Il consiglio comunale di Pollina rischia il commissariamento

Il consiglio comunale di Pollina rischia il commissariamento

LA BOCCIATURA DEL CONSUNTIVO

Pollina, scontro in consiglio. Ora il rischio scioglimento

È l’effetto di uno scontro politico tra la maggioranza che sostiene il sindaco Magda Culotta e l’opposizione culminato con la bocciatura del consuntivo 2012. Il clima è infuocato. Magda Culotta ha lanciato un allarme sui costi impropri dell’improvvisa accelerazione e della diffusione di “notizie fuorvianti”.

 

Alla base di tutto c’è il voto sul consuntivo che riporta le voci di entrata e di uscita del 2012. Il documento ha avuto sette voti a favore e sette contrari e quindi non è passato. Tra quelli che hanno votato contro anche due consiglieri, Domenico Castiglia e Gioacchino Cassataro, che in precedenza si erano staccati dalla maggioranza. Secondo Pietro Musotto, capogruppo di Alleanza per Pollina, il voto ha un valore politico. “La decisione del nostro gruppo di non votare il consuntivo ha ragioni politiche che si riferiscono all’assenza di una programmazione e all’impalpabilità dell’amministrazione comunale, distante e incapace di ascoltare i problemi del territorio. Ormai aleggia lo spettro dell’immobilismo”.

 

Il sindaco Magda Culotta, deputata del Pd, ha subito replicato accusando l’opposizione di demagogia. “Apprendo – ha detto – dichiarazioni di esponenti del gruppo di minoranza, irrispettosi verso il consiglio comunale e a dire il vero anche dettate dall’incapacità di una proposta politica seria e concreta. Pietro Musotto afferma che la decisione di non votare il conto consuntivo non è dipesa da motivi tecnici, bensì da ragioni strettamente politiche. In realtà il tentativo della minoranza è quello di nascondere la sua posizione di debolezza, poiché è chiaro che il legame fra il voto negativo al bilancio consuntivo (che tratta delle scelte passate) giustificato con la presunta mancanza di programmazione futura è davvero surreale, poiché la premessa non implica affatto la conseguenza”.

 

“Devo, inoltre, aggiungere – ha aggiunto Magda Culotta – che il giochetto da politici navigati, di lanciare falsi allarmismi per incrinare i rapporti con la mia comunità, credo non riuscirà, considerato che la mia amministrazione ha risposto con i fatti e continuerà a farlo (come ad esempio il finanziamento del teatro Pietra Rosa, quello del Parco urbano di Finale, il finanziamento per la manutenzione delle scuole, l’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle strutture pubbliche), cosa che invece la precedente compagine politica, di cui Pietro Musotto è autorevole esponente, non è stata in grado di fare”.

 

Il sindaco accusa poi la minoranza di cercare “pretesti per fare polemica sterile sui giornali, facendo riportare notizie fuorvianti” e contesta che alcuni consiglieri di maggioranza siano fuoriusciti in seno alla discussione sul consuntivo, perché avevano “preso questa decisione in altri consessi e per altre motivazioni”.

 

Ma il passaggio più difficile della vita amministrativa va oltre la polemica politica. “Ai consiglieri di minoranza – ha sottolineato il sindaco – era stata paventata la possibilità che il consiglio comunale venisse commissariato in caso di non approvazione del bilancio consuntivo, messaggio che loro non hanno recepito e che oggi potrebbe, per negligenza politica, far venire a mancare il ruolo del consiglio comunale nella mia comunità, che è garanzia di partecipazione e di vita democratica”.
E infine la stilettata a Musotto: “Il suo gruppo politico, ha solo dimostrato di non comprendere a pieno nemmeno il proprio ruolo poiché, se davvero si dovesse arrivare allo scioglimento del consiglio comunale, sapremmo su chi far ricadere la colpa”.

 

(lavoceweb.com)

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