Il Sindaco Tumminello in risposta all’articolo sull’Eremo di Liccia pubblicato dal quindicinale “Le Madonie”

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17 Commenti

  1. Cittadino ha detto:

    Sig. Sindaco,
    vede il problema non è tanto quello di affidare l’Eremo al corpo forestale o a qualche altro ente. E’ chiaro il rispetto delle regole, però fino a pochi mesi fa l’Eremo era godibile e fruibile da tutta la cittadinanza (peraltro con molta soddisfazione) senza distinzioni di sorta (dal giovane all’anziano dall’escursionista al pastore ecc..). Nel breve termine diverrà una struttura con ingresso vietato ai più da guardare solo dalla fontana di Liccia e questo è veramente triste.

    E’ chiaro che con questa mossa non può che attendersi solo critiche…

    Saluti

  2. idea ha detto:

    l’idea è chiudere tutto quello che funziona…vedi anche Museo Civico

  3. Daniele Addamo ha detto:

    Quello che leggo sopra e quello che si sta cercando di fare con l’Eremo di Liccia mi sembra veramente assurdo e soprattutto fuori luogo.

    Una struttura come quella dovrebbe essere un centro per chi vive la montagna e per chi vuole viverla attraverso eventi sportivi, culturali ma soprattutto aperta a tutti i cittadini delle Madonie.

    L’affidamento ad un ente come quello Forestale mi sembra davvero un’idiozia e quanto di più sbagliato a fini turistico-ricreativi.

    “Tra le motivazioni che ci hanno spinto a detta decisione vi è senza dubbio la valutazione di non volere rinunciare ad avere sul nostro territorio la presenza del personale del Corpo Forestale di Castelbuono, che da anni opera per assicurare la valorizzazione e la salvaguardia del territorio, oltre che espletare funzioni di pubblica sicurezza a tutela del territorio e della popolazione residente”.

    Questo è veramente ridicolo così come la loro presenza in montagna. Se tutto questo fosse realtá non troveremmo discariche a cielo aperto nei nostri boschi.

    “Pertanto una gestione in co-uso dell’Eremo di Liccia tra l’Ente Parco delle Madonie, il Comune di Castelbuono e il Distaccamento Forestale, che consentirebbe sia all’Ente Parco che al Comune di svolgervi attività formative, di promozione, di divulgazione e sviluppo economico”.

    Non riesco a capire i nessi tra il Distaccamento Forestale e attività formative, di promozione di divulgazione e sviluppo economico. Quali dovrebbero essere?

    Perchè non affidare questo edificio ad una Confederazione di Associazioni alle quali la montagna e i nostri boschi stanno veramente a cuore e che potrebbero significativamente portare uno sviluppo economico e di servizi a Castelbuono e alle Madonie?

    Sulle Madonie, per chi veramente le vive, ci sono ragazzi, quei soliti ragazzi, che praticano Trekking, Equitazione, Mountain Bike, Nordic Walking, Paragliding e altre discipline outdoor che richiamano un bel numero di appassionati da tutto l’Europa per non dire da tutto il mondo. Gente che offre gratuitamente la propria passione per far in modo di creare una vera rete di sport all’aria aperta che nel tempo potrebbe radicalmente cambiare il modo di pensare la montagna.

    Insieme ad altre associazioni come il WWF Madonie, le varie associazioni naturalistiche che operano nel nostro territorio si potrebbe offrire di più anche tra le mura secolari dell’Eremo.

    La Forestale in quanto dello STATO e con finanziamenti regionali non ha, a mio modesto parere, bisogno di una struttura come questa per svolgere le proprie mansioni. L’Eremo di Liccia potrebbe realmente trasformarsi in un centro nevralgico per offrire, in tutti i sensi, le Madonie.

