Il vicepresidente del Consiglio comunale Fabio Capuana chiede una Commissione d’inchiesta sui cimeli garibaldini scomparsi e sul “caso Crowley”

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Il 3 ottobre è stata protocollata la richiesta di istituire una Commissione consiliare d’inchiesta sui cimeli garibaldini scomparsi e sulle opere di Aleister Crowley che risultano di proprietà dell’allora Centro Civico, quindi patrimonio comunale, mentre adesso invece sono trattenute da privati.

L’iniziativa è stata intrapresa dal vicepresidente del Consiglio comunale e capogruppo dell’Ncd Fabio Capuana, alla quale hanno poi aderito il capogruppo de “L’Ulivo con Unione Civica di Centro” Giuseppe Fiasconaro e del “Gruppo Misto” Rosario Castiglia.

Il caso delle opere di Crowley nasce dopo che il 25 agosto scorso è stata presentata la donazione Cicero-Speciale, composta da 52 piccoli quadretti del pittore castelbuonese Paolo Cicero, più un centinaio di disegni e altro, ma senza i dipinti di Crowley, che facevano parte della collazione, come risulta da alcuni documenti menzionati nella richiesta.

“La Commissione – afferma Capuana – avrà il compito di individuare le responsabilità di chi ha portato via le opere mancanti, ma soprattutto di attivare tutte le azioni affinché vengano recuperate, riportandole nel nostro paese ove potrebbero creare un circuito culturale ed economico di assoluto rilievo”.

 

Gli scriventi Consiglieri Comunali, Fabio Capuana ed altri, espongono alla S.V. quanto segue:

 

PREMESSO CHE

 

dal 30 luglio all’8 settembre 1995 si teneva alla Badia una mostra, allestita dal sig. Giovanni Sottile e dall’allora Presidente del Centro Civico prof. Roberto Di Liberti che curò l’iniziativa, con le opere del pittore castelbuonese Paolo Cicero;

 

in seguito veniva pubblicato un catalogo, compilato e redatto puntualmente dallo stesso Roberto Di Liberti, dove si riportava una tabella conclusiva in cui le opere esposte, distinguendo i prestiti delle varie famiglie e degli eredi, venivano definite dallo stesso Di Liberti di proprietà del Centro Civico;

 

il 7 ottobre 1997 il prof. Di Liberti scriveva al Comune una lettera avente per oggetto «Richiesta contributo straordinario», in cui affermava nel testo: «Nel fondo “Paolo Cicero” abbiamo trovato molte tele di Aleister Crowley, che dovranno essere restaurate ed esposte. Si tratta di una acquisizione quasi incredibile che viene donata assieme a tutto l’archivio Speciale – Cicero e che deve essere ancora formalizzato»;

 

secondo quanto riportato nel periodico Le Madonie del 15 settembre 2014, la richiesta venne accolta con delibera di Giunta che diede incarico per il restauro al sig. Giovanni Sottile;

 

le opere non sono più ritornate, piuttosto sono state trattenute;

 

il Di Liberti espresse la volontà di procedere ad una completa donazione del prezioso patrimonio «quando il Comune di Castelbuono adempirà agli atti necessari garantendo uno spazio adeguato per la esposizione nella casa-museo Speciale Cicero»;

 

il 17 marzo 2009 l’ing. Adriana Scancarello e il dott. Michele Spallino, rispettivamente all’epoca direttore e presidente del Museo Civico, in una lettera avente per oggetto «istituzione Sezione Museale “Fondo Paolo Cicero”», sollecitavano l’allora Amministrazione Comunale «a volersi attivare al fine di espletare tutte le procedure di competenza necessaria all’acquisizione da parte di questa Istituzione della donazione in argomento per la realizzazione della sezione museale permanente dedicata al pittore castelbuonese Paolo Cicero»;

 

per recuperare tali opere l’Amministrazione Comunale avviò un contenzioso legale tramite l’avv. Giuseppe Ribaudo;

 

il 25 agosto 2014, su iniziativa del Consiglio di Biblioteca, è stata presentata la donazione Cicero-Speciale, composta da 52 piccoli quadretti di Paolo Cicero, più un centinaio di disegni soprattutto degli allievi e altri documenti, ma non le opere di Aleister Crowley di importanza internazionale;

 

la comunicazione ufficiale predisposta dal Consiglio di Biblioteca si ostinava ad appellare la donazione come “Cicero-Speciale”, salvo poi procedere con atti in cui a donare erano gli eredi Di Liberti-Sottile, quindi riconoscendo di fatto la proprietà di quel patrimonio e di quello mancante, cioè le opere di Crowley, ai medesimi;

 

un articolo del blog Perth Hub riferisce della vendita di sei delle 13 opere di Crowley che appartenevano al fondo “Paolo Cicero” per 200.000 $;

 

nel patrimonio comunale mancano altre opere, tra cui i cimeli dei garibaldini castelbuonesi, come denunciato da alcuni eredi con articoli e interviste sui blog locali nel luglio 2012;

 

SI CHIEDE

 

l’istituzione di una Commissione consiliare ai sensi dell’art. 24 comma 1 lettera b, comma 2 e comma 3;

 

AL FINE

 

di comprendere le eventuali responsabilità di chi ha consentito quanto sopra, accertando tramite i documenti sopra menzionati, la pertinenza di tale patrimonio al Comune di Castelbuono;

 

di attivare tutte le azioni affinché vengano recuperate le opere mancanti, tra cui i cimeli garibaldini e soprattutto le opere di Aleister Crowley, riportandole nel nostro paese ove potrebbero creare un circuito culturale ed economico di assoluto rilievo, posta l’importanza del personaggio, di cui è sufficiente citare il fatto che è annoverato dalla BBC tra i 100 britannici più influenti di sempre, che i Beatles inserirono il suo volto nella loro storica copertina del capolavoro Sgt. Pepper’s, che Jimmy Page dei Led Zeppelin, David Bowie, i Doors, Marilyn Manson e tanti altri artisti internazionali lo venerano e spesso fanno di tutto per acquistare cimeli e memorabilia.

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