Il commento dell’ex sindaco Mario Cicero sulla vicenda Canada
Riproponiamo il commento dell’ex sindaco Mario Cicero rilasciato sul nostro sito che vede coinvolta una delegazione del Parco delle Madonie per una missione in Canada.
Come e’ nella prassi, quando sono uscite le prime notizie sulla vicenda della missione in Canada, sono apparsi commenti polemici sia su questo giornale (sempre anonimi), che tra alcuni ben pensanti, di chi spera di potermi incastrare, in qualche vicenda di gestione “allegra”di beni pubblici.
Evidenziando che era strano che quattro persone fossero costati per una missione quasi cinquantamila euro, cioè 12500.00 € a persona per tre giorni.
Sicuramente chiunque comprende che e’ impossibile tutto ciò. Ma insinuare il dubbio non e’ male. Il bello della vita e’ che la verità viene sempre a galla, infatti, l’ articolo pubblicato da livesicilia e ripreso da questo sito, fa chiarezza, sulle spese sostenute, infatti, si evince che chi con me ha partecipato alla missione,non ha gestito fondi, ha espletato il suo compito senza risparmiarsi, dando ancora una volta l’ immagine seria della nostra terra, di un popolo operoso pieno di risorse culturali, sociali e disponibile al confronto e alla contaminazione senza farsi colonizzare.
Nelle prossime settimane si farà maggiore chiarezza su tutta questa vicenda, ma una domanda viene spontanea: dov’è l’ aspetto penale?
Perche’ il presidente Crocetta va in procura? Se per dimettere una persona bisogna inventarsi uno scandalo siamo alla ” frutta”.
Ora mi pongo una domanda,che immagine stiamo dando ai funzionari della camera di Commercio di Montreal, o a tutti coloro che sono stati interessati a questa missione? Una politica seria e rispettosa dell’ istituzioni, avrebbe pagato e se vedeva del marcio inviava tutto alla corte dei conti, i Giudici contabili avrebbero deciso il da farsi.
Ma c’è qualcuno che fa carriera creando polveroni o inventandosi di peggio, a discapito della nostra Sicilia. Io non condivido tutto ciò, scusate se lo dico.
Mario Cicero
Grazie alla redazione, per aver trasformato il mio intervanto in articolo, evidenziando così una situazione, che mette in evidenza come in questo clima di immoralità diffusa, basta una dichiarazione equivoca, un articolo impostato male, per far trapelare il marcio anche dove non c’è.
In questi mesi ho tenuto un atteggiamento defilato, su molte vicende politiche, sia locali che sovra comunali. E’ stata una scelta dovuta a una valutazione,sia personale che politica, infatti, ritengo come ho già affermato altre volte,che non si può essere ” buoni per tutte le stagioni”, bisogna dare spazio e valutare gli eventi che si susseguono, con un atteggiamento costruttivo, mai come chi si sente il primo della classe, sarà sempre la storia a giudicarci.
Oggi sento l’ esigenza di ribadire alcune considerazioni, che altre volte ho già affrontato, la Politica e’ una cosa bella e seria, se chi la fa, la interpreta come impegno sociale e mai come gestione di favori e di potere, se non elargisce clientele ho peggio ancora non l’ utilizza per aquisire incarichi di consulenze e di qualsiasi natura a proprio vantaggio personale. Oggi dopo tutto quello che la cronaca dei giornali giornalmente ci racconta, e’ giusto ribadire che chi facciamo politica non siamo tutti uguali, ce molta gente che la politica la fa solo per servizio e che rimane ferma per noi la morale e l’etica , il “rossore” in faccia e mai pensare al ruolo che si riveste come potere o strumento di vendetta.
Per queste ragioni non mi riconosco più in questo P D,che ha dimenticato la questione Morale, che balbetta difronte agli scandali che stanno investendo alcuni esponenti del partito, che si e’ chiuso in uno sterile dibattito sul governo del partito, dimenticando i reali problemi che sta vivendo la nostra Nazione, i nostri Professionisti, Imprenditori e il mondo del Lavoro.
Oggi penso che sia giunto il momento per chi amiamo la politica che non ci facciamo omologare, in logiche di correnti e ” truppe camellate”, ma facciamo sentire la nostra dignità di uomini liberi al servizio delle proprie comunità.
Sante parole. Da processo di beatificazione. Se pronunciate da chi con la politica non ha condiviso, per tanti anni, pregi e difetti. Fare i moralisti dopo che si è stati emarginati non è corretto. Meglio un sereno esame di coscienza possibilmente in silenzio.
ma che stai a dì?????????? qui l’esame di coscienza dovrebbe farlo chi sta seduto su quella poltrona in piazza san francesco!se fai certi paragoni ti assicuro che chi ci perde è sempre l’attuale “poltronista”!ti basta chiedere in giro!e chiudo qui!
L’uno non esclude sicuramente l’altro.
E’ brutto confrontarsi con chi non si fa riconoscere, ma ho deciso di entrare nel dibattito per esprimere le mie opinioni, per queste ragioni non mi sottrarrò al confronto.
Sicuramente nel mio intervento non sono stato chiaro, Le chiedo Tengo Famiglia, emarginato da chi? In questo sistema basta abbassare il capo, fare il servo sciocco, entrare in logiche di correnti, per fare carriera. Alcuni di noi liberamente abbiamo deciso di essere liberi, di non ” vendere” i nostri territori e di guardare gli interessi collettivi a quelli nostri particolari. Infatti, in un lapsus Lei ha messo un non, ha raggione non ho condiviso tante impostazioni che privilegiavano altri interessi ho pensato sempre al prestigio e all’ immagine della nostra Castelbuono.
Nessun lapsus. Legga in “italiano”.