Precisazione del segretario del PD Michele Di Donato in merito all’articolo “Elezioni regionali – Ecco chi sostengono i politici di Castelbuono”

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21 Commenti

  1. Giovanni Noce ha detto:

    Povero Mimmo e pensare che in assemblea pubblica circa un anno fa aveva semplicemente detto che si sarebbe messo di lato per le amministrative che si sarebbero celebrate nei prossimi mesi. Chi lo doveva dire che qualche mese dopo sarebbe stato espulso per qualcosa che non ha mai fatto o forse perché per alcuni rappresenta un personaggio scomodo. Lo difendo perché lo conoscono bene e so che non si è schierato con nessuno. Ma ovviamente di questo nessuno ne parlerà mai..

  2. Giovanni Noce ha detto:

    Caro maresciallo io non mi sono schierato, per questo parlo

    • militante castelbuonese ha detto:

      Forse il tuttologo Noce non si è schierato perchè non ha trovato la poltrona giusta. Lui è il classico esempio della politica arrivista. Si impegni realmente se è “tanto appassionato” anziché parlare e sparlare nei bar e sul web!

  3. quinto senso e mezzo ha detto:

    Se non si vuole favorire la mafia bisogna votare a sinistra. il mafioso odia il comunismo e non lo sà dissimulare. purtroppo però la chiesa odia il comunismo proprio come il mafioso, anche se per altri motivi. di conseguenza un voto a sinistra è un voto contro la chiesa. il comunista chi odia? il comunista odia chi non è comunista. di conseguenza odia il mafioso e la chiesa.
    Il mafioso odia la chiesa ma sa fingere di amarla.
    la chiesa odia la mafia ma la mafia nascondendosi dietro la chiesa fa in modo che la chiesa odi se stessa.

    • Min….che disamina scientifica! In fatti la pseudo-sinistra fa alleanza con l’Unione dei Condannati di Cuffaro ed Azzurro Casini Caltagirone! Ecco la sinistra ke odia la mafia! Io voto per tutti i cittadini onesti ke ogni giorno combattono con l’onestà e dignità sia la mafia ke la malapolitica corrotta!

      • Kant ha detto:

        Signor Grilletto, lei si sta allargando un po’ troppo.
        Ci racconti la sua proposta politica per Castelbuono, invece di copiare espressioni tipiche del Grillone…..

        • Signor Kant (ke contrariamente a lei,io nn la conosco e lei invece a me si) qualora volesse conoscere le proposte (come se le proposte x Castelbuono le potessi decidere solo io, (ma la capisco lei è abituato alle marionette mosse dai fili tesi dall’alto) anche per Castelbuono la invito a vederci in pubblico perchè è troppo facile sparare nascondendosi dietro uno pseudonimo (ed è inutile ke dica ke io faccia altrettanto visto ke pure i muri oramai sanno chi sono!) Questa sua boria se la conservi x quando avrà il coraggio di venirmele a dire in faccia e avrà anche il piacere di dimostrare ke in realtà sono solo uno che copia le idee! Se lei avesse la morale dentro di se come il vero Kant non sarebbe così pieno della sua falsa ipocrisia!

    • controcorrente ha detto:

      Parla dell’ex partito comunista o di chi è comunista ideologicamente? Non credo che tu possa generalizzare così ora che l’ideale non esiste più e sia a destra che a sinistra, come le chiamate ora, si sono mischiate le carte.

  4. lucullo ha detto:

    Non mi risulta che prisinzano si sia schierato, mi sembra invece che i comunicati politici dell’attuale minoranza si stiano rimpinguando della consueta boria che ha contraddistinto gli anni e le amministrazioni passate. Di contro l’attuale maggioranza mi sembra assolutamente ferma, nel pallone, troppo occupata a far bella mostra di se.
    Siamo messi proprio male!
    Intanto l’economia paesana e ferma e nessuno muove un dito preferendo litigi e comunicati deliranti ad una azione corale a sostegno di quei poveri pazzi che ancora sono disposti ad investire qualche euro in paese

  5. giorgio gaber…

    Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
    Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà… la mamma no.
    Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il Paradiso Terrestre.
    Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
    Qualcuno era comunista perché aveva avuto un’educazione troppo cattolica.
    Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche… lo esigevano tutti.
    Qualcuno era comunista perché “La Storia è dalla nostra parte!”.
    Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.
    Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.
    Qualcuno era comunista perché prima era fascista.
    Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano ma lontano.
    Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
    Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.
    Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.
    Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
    Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
    Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.
    Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.
    Qualcuno era comunista perché voleva l’aumento di stipendio.
    Qualcuno era comunista perché la borghesia il proletariato la lotta di classe. Facile no?
    Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopo domani sicuramente…
    Qualcuno era comunista perché “Viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tse-Tung”.
    Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
    Qualcuno era comunista perché guardava sempre Rai Tre.
    Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
    Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.
    Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.
    Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il “materialismo dialettico” per il “Vangelo secondo Lenin”.
    Qualcuno era comunista perché era convinto d’avere dietro di sé la classe operaia.
    Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
    Qualcuno era comunista perché c’era il grande Partito Comunista.
    Qualcuno era comunista nonostante ci fosse il grande Partito Comunista.
    Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.
    Qualcuno era comunista perché abbiamo il peggiore Partito Socialista d’Europa.
    Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi solo l’Uganda.
    Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi viscidi e ruffiani.
    Qualcuno era comunista perché piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica, eccetera, eccetera, eccetera.
    Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
    Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
    Qualcuno credeva di essere comunista e forse era qualcos’altro.
    Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
    Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
    Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno, perché sentiva la necessità di una morale diversa, perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
    Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
    No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici.
    E ora? Anche ora ci si sente come in due: da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall’altra il gabbiano, senza più neanche l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si è rattrappito.
    Due miserie in un corpo solo.