    Distinti Saluti
    Daniele Addamo

  4. Vittorio Platania ha detto:

    Sinceramente ritenere che il Corpo Forestale possa realmente essere considerato come adempiente alla destinazione d’uso prevista per l’Eremo, citando il sig. Sindaco: “…di svolgervi attività formative, di promozione, di divulgazione e sviluppo economico”, mi pare una cosa che si mostra palesemente a chiunque come priva di senso. Un luogo come l’Eremo di Liccia deve essere dei cittadini di Castelbuono e dei cittadini madoniti. Un luogo d’incontro che potrebe essere utilizzato da associazioni culturali e sportive che, in collaborazione con il Parco lavorano già oggi per una promozione autentica del parco. Questo atto del sig. Sindaco espropria i cittadini delle Madonie e quelli di Castelbuono di un luogo importante, senza così curarsi degli interessi, e dei bisogni, della popolazione. Una politica cieca che ancora una volta mostra di non avere alcun interesse reale, e di certo nessun piano programmatico, per lo sviluppo del territorio e la qualità della vita delle persone che vivono il territorio. Ancora un brutto esempio di politica lassista che spero i cittadini di castelbuono e lo stesso Parco delle Madonie sapranno contrastare e punire severamente alla prossima chiamata alle urne. Fortunatamente sulle Madonie c’è ancora gente che lavora per il territorio, nonostante i continui problemi creati da questa politica così impreparata, interessata e maldestra.

  5. natale ha detto:

    in estate i nostri monti sono invasi da gruppi di ragazzi dagli scout e da tanta gente che con il loro zaino girano tutte le Madonie , perchè non trasformare l’eremo in un ostello in cui la cultura la socialità la voglia di stare insieme vengono ad unirsi; si parla tanto di giovani e quando si potrebbe fare qualcosa di buono si da tutto a chi non ne ha bisogno.

  6. facciatosta ha detto:

    L’ art. 4 della convenzione, sottoscritta tra il Comune di Castelbuono e l’Ente Parco delle Madonie in data 14.07.2000, prevede espressamente: “…utilizzerà tali locali per il perseguimento di obiettivi insiti nelle finalità del Parco e mirate al sostegno, promozione, e sviluppo delle attività produttive e lavorative tradizionali, nonché alla valorizzazione e fruizione del territorio ed alle attività culturali e tradizionali, nonché per la ricerca scientifica”.
    E che c’azzecca con la concessione al corpo forestale???
    Mi sa che il Sig. Sindaco ha preso un abbaglio…o forse è accecato dal rancore???
    Un consiglio: INIZI A OCCUPARSI DEI PROBLEMI SERI DI CASTELBUONO!!!

  7. Luca Martorana ha detto:

    Ritengo che l’eremo è il posto ideale per ospitere il Distaccamento Forestale, e non solo, un punto informazioni del Parco delle Madonie, e possa essere utilizzato, anche per creare una sala didattica per valorizzare il territorio, ed ospitare un museo multimediale. Auspico che si dia atto all’apertura del Distaccamento Forestale in modo da tutelare al meglio il nostro territorio, ed essere più vicini a chi frequenta il Parco.Oltretutto l’ Eremo è un bene monumentale che deve essere al meglio tutelato. Inoltre molte sedi istituzionali e caserme si trovano dislocati in strutture monumentali di grande pregio non capisco il motivo di tante lamentele.

    • Pampers ha detto:

      Certo… Magari per collocare qualche picciutteddru…e farici fari a guardia venatoria (????)

      • Luca Martorana ha detto:

        PAMPERS Sicuro della sua invidia e delle sue capacità , se necessita la invito a richiederne la qualifica, forse può essere utile anche lei nella società

  8. Sandro Morici ha detto:

    Mi sembra che dal coro di proteste (che si allarga sempre più) sia stato detto tutto a chiare lettere. D’altronde già in data 25 marzo u.s. avevo scritto al Sig. Sindaco di riflettere su certe scelte veramente irrazionali. Gli avevo pure consigliato di scorrere banalmente sul noto motore di ricerca Google alla voce “Antichi eremi italiani” per scoprire quanti siano e quanto e come siano valorizzati da Nord a Sud. Avevo anche avvalorato l’appello elencando numerosi esempi di fruizione ottimale. Se però la risposta è questa (in sordità e cecità)…beh, ragazzi, credo che siamo messi proprio male. Mala tempora currunt…

  9. paesano ha detto:

    …che tristezza!

  10. Cobalto ha detto:

    Ma almeno c’è qualcuno di voi che sa per quella motivo è stata creata quella struttura? E da chi ? Ormai nel lontano 1903…. Informatevi , da chi é stata voluta e a quale finalità ,e poi parlate.A Castelbuono siam sempre tutti pronti a criticare ,spesso senza saper cosa si dice.Ad Maiora!

