Il Gruppo di Minoranza lascia i posti a destra della Presidenza del Consiglio al Gruppo di Maggioranza

Riceviamo e pubblichiamo in basso la dichiarazione che il gruppo di minoranza Costituente per la Castelbuono di domani ha rilasciato a inizio Consiglio comunale di oggi 27 settembre 2022

Signor Presidente,
Signori della Giunta,
Colleghi Consiglieri,

Siamo rimasti in piedi perché nel momento storico che stiamo vivendo, che risulta confuso nelle idee, approssimato nelle scelte e superficiale nelle valutazioni degli avvenimenti, vorremmo fare, almeno in quest’aula, un poco di chiarezza.

Abbiamo appena votato per eleggere i rappresentanti ai Parlamenti nazionale e regionale e il presidente della Regione e, in queste elezioni, molti di noi hanno manifestato la propria appartenenza politica.

Emerge un fatto: gran parte dell’attuale Maggioranza consiliare e dei componenti della Giunta risulta sostenitrice dei partiti di destra; solo un Consigliere dei “Democratici per Castelbuono” si dichiara apertamente schierato a sinistra.

Non ci è sfuggita neppure la partecipazione del Sindaco alla campagna elettorale della lista creata da Totò Cuffaro. Strano, se si pensa che appena qualche mese fa, in occasione della sua candidatura alle elezioni amministrative, si dichiarava addirittura comunista. Probabilmente anche il suo elettorato che, sostenendolo, pensava di appoggiare la sinistra fa fatica, oggi, a comprendere questa inversione di rotta.

Non che questo ci scandalizzi, viste le politiche e gli atteggiamenti che connotano questa Maggioranza. Tuttavia, non si può non essere consequenziali né ignorare che i rappresentanti dei partiti di destra in tutti i parlamenti, europeo, nazionale, regionali e nei Consigli comunali occupano e pretendono l’occupazione dei posti alla destra della Presidenza, lasciando i posti a sinistra alle forze che non si identificano con la destra e alle forze progressiste.

Chiediamo che questa storica consuetudine venga rispettata anche in quest’aula, nella quale i posti a sinistra della Presidenza non sono stati mai occupati dai rappresentanti dei partiti di destra. La politica è fatta anche di segni che diventano sostanza in un momento storico in cui alcuni dei valori espressi dalla nostra Costituzione vengono messi in discussione.

Tra i fondamentali principi ispiratori della sinistra ci sono la libertà che deve essere sempre accompagnata dalla dignità della persona, conquistata con il lavoro, l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e la solidarietà. Quest’ultimo concetto è sancito dall’art. 53 della Costituzione che recita “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Esso contiene nella sostanza un richiamo  ad altri diritti fondamentali quali quello espresso dell’art. 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo… e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” e dall’art. 3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Non dobbiamo dimenticare che uno Stato democratico deve necessariamente reggersi sulla solidarietà sociale e sulla capacità contributiva per garantire a tutti assistenza sanitaria, istruzione, giustizia, trasporti e tutti i servizi necessari per una convivenza civile.

Abbiamo massimo rispetto per tutte le idee politiche, ma oggi questa destra tende a manifestare valori conservatori quali il mantenimento dello status-quo, funzionale a chi già sta bene e mal sopporta i sentimenti di solidarietà verso il prossimo adoperandosi affinché non venga minimamente intaccato il proprio interesse economico e, con la sua politica, tende anche a sminuire i valori della Resistenza che hanno portato alla nascita della Repubblica, raggiunta con il sacrificio supremo di molti italiani.

Nella confusione di oggi questi concetti vengono spesso dimenticati ma è nostro compito farli ricordare. Proprio per questo a partire da questa seduta, non essendo un gruppo consiliare di destra ma di natura civica, non siederemo più nei banchi della destra: non sono i nostri, piuttosto i posti a destra spettano di diritto alla Maggioranza che, avendo manifestato pubblicamente la propria appartenenza, si sentirà in quei posti consapevolmente a proprio agio.

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