Fiasconaro: “Cluster addio, è un fallimento”. L’intervista

l’intervista /uno dei testimonial dell’isola si ritira e medita di chiedere un risarcimento danni

Articolo apparso su La Repubblica del 9 agosto 2015 a firma di GIOIA SGARLATA

«Il Cluster biomediterraneo è un continuo flop. Ho deciso di ritirare la sponsorizzazione». Nicola Fiasconaro, uno dei fratelli di Castelbuono che hanno portato nel mondo la pasticceria delle Madonie e big sponsor del padiglione coordinato dalla Regione siciliana, getta la spugna. «Mi hanno chiesto di essere presente a Ferragosto e ho già fatto sapere che non ci sarò. A Expo andrò ma per i fatti miei, con i Gal (Gruppi di azione locale, ndr ) o per momenti di solidarietà. Ma del Cluster non voglio più sapere niente. Ho già fornito dai 15 ai 20 mila euro di pasticceria. Mi fermo qui».

Cos’è che non va?

«L’assenza di qualsiasi “ingegneria gestionale”. Rispetto a quello che accade negli altri padiglioni, manca una strategia, una visione. E manca assolutamente la bellezza. E allora: che senso ha sponsorizzare una cosa così? Mi sembra la solita maledizione del Gattopardo che blocca qualsiasi occasione di cambiamento, di rinascita. È come se la sofferenza che vive la nostra terra si rispecchiasse tutta negli spazi del Cluster senza invece mettere in luce quello che c’è di bello, prezioso e operoso. Per questo ho detto che ritiro la mia disponibilità».

Ma lei non doveva essere il testimonial del padiglione?

«La nostra azienda ha fatto un investimento credendo di partecipare a un Mondiale. Abbiamo fornito dolci sia per la presentazione al Castello Sforzesco e poi nel giorno dell’inaugurazione. Io avrei dovuto coordinare in qualche modo l’attività food del Cluster. Un incarico gratuito di sei mesi, a partire da maggio, che però non è mai partito. Il risultato è che il Cluster non funziona » Perché?

«La ristorazione riesce a fare al massimo 40-50 coperti al giorno. Gli unici momenti che vanno bene sono quelli organizzati dai Gal o direttamente dalle aziende. Quelli che hanno cioè un’organizzazione esterna. Ecco perché ho deciso di essere presente solo lì. Sono stato testimonial di Legambiente a Expo e ho accompagnato le aziende delle Madonie negli eventi organizzati dal Gal, pagando tutto di tasca mia. Ma l’ho fatto con piacere. La performance è stata ottima e ha richiamato l’attenzione di moltissimi visitatori».

E invece col Cluster?

«Da sponsor avrei dovuto presenziare spesso durante i sei mesi. E invece questo non è avvenuto. Lì ci sono ragazzi che si impegnano, ma senza una visione strategica né un’organizzazione è tutto inutile. Dopo l’inaugurazione mi hanno chiesto di tornare solo adesso: per due giorni a Ferragosto. Ma ho già detto che non ci sarò».

In quei giorni sarà comunque a Expo?

«Sì ma con il Comune di Milano per un appuntamento di solidarietà. Rispetto al Cluster l’unico mio pensiero è capire come chiudere il “Mondiale” almeno in pareggio e recuperare i soldi già spesi».

Chiederà un rimborso alla Regione?

«Ci sto pensando».

L’articolo continua sull’inserto di Palermo allegato a La Repubblica del 9 agosto 2015 

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