltà del Comune di Cefalù – ha detto il sindaco Rosario Lapunzina – sono ben note. Abbiamo ereditato una montagna di debiti e tuttavia stiamo cercando di fare il possibile con grandissimi sacrifici. Ricordo gli sforzi di questa estate che hanno evitato un’emergenza alla città nel pieno della stagione turistica. Ora questo sciopero ci mette in allarme. Per questo rivolgiamo ai lavoratori, che hanno tutte le ragioni per protestare e pretendere il pagamento degli stipendi, un appello perché evitino nuovi disagi”.

 

I sindaci dei 16 comuni dell’Ato si riuniranno lunedì mattina a Termini Imerese per fronteggiare la situazione.

 

Nello stesso momento si svolgerà un’assemblea dei lavoratori. La raccolta dei rifiuti potrebbe essere mantenuta. E per questo il sindaco di Cefalù ha rivolto un appello ai cittadini perché evitino di depositare altri rifiuti nei contenitori che non potranno essere svuotati.

(lavoceweb.com)

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