Il premio. Mario Cicero concorre alla violazione di una norma ambientale e viene eletto nel comitato esecutivo del Parco delle Madonie

(Di Vincenzo Lapunzina) Gli Uffici dell’Ente Parco delle Madonie ingiungono al sindaco di Castelbuono una sanzione di oltre 500 euro “per avere compromesso la protezione del paesaggio, degli ambienti naturali, della vegetazione”, in concorso con S.G., residente a Castelbuono e G.A., residente a Palermo.
La violazione sarebbe stata evidenziata dalle due guardie giurate venatorie ambientali dell’ Arci Caccia che operano a Castelbuono che non avrebbero esitato a presentare denunzia alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, attraverso il Distaccamento  della Forestale castelbuonese.

Il personale del Distaccamento, lo scorso 5 febbraio, si è recato nei luoghi indicati dai volontari del “Nucleo di Vigilanza Ittico Venatorio Ambientale Arci Caccia” (a cui nei giorni a seguire sarebbero stati revocati i servizi in convenzione con il Comune).

Gli agenti della Forestale si sono ritrovati davanti circa 2 mila mq di terreno “saldo” decespugliato dove Mario Cicero aveva immaginato e fatto realizzare un invaso.

Nel verbale si legge che i tre protagonisti avrebbero effettuato “movimenti di terreno per la realizzazione di un invaso e un decespugliamento di terreno saldo con mezzo meccanico”.
Dove? In territorio di Geraci Siculo, nella contrada Vicaretto, che ricade in zona “B” del Parco delle Madonie.

Le imponenti opere, negate ai comuni mortali proprio in area Parco, sarebbero state realizzate “in assenza delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente”, in palese violazione all’articolo 16 della Legge Regionale 14 del 9 agosto 1988.

Le intenzioni del sindaco di Castelbuono sarebbero state buone, ovvero ricercare ed accapare una falda acquifera al servizio della comunità che amministra: non quella geracese, s’intende.

Tuttavia, Cicero non ha mancato di comunicare agli Uffici del Parco le sue intenzioni.Con nota dell’11 settembre 2017 avrebbe manifestato la volontà di eseguire “sondaggi geognostici” per i quali non sarebbe prevista alcuna autorizzazione data la “naturale puntuale e non invasiva degli stessi”.

Solo per la cronaca: il primo cittadino di Castelbuono (un pubblico ufficiale) avrebbe “comunicato” di eseguire almeno una delle due classificazioni dei “sondaggi”, diretto o indiretto.
Da quello che hanno appurato i due ufficiali di polizia giudiziaria non è stato “raccolto materiale dal sottosuolo” ne tanto meno sono state utilizzate attrezzature per “analizzare la composizione del sottosuolo”.
Insomma, facendosi prendere un po’ la mano Cicero avrebbe scambiato una trivella per una pala meccanica. Può succedere.

Dal punto di vista amministrativo – del percorso penale non abbiamo contezza – il Distaccamento Forestale di Castelbuono ha determinato una sanzione amministrativa di 516 euro, notificandola ai tre trasgressori, nel periodo tra febbraio e marzo.

Il verbale di accertamento sarebbe stato contestato e nonostante, a stretto giro, le memorie non fossero state accolte favorevolmente dal Parco (aprile 2018) a dicembre la multa non sarebbe stata ancora conciliata.

Al direttore del Parco non è rimasto altro da fare che ingiungere il pagamento del verbale ai protagonisti di questa curiosa storia.
Cicero e gli altri due, “trasgressore” e “obbligato”, hanno tempo fino al prossimo 14 gennaio per proporre opposizione davanti al Tribunale di Termini Imerese, il quale potrebbe essere chiamato a dirimere una questione importante.
Può una trivella (al massimo) mettere a soqquadro una superficie di circa 2000 metri quadri, realizzando, in un terreno “saldo”,  un cratere se pur di modeste dimensioni? In zona “B” di Parco, s’intende.

E non finisce qui, direbbe il mitico Corrado.
Possono i sindaci dei Comuni aderenti al Parco delle Madonie eleggere Mario Cicero, nella qualità di sindaco del Comune di Castelbuono, componente del Comitato Esecutivo dell’Ente?

Dinanzi alla prima domanda ci rimettiamo all’eventuale decisione del giudice. Dinanzi alla seconda non abbiamo alcun dubbio.
Si, certamente, nella repubblica delle banane tutto è possibile.
(fonte: madonienotizie.it)

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