Incendi – Aricò: “Chiederò lo stato di calamità. Nuovi fondi per il Corpo Forestale”
Alessandro Aricò, Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente, ha parlato dell’emergenza incendi in Sicilia.
Queste le sue parole:
“Chiederò lo stato di calamità naturale alla giunta di governo, e unitamente al collega preposto all’Economia dovremo trovare le risorse necessarie per assegnare ulteriori fondi al comando del Corpo forestale in modo da prolungare la stagione per i lavoratori antincendio, unico baluardo a difesa di una Sicilia che sta bruciando. Nonostante i massicci interventi di uomini e mezzi la situazione sul fronte antincendio rimane gravissima con grandi rischi di perdita di vite umane e del nostro patrimonio naturale. Sono ventitré gli incendi segnalati solo nella giornata di oggi più alcuni focolai che se non attenzionati per tempo potrebbero propagarsi velocemente. Esempio emblematico sono le fiamme che da diverse ore avvolgono la storica faggeta di Polizzi Generosa e che lambiscono l’insediamento di Abies Nebrodensis, una pianta rara che attraverso il Parco delle Madonie è stata oggetto di ricerca scientifica ed investimenti da parte della Regione”.
Fanno già discutere, in rete, le dichiarazioni che sostengono la necessità di aumentare i fondi al comando del Corpo Forestale. La Sicilia, infatti, conta già un numero di Forestali molto superiore a quello di tutte le altre Regioni italiane.
(cefaluweb.com)
OBBIETTIVO IN VISTA
ulteriori fondi al comando del Corpo forestale in modo da prolungare la stagione per i lavoratori antincendio, unico baluardo a difesa di una Sicilia che sta bruciando.
SONO TUTTI VOTI PER OTTOBRE CORAGGIO
sempre che Monti non vi chiuda il rubinetto, cosa che al di là del mio irrilevante pensiero, prima o poi è INEVITABILE
Magari chiudesse il “rubinetto”.
Ecco il vero partito trasversale: dai cosiddetti compagni ai cripto-fascisti, da FLI (letto all’italiana) alla FLAI (letto all’inglese), da Aricò (che vuole dare una ripulita alla Sicilia, e si vede come) a Capuana dott. Vincenzo (con i suoi punti di riferimento della Sicilia perbene) a Ferrauto Pietro (in questo contesto le contrapposizioni politiche tra i due non contano più) a tutti quelli che stanno in mezzo. Tranquilli, però. Benché la miscela sembri esplosiva non c’è pericolo d’incendio.
La democrazia è bella perchè ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero.Non capisco però, la necessità di nascondere la propria identità, attraverso l’ANONIMATO, in modo particolare quando si fanno nomi e cognomi di persone.
Se uno è convinto di quello che dice perchè NASCONDERSI?
Io sono convinto che quando si esprimono giudizi(SIA POSITIVI CHE NEGATIVI) su persone
ci si debba assumere tutte le responsabilità.
Mi piacerebbe avere l’opinione di tutti: principalmente di quelli che sentono il bisogno di lanciare il sasso e nascondere la mano.Almeno una volta per tutte potremo capire da quale pulpito provengono tutte queste “OPINIONI” espresse dagli “ANONIMI”
LIBERATEVI DALL’ANONIMATO ED ESPRIMETE LIBERAMENTE LE VOSTRE IDEE!!! IL MIO E’ UN PENSIERO LIBERO E MI FIRMO
ANTONINO BRANCATO
Cher Monsieur Brancatò,
visto che lei parla come De Gaulle e scrive come Pompidou, come mai non ha pensato di scendere in politica?
So che riceverò di conseguenza anch’io una valanga di disapprovazione! Ma non capisco perché tutti questi “pollici versi” per il commento dell’Assessore Nino Brancato (spero sia lui!)? Io sono d’accordo con lui!(Lo so detto da me è paradossale, ma la mia identità è nota ai più!)
Ed a Voltaire che gli scrive dopo, vorrei capire cosa intende lui per “scendere in campo”? Visto che il signor Nino Brancato che io sappia fa e ha sempre fatto politica (ed attualmente è ancora asessore se non sbaglio!)!
Poi sulle modalità in cui vengono scelte le cariche ne possiamo parlare….
Così per curiosità! Non vorrei che si potesse abusare del metodo di espressione del dissenso o del favore sui commenti!
lo spostare il problema dal merito, dal contenuto, alla persona è indicativo di un modo di pensare maoista, tipo processi della rivoluzione culturale.
Ma il contenuto, il merito di quanto detto vale qualcosa? o il “pulpito” sinonimo del “futti tu ca futtu puri ia?” (la radice socialista?)
e siccomi futtisti puri tu, zittu t’a stari.
così facendo palermo è diventata più lorda della casbah del cairo
Mon amì Francois-Marie Arouet,il mio pensiero voleva invitare alla cautela e alla prudenza quando si parla di persone con nomi e cognomi.
L’impressione che ho ricevuto nel leggere il tuo commento che il tuo non fosse affatto un “complimento”.
Lo strumento web che tutti abbiamo nelle mani è molto pericoloso se non sappiamo ben utilizzarlo.
Come vedi 25/75 è un numero altissimo di persone che pro o contro si sono espressi sull’argomento.
Devo precisare che il quesito che ponevo non era pro/contro l’anonimato nei vari dibattiti.
Il quesito era: è giusto mantenere l’anonimato quando si tirano in ballo persone con identità ben
precise? Non vorrei proprio che l’anonimato servisse ad esprimere opinioni che possano “ledere”
la dignità di una qualsiasi persona, senza per questo renderne conto a nessuno.Quando si esprimono giudizi forti, bisogna assumersi la conseguente responsabilità.CHIARO? Concludendo richiamo ancora alla prudenza ed alla cautela. Saluti a tutti Antonino Brancato
Questa volta concordo con l’assessore Brancato. L’anonimato è spesso una condizione per esprimere senza condizionamenti il proprio parere su una questione (vedi anche le indagini demoscopiche), ma non può essere considerato un facile paravento per insultare la gente gratuitamente molto spesso senza alcuna cognizione di causa.
Monsieur (ami – senza accento – est très difficile),
quali sono i giudizi forti di cui lei parla, quali questi giudizi che ledono la dignità della persona? Avere detto che in certi contesti politici cadono le contrapposizioni politiche che viceversa sono marcati e laceranti in altri contesti?
Adesso non faccia marcia indietro perché lei solennemente e con parole a caratteri cubitali si è scagliato contro coloro che non si firmano, senza fare nessuna distinzione fra commenti lievi e commenti forti. Anzi.
Per il complimento faccia lei, altrimenti veda di trovare la chiave di lettura di quel commento
Chissà perchè chi si firma, in un contesto dove è ammesso non firmarsi, chiede che gli altri mettano la firma piuttosto che rispondere sui contenuti, credo che il successo di questo blog (e non c’è bisogno che lo dica io) sia dovuto proprio a questa libertà, e di commenti schizzofrenici non se ne leggono, quindi spero che questa polemica della firma sia definitivamente abbandonata.