Il sindaco di Isnello Giuseppe Mogavero rassegna le dimissioni da componente del Comitato esecutivo dell’Ente Parco delle Madonie
Al Presidente dell’Ente Parco delle Madonie
ai Sindaci dei Comuni di
Collesano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Geraci Siculo, San Mauro Castelverde, Scillato, Castelbuono, Cefalù, Caltavuturo, Polizzi Generosa, Sclafani Bagni, Gratteri, Castellana Sicula, Pollina
E’ da tempo che nutro notevoli perplessità nel considerare ancora la istituzione Ente Parco delle Madonie quale soggetto capace di tutela (il territorio devastato da anni da daini e cinghiali senza che si riesca a dare soluzione al problema ne è una prova evidente) o di gestione di complesse problematiche economiche e sociali che, in questo territorio, si rappresentano ogni giorno sempre più drammatiche.
Penso che 25 anni di Ente Parco siano sufficienti per considerazioni definitive.
Le insipienze del governo regionale che abbandona i Parchi a loro stessi o le maldestre decisioni che nel corso dell’ultimo periodo hanno visto ora la nomina di un Commissario ora il reintegro nelle funzioni di un Presidente, l’assenza, ad oggi, di uno strumento di pianificazione e di governo del territorio dove vige ancora una disciplina desueta e incongrua ma, soprattutto, e ultime vicende relative alla nomina dei componenti del comitato esecutivo e i contrasti laceranti registrati, almeno per quanto mi riguarda (anche io nell’ultima seduta di Consiglio di Parco ho chiesto un ultimo rinvio a breve “al fine di scongiurare un inevitabile e ulteriore aggravarsi della situazione di forte contrasto determinatasi in seno all’Assemblea Consiliare”), la maniera di affrontare i temi in discussione secondo vecchi schemi e taluni comportamenti che sono lontani dal mio modo di “fare politica” mi hanno profondamente amareggiato e mi hanno convinto a rassegnare le dimissioni da componente del Comitato esecutivo dell’Ente Parco delle Madonie che, con questa nota, si intendono presentate.
Ritengo che le responsabilità siano comuni e, a queste, non intendo affatto sottrarmi.
Ma non intendo prestarmi, con il mio permanere nell’organo esecutivo dell’Ente, ad alcuna strumentalizzazione e, allo stesso tempo, nessun cupio dissolvi: continuerò a dare il mio contributo per la responsabilità che mi deriva dalla carica oggi ricoperta e per la voglia, che c’è sempre stata, di fare del mio meglio per questo comprensorio.
Mi auguro che si possa recuperare un clima di discussione franca, aperta, serena che possa consentire un ragionamento faticoso ma spietatamente vero, senza addivenire a facili e assolventi scorciatoie.
Con sincero affetto nei riguardi di tutti in indirizzo,
IL SINDACO
Giuseppe Mogavero
Atto coraggioso, ma principalmente fa riflettere come lo stipendificio del Parco delle. Madonie sia inutile e da freno per lo sviluppo del territorio. 25 anni di niente sorvolando questi ultimi anni dettati da tagli economici, ma qualcuno sa di un progetto un iniziativa che già dato creato occupazione,a cui oggi si traggono vantaggi.? Niente di tutto ciò solo stipendi per i dirigenti adesso sulla scia di Mogavero tutti a casa.
I miei complimenti, sindaco. Le sue dimissioni sono certamente un modo di dimostrare la sua protesta ed impossibilità di lavorare. Così dovrebbero fare altri componenti del comitato. Sono quaranta anni che vengo sulle madonie e sono quaranta anni che non vedo nulla di nuovo. Mai una attività produttrice, mai un innovazione che attragga turismo, mai un accenno di attività imprenditoriale in un territorio riccamente boschivo di legni anche pregati. Mai un accenno di creare una attività che produca ricchezza e lavoro alle popolazioni locali dal legname. Castagni e querce sono una potenzialità a cui nessuno ha mai preso in considerazione? Possibile che commissari, comitati, consiglieri, presidenti e governatori abbiano saputo essere solo degli STI-PEN-DI-FI-CI , alle spalle di chi si aspetta da anni qualcosa da qualcuno di voi? SONO ALLIBITO! Anche se ormai siamo abituati a tutto, al peggio e al meno peggio. Come può una ricchezza essere lasciata abbandonata a se stessa, solo per l’incapacità e le beghe politiche di chi dovrebbe fare .
Il sindaco Mogavero non può che riscuotere la nostra solidarietà. D’altronde il suo appello, che richiama 25 anni di gestione dell’Ente Parco, trova riscontro nelle acute considerazioni della lettera aperta di Franco Lupo “I parchi occupano, occupiamo i parchi” del n° 15 de “Le Madonie” – novembre 1994, alla quale ebbi occasione di co-rispondere sul n° successivo. Erano tempi di grandi entusiasmi e di grandi speranze: fin da allora ci si appellava alla necessità di “progettualità intelligente e gestione responsabile”, per le quali si richiedeva “innanzi tutto un management saggio e ricettivo”. Peccato…son passati 21 anni con avvicendamenti di tanti colori (politici) e oggi… i bilanci non appaiono certo positivi…
La nascita del parco (pacco) delle madonie aveva creato tante aspettative,di crescita economica del territorio,ma dopo 25anni ci ritroviamo solamente le macerie.
Flora distrutta ,fauna distrutta , vincoli è solamente vincoli,animali che non hanno niente a che fare con il territorio,cinghiali ,daini,che sistematicamente distruggono tutto quello che i nostri avi anno costruito da secoli.
Ma mi chiedo che senso ha tutto questo?
Ma una cosa sono riusciti a fare , stipendi stipendi,stipendi,solamente per gente che sta comodamente seduta
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