  11. Sandro Morici ha detto:

    Sicuramente qualcun altro saprà commentare e ribattere punto per punto alle motivazioni del Sig. Sindaco.
    Nella vicenda vi sarebbero comunque alcuni aspetti da chiarire, presupponendo che il controllo di una foresta e la gestione di un bene architettonico siano attività e competenze molto diverse (…spero che su ciò siamo tutti d’accordo).
    1) Se l’Eremo di Liccia è un bene comune, questa decisione è stata presa in Consiglio comunale con gli adeguati confronti e con l’opportuna analisi delle tante possibili soluzioni per la destinazione d’uso dell’immobile? C’è stato un percorso legittimato dalle più elementari regole di democrazia? Probabilmente tra l’alternativa del “supermercato” e quella della “caserma” ci sarà una via di mezzo dignitosa per il sito in questione e per il diritto d’uso da parte della popolazione!
    2) L’Unione Europea ha finanziato il progetto di ripristino dell’Eremo per utilizzarlo come caserma? Forse sarebbe bene rileggere attentamente le motivazioni di chi ha speso i soldi, per evitare di incorrere in atti amministrativi illegittimi.
    3) Non sarebbe opportuno riguardare la storia passata e recente di siti di importanza archeologica ed artistica affidati ai militari? A Roma abbiamo l’esempio di viale Castro Pretorio ove il “Castrum” dei Romani di 2000 anni fa è occupato dall’esercito e fortificato con mura e filo spinato. A Caserta viene giù un pezzo di tetto della famosa Reggia e l’aeronautica militare, che ha gli uffici sottostanti, non si accorge che da anni vi sono infiltrazioni di acqua piovana e che le intelaiature in legno sono putrefatte. In breve la storia ci dice che cultura e arti militari sono agli antipodi: quel ladrone di Napoleone insegna.
    Insomma siamo al paradosso: a Roma faticosamente sono state recuperate le ex-caserme di viale Giulio Cesare come uffici giudiziari (al servizio dei cittadini) e qui a Castelbuono un sito archeologico-artistico si sottrarrebbe al pubblico per usarlo come caserma! Una netta violazione dell’Art. 9 della Costituzione.
    Ci fermiamo qui, confidando che la democrazia e la ragionevolezza prevalgano.

    • Esagerazione ha detto:

      Forse per lei era meglio come ristorante, abusivo , e senza criterio, ma finiamola la cosa vela e che ci si di antica delle stalle a piazza S Francesco, della puzza degli asini al castello, di tutto ciò che è dotato fatto senza regole per 20 anni, e adesso si attacca ad ogni cosa ilo sapete cosa era l ‘eremo un monastero portiamoci i monaci e un ci rumpiti i ……….

  12. Elena Sambataro ha detto:

    Le esternazioni del Sindaco che brillano per supponenza, pur citando a discarica l’art. 4 della Convenzione con l’Ente Parco del 14.7.2000 non sembrano averne compreso in assoluto nè il contenuto nè le finalità nel loro ordine graduatamente elencato:
    a) sostegno, promozione e sviluppo delle attività produttive e lavorative tradizionli;
    b) valorizzazione e fruizione del territorio;
    c) attività culturali e tradizionli;
    d) ricerca scientifica.
    Si chiede formalmente all’illustre politico e I cittadino di volerci spiegare in qual modo la concessione dell’Eremo al Distaccamento della Guardia Forestale possa adempiere alle finalità suelencate.
    La discrezionalità amministrativa e/o politica non può confliggere con la ragionevolezza e col buon andamento della pubblica amministrazione.

  13. Elena Sambataro ha detto:

    E’ molto sgradevole leggere commenti senza conoscerne gli autori, sarebbe preferibile metterci la faccia …sulle proprie opinioni! Se ne gioverebbe la trasparenza e la democrazia adulta!

    • Pietro Mazzola ha detto:

      Condivido pienamente, quando si esprimono opinioni pubblicamente bisogna avere il coraggio delle proprie azioni e opinioni. Nascondendosi dietro uno pseudonimo è facile dire tutto e il contrario di tutto.

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