I consiglieri comunali di maggioranza presentano una interrogazione sull’Eremo di Liccia
I consiglieri comunali di maggioranza, nell’esercizio delle loro funzioni, presentano una interrogazione con risposta orale sull’Eremo di Liccia per sapere:
- Quale tipo di attività specifica, dalla data di inaugurazione, si è svolta all’interno dell’Eremo di Liccia a cura del Consorzio Produttori Madoniti;
- Qualora l’immobile sia stato concesso a terze parti le indicazioni riguardanti i richiedenti, le finalità delle richieste, le eventuali somme corrisposte, nonchè la specifica causale;
- Considerato che sembrerebbe da più voci che sarebbero state svolte attività di tipo commerciale e/o attività comunque difformi dallo sche di convenzione e quindi dallo spirito proprio che dovrebbe animere il risveglio di un così importante luogo strategico del Parco tale che alcuni nel settore delle ristorazioni del Comune di Castelbuono cominciano a temere concorrenza sleale;
Si richiede alla S.V.I. se tutto sopra specificato risponde a verità o a mere illazioni, e se l’Amministrazione ha rilasciato le necessarie autorizzazioni previste dalla normativa.
A seguire il testo completo dell’interrogazione consiliare:
Considerato che per ora la ristorazione, stà registrando un calo di presenze, turistiche, che si cerca di tirare avanti al meglio, tenendo conto anche,di garantire, gli stipendi del personale, che vi è impiegato, nelle varie attività alberghiere e ristorative, insieme alle spese di gestione, alle tasse, incidono enormemente, sui bilanci che a stento riescono a coprire le spese, mi sembra al quanto doveroso, visto che alcuni ristoranti di Castelbuono, hanno già chiuso per non poter più sostenere le spese, che sia fatta luce sulla situazione Eremo di Liccia, non si può fare ristorazione, feste, o affittare il locale per feste tipo laurea, compleanni, magari facendo catering, e creando una concorrenza sleale nei confronti di chi paga le tasse,e ha una licenza, un locale, un affitto, un mutuo. Il regolamento parla chiaro, su ciò che si può fare nell’Eremo di Liccia,e và accertato se ci sono le autorizzazioni sanitarie, e le licenze e le forze di polizia sono invitate a controllare. NO ALLA CONCORRENZA ABUSIVA
Sulla forma: il punto 3) é formidabile!
Sulla sostanza: …ho una vaga idea di chi si voglia colpire…
Consiglierei all’Amministrazione di far chiudere l’Eremo…così come sta facendo anche con l’intero paese.
non ti fissare sulla forma..Candido!!
cogli il succo del problema e non scaricare colpe.. piuttosto combatti le concorrenze sleali!!- o ti senti già colpito?
Il punto non è colpire qualcuno in particolare.
Il punto è che chi ha aperto un ristorante ha dovuto affittare un locale, acquistare tutte le attrezzature magari con un mutuo, ottenere le autorizzazioni e, non ultimo, pagare le tasse. Se l’eremo e chi lo gestisce sono in regola con le autorizzazioni e hanno un disciplinare con il parco che prevede l’attività di ristorazione allora amen, diversamente è concorrenza sleale e va chiuso o utilizzato per le sole attività autorizzate. Chi di dovere dovrebbe vigilare su questi abusi o presunti tali e non vessare solo i ristoratori in regola.
la lotta politica si fa dura, verosimilmente i consiglieri contrari al governissimo si fanno sentire. Purtroppo – e spiace dirlo- usano un’argomentazione traballante.
Come si può ipotizzare che una persona che ha diviso la sua vita tra la politica ed il sindacato dei commercianti (ristoratori compresi) possa insudiciare la propria storia con pecca così grave, concorrenza sleale addirittura.
Di sicuro ciò che viene fatto all’eremo di Liccia, con la benedizione dei vari enti, è certamente legittimo. Cari consiglieri, fatevene una ragione.
se som fiori..fioriranno. ma speriamo che non siano crisantemi..