Geraci Siculo. Accoglienza e integrazione con l’orto dei migranti

Si sta svolgendo in queste settimane a Geraci Siculo, il progetto sociale denominato “L’orto: un’occasione d’integrazione e occupazione”, promosso dalla Cooperativa Sociale Sant’Antonio, in collaborazione con la Fondazione Sac. Prof. Bartolo Castello.
Il progetto in questione prevede l’impianto e la coltivazione di un orto, con piante e ortaggi legate ai luoghi e alle diverse tradizioni culturali dei ragazzi ospiti del Centro Sant’Antonio e della Casa San Pietro, strutture da tempo impegnate meritevolmente nell’accoglienza e nell’integrazione dei soggetti extracomunitari non accompagnati nella cittadina madonita.

I ragazzi hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa, partecipando alle attività teorico-didattiche preliminari, inerenti all’impianto e alla coltivazione dell’orto, e sperimentando successivamente “sul campo” quanto appreso, attraverso la coltura effettiva di un orto da loro avviato.

L’iniziativa si pone come utile strumento di apprendimento del valore dell’orto, mezzo di sostentamento diretto del singolo e della collettività, ed efficace “strumento” di integrazione dei ragazzi tra loro e con la comunità geracese.
«L’esperienza dell’orto è estremamente positiva – dice Damiano Lo Cicero, presidente della Cooperativa Sant’Antonio – e i ragazzi sono veramente contenti dell’opera che svolgono con le loro stesse mani. Vedere crescere gli ortaggi a loro abituali li rende entusiasti e permette loro anche di sentire la presenza e il forte legame con la terra di origine. Speriamo di potere incrementare e migliorare in futuro questo tipo di progettualità a beneficio dei ragazzi ospiti e di tutta la comunità geracese che li accoglie».
Plauso per l’iniziativa anche dagli altri organismi che collaborano con la Cooperativa Sant’Antonio per garantire la buona gestione dei centri di accoglienza dei migranti non accompagnati.

Esprime piena soddisfazione, in particolare, il Parroco di Geraci Siculo, Don Francesco Sapuppo: «Esperienze del genere hanno un forte impulso formativo e rispondono pienamente all’esigenza d’inclusione e d’integrazione di questi ragazzi. Il valore dell’accoglienza del fratello, più volte predicato e ribadito anche dal Santo Padre Francesco, è fortemente valorizzato da iniziative come queste, che sono anche un prezioso strumento di solidarietà e di crescita per ogni comunità locale».

Antonio Anatra

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Cosa ne pensi? Commenta!x