Gaetano Lapunzina sulle vicende del PD di Castelbuono

Gaetano Lapunzina sulle vicende del PD di Castelbuono

Riportiamo il commento dell’ex consigliere provinciale PD Gaetano Lapunzina nella pagina Facebook del Coordinamento dei Circoli PD Madonie sul caso del PD di Castelbuono:

 

“Auguro al Circolo di Castelbuono di risolvere, nella piena legittimità degli adempimenti, questa fase di acceso dibattito.

Auguro, al Circolo, di riuscire a trovare la chiave politica di un nuovo successo elettorale, in un Comune che, per tanti anni, è stato fervido scenario di un centrosinistra vincente, e per questo ammirato ed anche, benevolmente,” invidiato”.
Da osservatore esterno, ma attento, auspico che ciò avvenga anche attraverso una analisi critica, da cui possano comprendersi i motivi di una inattesa stasi ed il perché di tanti abbandoni.

 

Non solo quello di qualche segretario politico perso per strada.

 

Ma principalmente, del Sindaco di un decennio, che, dopo un periodo di “crisi mistica” che lo vedeva in possibile transito all’MPA di Lombardo (ricordo un mio appello per dissuaderlo), ha attraversato una assai “intensa” fase, in cui era, al contempo, candidato alla Presidenza del Consiglio Cittadino, Assessore del Comune di Campofelice di Roccella, possibile Assessore designato a Palermo, ed in corsa per una candidatura “trasversale” a Sindaco di Cefalù (Città in cui il PD aveva già effettuato ed annunciato le proprie scelte.

 

Ingerenze su cui amici e compagni come Giuseppe Fiasconaro, Vice Sindaco del tempo, non hanno evidentemente avuto il modo di soffermarsi, non ricordandosi una presa di posizione nel merito). Per ritrovarsi oggi, lo stesso ex Sindaco, in altro Partito, senza che ciò abbia sollevato un dibattito in qualche modo, almeno in scala, rapportabile a quello che è in atto sui quattro “indesiderati” o “non graditi”. In merito ai quali, confermo ( ma l’ho già personalmente detto al Segretario Cittadino Di Donato) di essere intervenuto ( e non me ne pento) per informare esponenti della Segreteria Provinciale sull’illegittimo diniego del tesseramento, in occasione del Congresso cittadino, all’ex Segretario Mimmo Prisinzano: non c’erano e non ci sono norme invocabili a sostegno di tale diniego!!! Il resto, è andato avanti da sé.

 

In politica, come in generale nella vita, si sceglie e si deve anche avere la capacità di fare autocritica. Ma credo che ciascuno sia tenuto a fare la sua. Da Giuseppe Fiasconaro e da altri, ad esempio, mi sarei atteso, e mi attendo, una analisi più completa di questa lunga ed articolata fase politica, che non può essere spiegata con le sole, innegabili, responsabilità degli “indesiderati”, prima di allora, compagni di tante battaglie politiche.

Detto ciò, ritengo, da parte mia, non più opportuno, se non richiesto, intervenire su questa vicenda.”

 

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