Gioacchino Genchi: “Ecco perché voterò M5S”
In questi giorni sono inondato da telefonate, e-mail e contatti su Fb. Tanti amici, anche incontrandomi per strada, mi chiedono con insistenza per chi voterò alle prossime elezioni.
Oggi persino un operatore del call center che avevo chiamato per modificare la prenotazione di un volo, mi ha chiesto la stessa cosa. La cosa mi inorgoglisce molto e mi imbarazza non poco.
Infatti, per come è stata ridotta la politica, l’ultima cosa che penso di fare è quella di imbarcarmi in una campagna elettorale, a favore di chicchessia. Però non ci si può estraniare del tutto. Non si può continuare a consentire ai soli e soliti furbi di decidere per tutti noi.
E quindi, dopo una approfondita riflessione, ho deciso di rispondere alle richieste e alle sollecitazioni degli amici, sul mio orientamento di voto.
A tal proposito va premesso che nella scelta del voto non si può non tenere conto di quelle che sono leregole della legge elettorale, se non altro per evitare, con il nostro voto, o con il nostro non voto, di fare il gioco delle persone peggiori che osteggiamo e che intendiamo combattere.
Tenuto conto che ci hanno espropriato delle più elementari garanzie democratiche, con una ignobile legge elettorale che solo con un eufemismo si può ancora continuare a definire una ‘porcata’, la cosa più importante è che il nostro voto non finisca disperso, nel calderone di quei resti che vanno solo e sempre a vantaggio dei più furbi.
Nell’impossibilità di esprimere delle preferenze, non possiamo nemmeno scegliere di votare qualche persona per bene che forse per errore, o solo per coreografia, hanno inserito in fondo ad alcune liste di partiti e movimenti, dove ai primi posti rimangono in agguato i soliti riciclati, gli impresentabili e i diversamente impresentabili, che si apprestano ad entrare in Parlamento, grazie alla scacchiera degli incroci delle candidature e delle opzioni nei diversi collegi elettorali.
Ecco perché, per non favorire ulteriormente gli inciuci dei partiti, i mestieranti della politica e gli aspiranti tali, ho deciso di votare sia al Senato, e ancora più convintamente alla Camera, per le giovani e i giovani candidati del Movimento Cinque Stelle.
Le loro facce pulite, la loro semplicità, il loro coraggio e il loro ottimismo mi consentono di sperare che, quanto meno, nel prossimo Parlamento ci sarà qualcuno che con la schiena dritta non si piegherà e non sarà disposto a vendersi al migliore offerente, o a fare accordi sottobanco.
Questa scelta, così stando le cose, mi sembra oggi l’unica valida alternativa al non andare a votare.
(ilfattoquotidiano.it)
Mi complimentò con il Dott.Genchi! Anche se non condivido la Sua scelta politica, Lui e’sempre pronto a sostenere con coraggio le scelte operate!
Complimenti Commissario!
Con Gioacchino posso vantare una conoscenza ed un’amicizia, che è iniziata dal momento in cui è venuto alla ribalta per l’oramai famoso “Caso Genchi” (Se non poi scoprire che fosse amico di mio zio con cui ha fatto il militare!). Ma il mio avvicinamento a lui non fu tanto perché un castelbuonese veniva alla ribalta delle cronache, ma perché avevo scoperto il suo ruolo chiave sia prima che dopo all’interno del pool anti-mafia di Falcone e Borsellino (ed io come eroi ho loro, non come quelli che dicono che sono gli stallieri gli eroi!!!) Grazie a lui molti cittadini italiani hanno potuto conoscere i lati più oscuri di una vicenda che purtroppo credo che non vedrà mai del tutto quella luce che meriterebbe! Mi riferisco alla oramai tristemente famosa “Agenda Rossa” di Paolo Borsellino, scomparsa misteriosamente! Di cui Salvatore Borsellino, che grazie a Gioacchino ho avuto il piacere di conoscere, è diventata un simbolo! Così come simbolo è diventata quella batteria del cellulare di Paolo Borsellino mostrata durante una conferenza da Gioacchino stesso (qui il video http://www.youtube.com/watch?v=h65ihIep2hY) solo elemento rimasto del cellulare del giudice ammazzato dalla mafia. Lo so cosa pensate…! Ma mi porta a parlare la stima che ho per Gioacchino, non altro! Perché diversamente da altri che l’hanno preceduto e che gli sono venuti dopo, è rimasto sempre umile difensore dello Stato prima (ingiustamente cacciato) e nonostante il clamore (e le infinite possibilità) ancora più umile dopo. Nonostante avesse fatto, magistralmente, il suo dovere di servitore non guardando in faccia chi aveva d’avanti e soprattutto chi c’era sopra di lui. Oggi per me rappresenta ancora quella coerenza che un uomo di Stato dovrebbe avere! Grande Gioacchino!!!