Fra ricordi e tradizioni, riecco il Torneo delle Madonie
Il Vintage applicato al calcio ritorna nell’era più televisiva di sempre, con la pay per view che ha massacrato il calcio di provincia, quello vissuto sugli spalti con la radiolina incollata all’orecchio per seguire i risultati di serie A e l’improbabile sogno del Tredici nella schedina Totocalcio.
Il sogno del passato rivive con il Torneo delle Madonie, competizione calcistica riservata alle squadre del comprensorio delle Madonie, nato negli anni cinquanta, per iniziativa di Orazio Siino, allora presidente della lega sicula, con la denominazione di “Coppa calcistica delle Madonie”, presentato quest’oggi, nella sua nuova versione, presso l’aula consiliare del Comune di Petralia Sottana.
Il Torneo prenderà il via il 18 maggio.
Il torneo delle Madonie si giocava d’estate su campi prevalentemente in terra battuta, con interi paesi coinvolti, ed era qualcosa di più di un evento sportivo ed agonistico. Chi tornava in vacanza, emigrato dalla Germania o da altri paesi d’Europa, sostava nella piazza del bar, davanti ad una birra ghiacciata, ma non mancava l’appuntamento con queste partite.
Il torneo cominciò a tramontare nei primi anni ottanta, con l’avvento del calcio dilettantistico in mano a piccoli, ma aggressivi imprenditori locali.
Le squadre dovevano essere costituite da giocatori nati nel singolo comune per cui giocavano. Non era ammessa la partecipazione, all’inizio, per i tesserati ad una squadra che partecipava ad un campionato federale o non del comune, salvo limitate eccezioni.
Sino all’edizione del 1977 il torneo si è disputato con la formula del girone unico all’italiana, mentre da quell’anno, viene suddiviso in due gironi, uno di “Eccellenza”, che assegnava il titolo, ed un altro che permetteva la promozione al girone superiore.
Adesso si riparte, nell’estate del Mondiale brasiliano, pronti a ripercorrere le strade strette ed impervie, di un sogno del passato.
