Il sindaco inamovibile: “faremo lo spazio polifunzionale”

Continua la prova di forza dell’amministrazione che pompa dritta come un rullo compressore verso l’obiettivo finale di realizzare lo spazio polifunzionale sul quale ha scommesso tutta la propria immagine culturale.
Mario Cicero con un post su Facebook ha prima attaccato il Movimento 5 Stelle per l’interrogazione presentata all’ARS sulla mobilitazione che in questi mesi si è verificata a Castelbuono e successivamente ha ribadito la decisione perentoria dell’amministrazione di non volere cambiare idea.
L’amministrazione in questi giorni è impegnata in una intensa attività di promozione inoltrando messaggi e contenuti a sostegno dello spazio polifunzionale per allargare il fronte dei sostenitori della propria scommessa culturale.
Di seguito il post:
Invito a leggere. Da questa interrogazione così formulata, a mio parere, l’unico scopo cari concittadini non è quello di realizzare il teatro, ma ritardare l’esecuzione dell’opera con il rischio di perdere il finanziamento. Ci dispiace che a Castelbuono vi siano persone che pur di far passare le proprie convinzioni hanno dato un’immagine distorta della nostra elaborazione culturale e oggi vogliono far passare il messaggio che sul piano urbanistico non abbiamo rispetto dei luoghi che hanno segnato la nostra storia. Tutti conoscete il versante che si affaccia sulla chiesa della Madonna delle Catena. Tutti sapete che esiste già da decenni la pista di accesso che porta alle base del Cinema. Con questo progetto riqualifichiamo quella pista che sarà solo al servizio del Centro Polifunzionale, per accedere all’ingresso principale ed ai camerini.Questa polemica sta mettendo in evidenza il limite politico di coloro che pur di osteggiare il recupero funzionale di uno spazio e di un intero versante stanno mettendo in campo dai deputati della Lega a quelli dei 5 Stelle che, conoscendo solo una versione della vicenda, diventano strumenti inconsapevoli di iniziative che possono rallentare lo sviluppo culturale, sociale ed economico di una comunità a cui viene riconosciuto prestigio a livello internazionale. Noi realizzeremo uno spazio Culturale dove sarà possibile effettuare opere teatrali, ma che terremo aperto 365 giorni l’anno. Perché lì si fara Cultura.
Mario Cicero
La prossima amministrazione farà le variazioni in corso d’opera per fare il teatro ed uno spazio policulturale e il capo dell’opposizione potrà solo prenderne atto.
è la democrazia, bellezza.
Calaaaaaaaaa
Solo tu sai di questa pista e di quando è stata fatta.
CHE SI DIMETTA!
È VERGOGNOSO.
IL SUO È UN COMPORTAMENTO DA VERO DITTATORE.
DECIDE NON CURANDOSI DELLA VOLONTÀ DEI CITTADINI.
CON QUESTO TOGLIE VALORE ALLE OLTRE 1000 FIRME DI ARTISTI E PERSONE DI UN CERTO RILIEVO CHE HANNO VOTATO PER L’ALTRO PROGETTO.
SA COS’È LA DEMOCRAZIA?
SA COSA SIGNIFICA ANDARE CONTRO IL VOLERE DEI CITTADINI?
NON C’È ALCUN FRAINTENDIMENTO, LA MAGGIORANZA VUOLE L’ALTRO PROGETTO. ARRENDITI! HAI PERSO!
La pista non è mai esistita. Si dimostra facilmente anche con google maps. A meno che per pista si intende quella realizzata per la rimozione delle pietre.
