Il presepe vivente realizzato da alunni e insegnanti della primaria T. Luigi Cortina

Nei giorni del 20 e 21 dicembre c.a., le insegnanti e i bambini del Plesso “Tenente Luigi Cortina” di Castelbuono hanno allestito un presepe vivente ed itinerante all’interno dei locali della scuola. Protagonisti esclusivi della kermesse i bambini di tutte le classi, dalla prima alla quinta. Varie le ambientazioni, dislocate tra corridoi, aule e sala mensa. Tutti gli spazi sono stati allestiti con grande cura e dovizia di particolari; il grande mercato, con i vari spazi espositivi: la pescheria, l’angolo delle stoffe, il banco delle terrecotte, la bancarella di frutta e ortaggi, il banco dei legumi, il lavatoio, il recinto delle pecore, l’osteria, il forno, spaccati di vita domestica…

Ancora, la casa di Maria, la falegnameria di Giuseppe, la sala del trono di Erode. E poi, dagli ambienti ai personaggi, un excursus di figure tipiche del tempo, intente a svolgere antichi mestieri: il pescivendolo, i mercanti, i pastori, le lavandaie, l’oste e la locandiera, il fornaio, il vasaio… e inotre gli schiavi, le odalische danzanti, un folto numero di soldati con le armature dell’epoca e, dulcis in fundo, la riproduzione di animali quali il bue, l’asinello e il gregge delle pecore. Tutto è stato impreziosito da dettagli minuziosamente curati e da costumi realizzati con materiali di recupero. Davanti agli occhi, visibilmente increduli e commossi, dei visitatori sono stati rappresentati episodi della vita di Maria e di Giuseppe, fino ad arrivare, in ultimo, alla nascita di Gesù Bambino. Attraverso piccole scene, i bambini hanno drammatizzato la storia del primo Natale, attualizzandola ai giorni nostri. E così, il presepe itinerante è diventato un viaggio emotivamente intenso e toccante, potente nella sua semplicità, che ha espresso tutta la sua poetica bellezza grazie al candore dei piccoli attori, alla loro spontaneità e alla verità del loro prepotente bisogno di futuro e speranza. 

Un percorso interdisciplinare di ampio respiro che si è servito di sinergie con le famiglie e il territorio; un progetto ambizioso, ma assolutamente riuscito e compiuto nella sua completa realizzazione. Una rievocazione del Natale che ha tenuto conto degli echi di dolore provenienti dai paesi martoriati dalla guerra, ma che, nonostante ciò, ha ribadito ancora più forte il valore della fratellanza universale, la fiducia nell’uomo e nella sua capacità di riuscire a seminare e far fiorire la pace nel mondo.

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

1 Comment
Inline Feedbacks
View all comments
1
0
Cosa ne pensi? Commenta!x