Grande domenica per l’Ypsi

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Arrivano due belle vittorie in casa a Finale per le squadre di Castelbuono nel week end, con la prima divisione femminile che ottiene la quarta vittoria su altrettante gare e la prima divisione maschile che vince al debutto contro il Marineo.

Iniziano le ragazze che continuano una striscia impensabile a inizio campionato ottenendo altri tre preziosi punti contro il Mondello Volley. Partita non semplice con le Ypsi alle prese con le solite indisponibilità che limitano una rosa già di per sè poco numerosa, ma con il rientro del capitano Gugliuzza che dà solidità e sicurezza a tutto il gruppo.

La squadra ospite parte forte decisa a riscattarsi dopo la sconfitta subita in coppa, ma la Castelbuonese non ci sta e tiene botta con la solita difesa solida e un gioco efficace e attento che alla lunga sfianca il Mondello e consegna la vittoria meritatamente nelle mani dell’Ypsi.

Una situazione di classifica da sogno che vede per una sera il Castelbuono in testa al campionato, seppur con una partita in più rispetto al Monreale; piedi ben saldi a terra però per le Ypsi che in ogni caso da neopromossa stanno sorprendendo tutti e si avvicinano a grandi passi all’obiettivo importantissimo della salvezza nella massima serie provinciale. Dopo le ragazze tocca alla prima maschile, la squadra che non doveva esserci, costruita in pochi giorni e con ben altre prospettive se non la crescita dei giovani Ypsi. Eppure a sorpresa i ragazzi ottengono subito la vittoria contro un Marineo di certo superiore fisicamente ma non nel gioco e sopratutto nel carattere.

Una bella storia di sport e amicizia, l’ennesima persa dalla comunità Castelbuonese che nonostante un impianto bellissimo come la palestra del Liceo non può vedere giocare i propri atleti tra le mura di casa a causa di una non ben specificata mancanza di omologazione; l’ennesima e farraginosa magagna burocratica che nega un diritto alle nostre ragazze e ragazzi e dimostra l’arretratezza reale del nostro paese a dispetto dei tanti proclami del passato (Città europea dello sport…) che ad oggi suonano ridicoli e stridenti con la realtà dei fatti. La speranza è che in questo periodo di fermento politico in vista delle prossime elezioni qualcuno si interessi degli sport che non sono il calcio, ma che coinvolgendo centinaia di ragazzi è banale definire minori, e che comunque meriterebbero lo stesso rispetto.

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