Il “nuovo” ufficio postale di Castelbuono

(Di Antonio2).
Ecco le prime foto della struttura prefabbricata che sarà destinata ad ufficio postale provvisorio di Castelbuono.
Ci sono ancora operai che vi lavorano per effettuare l’adeguata preparazione dei locali che saranno sicuramente molto più ospitali dell’attuale sistemazione; in camper per gli impiegati e sullo spiazzo alla ghiaccio per gli utenti.

 

Speriamo solo che questa volta il termine provvisorio sia veramente tale e non sinonimo di “permanente”, come spesso ci hanno abituato le cronache italiane.
Difatti non si sa ancora nulla di quando cominceranno i lavori di consolidamento sia del terreno che della struttura di Via Geraci.

 

Un suggerimento alle Poste Italiane. Nel momento in cui dovessero finalmente cominciare in lavori, consiglierei di approfittare della situazione per eliminare anche tutto l’amianto di quell’edificio. Sì, perché la struttura della “nostra posta” fa parte di quella specie di “format” di prefabbricati con cui negli anni ’80 furono costruiti diversi uffici delle poste italiane, dove i pannelli che costituivano i muri erano, e sono ancora, “farciti” di amianto, tant’è che nelle pareti all’interno dei locali sono apposti degli adesivi con una dicitura tipo: “a – attenzione contiene amianto…” (vedere foto).

 

 

Ovviamente questo suggerimento vale non solo per l’ufficio di Castelbuono, ma per tutti i numerosi uffici postali sparsi per il territorio italiano che hanno lo stesso cosiddetto “stile architettonico”.

 

Un ambiente senza amianto sarebbe sicuramente più salubre sia per chi ci lavora che per gli utenti.

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