Premetto che non sono un amante del teatro né un sostenitore del Sindaco ma credo che i 1.000 firmatari, che voglio credere in buona fede, vadano accontentati almeno per quanto riguarda la definizione degli interni, gll arredi, il palco e le poltroncine fisse in velluto rosso, sipario, scene e quant’altro attiene agli effetti teatrali in modo che l’opera sia in primo luogo un teatro e ipoi qualcos’altro. D’altra parte non comprendo l’opposizione del comitato ai servizi igienici che non penalizzano la sala perché ubicati a livello inferiore. Con tutto il rispetto, gli artisti possono anche fare due passi per recarsi nei camerini attigui al teatro anziché averli necessariamente sotto il palco. Né capisco l’avversione per la strada sul versante ovest che, magari più piccola, migliora la fruibilita’ del versante e l’accessibilità del teatro. Insomma non è tutto da buttare nel Progetto Monaco che introduce qualche elemento di novità anziché essere una miniatura del teatro esistente. Non me ne frega nulla se il tetto sarà in rame o in coppi, comunque sia meglio dell’attuale. Personalmente lo avrei preferito praticabile a gradoni verso la piazza ma se ognuno dice la sua non se ne esce e bisogna lasciare ai progettisti un minimo di discrezionalità. Forse scale ed ascensore da spostare lato foyer per dare profondità alla sala. Comunque sia, la saggezza sta nel mezzo. Faccia il sindaco un segno di riconoscimento verso le ragioni del comitato e questi la smettano di occuparsi degli esterni che non gli competono, tetto, strada bagni e quant’altro. Ve lo chiedo perché di questo passo perderete il finanziamento. Le interrogazioni alla Ars ne sono un segnale. Chi troppo vuole nulla ottiene. Vale per entrambe le parti. Fate un passo indietro ed un incontro a 3, progettista compreso, per giungere a un compromesso ma bisogna abbassare i toni.
per la redazione, sindaco inamovibile significa che non lo riuscono a rimuovere, il che magari è anche vero. Nella questione in essere, forse, era più preciso Irremovibile.
Sulla pista il sindaco non dice la verità basta guardare le immagini storiche di google earth per capire che quella pista è stata creata dopo il 2017. Provare per credere.
Da chi? Non è difficile capirlo
Solo i cretini non cambiano mai idea…
Ma come si fa a dire che i deputati regionali diventano strumenti per rallentare , credo faccia parte del loro dovere non devono chiedere il permesso a vossignoria……… .
Lasciatelo fare che è destinato a schiantarsi
Si è già schiantato
Ma come si può affermare che esista una pista in un’area vincolata? (il toponimo del luogo, poggio gmS. Pietro è noto dalle fonti molto prima che fossero inventati i mezzi cingolati). Il negativo di un pseudo tratto carrabile testimonia soltanto la scarsa incuranza e il mancato rispetto di norme che dovrebbero garantire la tutela e la conservazione del patrimonio culturale pubblico. Se tutto ciò non merita considerazione/interesse per mancanza di potenziale profitto (visto che l’uorvj s’accampani ca pala) asfaltiamo tutto in nome del progresso e del dio turismo
La strada non è mai esistita..almeno fino al 2017 ho controllato sulle foto di Google map! Lei Mente spudoratamente e non è la prima volta! Siamo stanchi di dover sopportare le sue prese di posizioni assurde e autocelebrative! Si staccherà dalla poltrona come le tessere dei marciapiedi nuovi che si stanno già staccando! La strada non è mai esistita, e quando lei parla di cultura scusi ma mi viene da ridere! Il vento è cambiato e non offenda l’intelligenza e memoria di noi Castelbuonesi dicendo cose non vere!! Abito in zona Salvatore con vista castello , ripeto la strada non c’è mai stata!!!
E se dice si!!@ ha Vinto le prossime elezioni
infatti dirà NO
La “pista” è stata realizzata nel 2017 per portare via le pietre del contrafforte demolito durante i restauri. Piuttosto, ci dica che fine hanno fatto. E risponda con la verità ogni tanto!
Con la scusa di farsi degli amici, ha perso la stima di tutto il paese
No! le pietre sono state tolte per fare la pista. Non è la stessa cosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non ci sono dubbi, come dimostrato dalle foto, che la pista cui si fa riferimento è recente e d’altronde non potevano sussistere motivi che giustificassero in passato una sua realizzazione. Esisteva , invece, un percorso pedonale in selciato alla base della facciata ovest del castello che collegava il terrazzamento più alto del lato nord con lo spiazzo antistante la torre di sud ovest. Questo vialetto è stato realizzato negli anni 70 su progetto dell’arch. Vito Catalano ed eseguito dall’impresa La Monica di Caronia. Lo sbocco sullo spiazzo fu poi chiuso e non so se il vialetto esiste ancora.
Non ho capito cosa vuole intendere per spazio polifunzionale: cine-teatro, parlato, sala per concerti. Ma si rende conto che – non ha importanza, cosa vole intendere – le premesse irrinuciabili sono:
– Consiglio d’ Amministrazione
– Intendente
– Gestione
– ACUSTICA
– Risparmio energetico
– Coraggio per affrontare la sfida dell’ innovazione .
Guardi che non non è poco, Signor Cicero.
Per diletto e per amore alla mia Castalbuono sono alle prese con lo studio di una proposta.