I sindacati e l’aut aut di Marchionne Fiat, da Termini Imerese un appello: “È ora che intervenga la politica”

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2 Commenti

  1. Antonio ha detto:

    la Fiat è passata da oltre 2 milioni e 750 mila vetture prodotte negli anni Ottanta alle 400 mila vendute l’anno scorso. Un calo che non lascia grandi speranze.

    negli anni ’80 non ci stava l’offerta (concorrenza) di oggi.
    non ci stavano stabilimenti in oriente o all’est con costo del lavoro improponibile qui.
    non ci stavano stabilimenti all’est

    comprare auto estere significava poi catene di assistenza e distribuzione ricambi deboli con costi alti, e costi d’acquisto gonfiati dal cambio sfavorevole lira/marco-dollaro ecc.

    poi c’è stato l’assistenzialismo che ha cresciuto FIAT vaso di coccio tra vasi di ferro.gli altri miglioravano, da noi pagavi ancora come optional lo specchietto destro

    il canto del cigno la “balladurette” degli incentivi statali che ha gonfiato le vendite, deformando il mercato ed anticipando sostituzioni di veicoli

    ora, la conclusione è: declino irreversibile?

    se vogliamo competere sulla gamma medio bassa si, e dovremo rinunciare a diritti quali le otto ore lavorative, e tanto altro. stiamo arretrando per cercare di stare a galla

    però ci si chiede, come mai volkwagen audi vende auto come panini a costo del lavoro doppio dell’Italia?

    e gli Italiani le comperano, disaffezionatisi ai modelli fiat (per pregiudizi da precedenti esperienza?)

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