Il Parroco di San Mauro si unisce all’appello del Sindaco Lapunzina nel chiedere la presenza dell’Esercito nel territorio
Il Parroco di San Mauro, don Giuseppe Amato, in una nota scrive: “Dopo l’ennesimo incendio che quest’anno ha messo in ginocchio il territorio di San Mauro e che stasera colpisce anche altri paesi vicini, mi unisco all’appello del Sindaco di Cefalù nel chiedere la presenza dell’Esercito nel territorio per un maggiore controllo soprattutto nel periodo estivo che affianchi il prezioso lavoro che le Amministrazioni comunali e le altre forze dell’ordine compiono in occasioni di tali delittuosi eventi.
Ogni volta che viene appiccato un incendio, viene messa in pericolo la vita di uomini e di proprietà destabilizzando così la pace e la serenità delle nostre comunità cittadine. Non possiamo più tollerare che mogli, madri e figli vivano notti trepidanti per la vita e i beni dei propri familiari, non possiamo permetterci che a sollecitare una soluzione sia la perdita di qualche vita umana.
Esprimo il mio più sentito grazie e la mia vicinanza nella preghiera a quanti si impegnano per la salvaguardia del nostro territorio. Ricordo ai piromani che è grande il peccato di cui vi macchiate nei confronti di Dio e della Comunità, desistete dai vostri insani propositi, liberatevi della vostra viltà e dalla vostra codarda condotta e ridate dignità alla vostra esistenza consegnandovi alla giustizia.
A quanti invece coprono con il loro silenzio e la loro omertà questi delinquenti rivolgo l’invito a collaborare con le Amministrazioni e con i Carabinieri… chi tace non è meno colpevole!”.
(Cefalunews.info)
L’esercito non è la panacea ai problemi. e deve fare l’esercito non la milizia milleusi, netturbino, protez.civile, guardaboschi.
sono i paesi del terzo mondo che usano l’esercito nelle strade.
ha poco da invocare putroppo…perchè è la stessa logica di tutti i braccianti agricoli che sono dichiarati tali sul suo territorio (frode di massa al sud, grazie a regime retributivo e contributi minimi) per avere la pensione, senza aver mai fatto il bracciante agricolo.
Tutti i contributi per incolto, per uliveto con alberi inesistenti, miglioramenti fondiari a fondo perduto, zootecnia ecc.ecc.ecc.
si dannu focu, a qualcunu ci cummeni.
ca pua si fa u rimboschimentu e si travaggghhia o vuoscu
ma nei casi non violenti, ove la frode si consuma tra le carte, è sostentamento delle famiglie, si aiuta l’economia.
i roghi sono funzionali a tutto il sistema, sono solo la parte brutta che ci fa indignare tutti.basta ipocrisie