Il sindaco Lapunzina chiede una puntuale bonifica

[28/09/2012 – Aggiornamento delle ore 8.00]

Perchè il sindaco Lapunzina, prima di lasciare il luogo delle fiamme per andare a riposare dopo due notti insonni, chiede ufficialmente una puntuale bonifica? Le fiamme continuano a bruciare quanto incontrano fra Ferla e Carbonara. Alle 7, dopo due notti di presenza fra quanti si adoperano per spegnerle, il sindaco Saro Lapunzina ha lasciato la zona per andare a riposare ed affida questa sua dichiarazione a facebook:

 

«Lascio il fronte fuoco ancora in fiamme – dice – nelle mani dell’Ispettore Calogero Sgro’ ma non prima di aver chiesto ed ottenuto due canadair ed un elicottero.
Mi auguro che si faccia una puntuale bonifica».

 

Si attendono adesso i mezzi aerei per portare a termine lo spegnimento delle fiamme. Il primo cittadino, però, fra le righe lancia una nuova accusa destinata a far discutere. Chiede si faccia una puntuale bonifica.

 

Con molta probabilità è riferita al fatto che nella giornata di giovedì proprio questa bonifica non è avvenuta sui posti dove le fiamme erano state spente dai mezzi aerei. Un fatto grave tanto da spingere Lapunzina a chiedere adesso una puntuale bonifica. Un altro problema, quindi, viene fuori nell’opera dello spegnimento delle fiamme. Perchè non è stata fatta nella giornata di giovedì questa puntuale bonifica? Al canadair che abbandona la zona delle fiamme, nella giornata di mercoledì quando ancora le fiamme non erano spente, si aggiunge adesso anche il problema di una mancata puntuale bonifica sui luoghi dove le fiamme erano state spente. Che succede sul fronte del fuoco? Come si combatte lo spegnimento degli incendi? Di chi così gravi responsabilità?

 

Seconda notte di paura sulle colline cefaludesi

Seconda notte di fuoco e paura sulla collina di Ferla fra le fiamme che divorano la vegetazione e gli uomini dell’antincendio che cercano di fermarle. In mezzo ci sono le persone che abitano nella zona costrette ad evacuare le loro abitazioni prese di mira dal nuovo fronte di fuoco che scende senza freni verso la valle. Agli occhi del cronista uno spettacolo identico a quello della notte precedente. Da un lato gli uomini impotenti di fronte all’avanzare del fuoco. Dall’altro lato le fiamme che profittano della notte per distruggere quanto trovano sul loro cammino. Uno spettacolo identico a quello della notte precedente che fa pensare ad una mano umana che si diverte nel dare fuoco alla vegetazione, quando ormai sulla zona non possono più operare i mezzi aerei.

 

La cronaca racconta, infatti, che le nuove fiamme si sono sviluppate intorno alle 18 quando dalla zona avevano staccato la propria attenzione i mezzi aerei che per tutto il giorno avevano operato fino a spegnere le fiamme. Solo una brutta coincidenza o la mente dei piromani ha atteso proprio questo momento, per tutto il giorno, per seminare di nuovo terrore e angoscia? Il nuovo fronte di fuoco è partito involontariamente o qualcuno lo ha riattivato quando le forze di chi lo aveva combattuto per 24 ore si erano rilassate perchè intente a cantare vittoria? Domande senza risposte?

 

Intanto per la seconda notte consecutiva sulla collina di Ferla è scesa la paura. Nel viso dei residenti si legge l’angosca di non sapere cosa ritroveranno al sorgere del sole. Nelle parole di chi avvicini senti l’ansia di chi avrebbe tante cose da denunciare ma sa che le sue parole resteranno lettera morta. Di anno in anno, infatti, la tragedia del fuoco sbarca sul territorio cefaludese con una forza devastante tale da ammutolire tutti. Quella che nel 2007 era terra di nessuno oggi si è trasformata in terra in mano ai piromani che ormai, senza alcun contrasto, possono decidere il futuro di un territorio, il domani di una contrada e persino distruggere i progetti di quelle famiglie che da anni hanno buttato i loro risparmi su una casa e sulla campagna attorno.

(cefalunews.info)

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