  6. gabriele raimondo ha detto:

    I Nomadi.
    Mercanti e servi.
    “mercanti, servi; la stessa vita: sogni o denari sabbia tra le dita”.

  7. gabriele raimondo ha detto:

    Anche nel mio paese a Campli è successa l’identica cosa:
    un ragazzo sgretario provinciale del Pd ed un professore che ha sempre militato nei partiti della sinistra si sono schierati con una forza politica riconducibile al Pdl.

  8. qualunquemente ha detto:

    Il signor DI DONATO parla che all’interno del pd di Castelbuono hanno rottamato persone come MAZZOLA e PRISINZANO perchè hanno appoggiato una lista di “centro destra”, mi chiedo allora come mai non hanno rottamato l’ex sindaco sig.Mario Cicero che a Campofelice che veste il ruolo di assessore sta con persone e con una giunta di centrodestra…. MISTERO

    • Kant ha detto:

      PURTROPPAMENTE perchè le due persone che nomina lei hanno appoggiato un candidato avversario a quello del PD. E’ scritto pure nel comunicato. Cicero fa l’assessore in un altro comune e non attività politica contro il PD. Dov’è il MISTERO?

      • Voltaire ha detto:

        La Banda dei quattro ha stretto un vile accordo col truce Tumminello, ça va bien.
        Il fantomatico Ulivo di Castelbuono nel corso dell’ultimo maggio ha fatto un accordo con Pappalardo, Allegra Gioacchino, Bonomo Antonio inteso Sandro, l’avvocato Lupo, Genchi Gioacchino e compagnia cantante: un conglomerato di gente di sinistra a 24 carati. Un mesetto più tardi, mettendo a punto gli insegnamenti del filosofo Feuerbach, secondo il quale l’uomo è ciò che mangia, (ma anche quelli di Hobbes, per cui primum vivere, deinde philosophari) l’ex sindaco si è accasato a Campofelice in un consesso di gente di sinistra in purezza, roba al cospetto della quale la seconda internazionale sarebbe sembrata un congresso del partito liberale.
        Il PD regionale, punto di riferimento dei siciliani per bene, aveva stretto tempo fa un accordo con partiti storici della sinistra marxista: l’MPA e l’UDC. Ieri, last but not least, ha trionfato l’amore tra il PD e la Nino Dina Corporation. E ancora non sappiamo se si renderà necessario un ménage à trois, magari con Grande Sud, cioè con Savona e quindi Tumminello. Lo stesso Tumminello sodale di Dina ai tempi di Cuffaro. Poi Dina andò a sinistra (ma anche a pranzo, a maggio, con i maggiorenti del PD locale) e si purificò, Tumminello – invece – si macchiò per l’eternità della grave colpa di avere stroncato il progetto di governo del paese “per i prossimi venticinque anni”.
        Dunque, in base ad una acclarata superiorità morale, chi è di sinistra, chi è di destra, chi è traditore, chi è fedele, chi è compagno, chi è reazionario viene deciso nel PD, insindacabilmente. E chi parla viene aggregato alla banda dei quattro.

  9. antico ha detto:

    tutti figli del grande dibattito , o della classica analisa pour sparlare.Siamo sintonizzati perfettamente al circolo delle forbici poco stile e tanta presunzione.
    Buon divertimento a chi la spara più grande.

  10. Voltaire ha detto:

    Pour (s)parler un corno. Che il PD e uomini del PD, a livello comunale e sovracomunale, abbiano fatto alleanze spurie è un dato di fatto. Sentirselo dire, lo capisco, fa sentire un po’ da schifo. Non si può, però, asserire che andare con Tumminello e i suoi sia un’alleanza di destra e nel contempo ritenere di sinistra l’amministrazione di Campofelice (parole di Fiasconaro) solo perché vi è entrato a far parte l’ex sindaco di Castelbuono. Così come non si capisce quali siano i contenuti di sinistra che esprimono le alleanze con Unione Civica di Centro, con Crescere insieme per Castelbuono e con l’UDC di Nino Dina.
    Non so quale sia l’oggetto delle discussioni al circolo delle forbici perché non lo frequento, ma lei per fortuna può approfondire tramite il prof. Rosario Alessandro e il prof. Martino Spallino esponenti storici del PD e da sempre animatori di quel circolo.
    Sullo stile e sulla presunzione, se vuole, possiamo aprire un dibattito.

  11. Ugo ha detto:

    Mi piacerebbe sapere il pensiero del Segretario del PD Castelbuonese sulla politica Regionale degli ultimi anni del PD e delle nuove alleanze con l’UDC e i suoi uomini alle Regonali, e perchè no, anche una parolina su Campofelice sarebbe opportuna.

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