Il prof. Gianluca Barreca nuovo dirigente scolastico dell’ITE Mossotti di Novara
Dopo essere risultato vincitore nell’ultimo concorso per dirigenti scolastici, il nostro concittadino Gianluca Barreca è stato chiamato a dirigere dal primo settembre l’Istituto Tecnico Economico Mossotti di Novara. La carriera del prof. Barreca inizia nel 2009 e negli ultimi 4 anni ha insegnato Scienze come docente di ruolo presso il Liceo Scientifico “G. Salerno” di Gangi”. A distanza di 13 anni si inaugura per lui una nuova prestigiosa avventura alla volta del Piemonte.
Certo, c’è un piccolo paradosso in un incarico assegnato in un luogo così distante, a maggior ragione se si pensa che in Sicilia molti Istituti scolastici sono in reggenza, ossia privi di una figura dirigenziale propria e affidati a dirigenti scolastici già responsabili di altre scuole.
In basso pubblichiamo il saluto che il nuovo DS Gianluca Barreca ha indirizzato a studenti, genitori, docenti e personale scolastico dell’istituto novarese.
Care studentesse, cari studenti, a voi docenti, genitori e personale scolastico tutto,
Ha inizio un nuovo anno scolastico ed è per me un grande onore ed una intensa emozione dirigere questo Istituto pregno di storia, che ha contribuito all’evoluzione socio-culturale della città di Novara e del territorio circostante.
Viviamo un periodo storico difficile, la pandemia, le guerre che lambiscono l’Europa, la crisi climatica ed energetica. Alla scuola il compito di cambiare, evolversi verso nuove tecnologie, aprirsi al mondo per sviluppare nuove opportunità di crescita sostenibile.
Si aprono molteplici scenari futuri, con molta probabilità i nostri alunni faranno un lavoro che ancora non esiste, sta a noi tutti decidere se percorrere il giusto sentiero.
Il mio invito agli studenti è quello di impegnarsi negli studi e rispettare sempre le regole dettate dai professori e dai genitori, utilizzando con intelligenza il sacrosanto diritto di critica.
Siate sempre curiosi di conoscere nuovi argomenti, andate oltre il “libro di testo”, avrete sempre l’aiuto dei vostri docenti, con i quali costruirete insieme una didattica innovativa che vi farà acquisire le competenze necessarie all’ingresso nel mondo del lavoro, ma soprattutto farà di voi dei cittadini consapevoli ed attivi nella vita economica e sociale della Nazione, dell’Europa e del Mondo.
Non abbiate paura della valutazione, è un atto dovuto, la cosa importante è sentirsi una squadra, quella del Mossotti, impegnatevi sempre al massimo, aiutate i compagni che restano indietro, non indugiate a chiedere aiuto nei momenti di sconforto. Gli anni della scuola superiore sono gli anni più belli, quelli dove si consolidano le amicizie durature, dove si fanno le prime esperienze lontano dalla famiglia, non sprecateli pensando di sapere già tutto, fidatevi degli adulti che ogni giorno apprenderanno da voi.
Utilizzate i vostri cellulari, tablet e PC in modo costruttivo, documentatevi sempre sull’affidabilità delle fonti, coltivate le vostre passioni e i vostri sogni sempre con tenacia ed umiltà, con un’ottica di miglioramento continuo che si raggiunge con il sacrificio. Siate affamati di conoscenza.
Mi piace infine citare il prof. Pietro Carminia, morto nella tragedia di Ravanusa, che così ha scritto ai suoi studenti quando è andato in pensione.
“Gli anni del liceo, per quanto belli, non sempre sono felici né facili, specialmente quando avete dovuto fare i conti con un prof. che certe mattine raggiungeva livelli eccelsi di scontrosità e di asprezza, insomma… rompeva alla grande. Ma lo faceva di proposito, nel tentativo di spianarvi la strada, evidenziandone ostacoli e difficoltà.
Vi chiedo scusa se qualche volta non ho prestato il giusto ascolto, se non sono riuscito a stabilire la giusta empatia, se ho giudicato solo le apparenze, se ho deluso le aspettative, se ho dato più valore ai risultati e trascurato il percorso ed i progressi, se, in una parola, non sono stato all’altezza delle vostre aspettative e non sono riuscito a farvi percepire che per me siete stati e siete importanti, perché avete costituito la mia seconda famiglia.
Un’ultima raccomandazione, mentre il mio pullman si sta fermando: usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha; non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi: infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non “adattatevi”, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa: voi non siete il futuro, siete il presente”.
Il Vostro DS prof. Gianluca Barreca