Isnello: Parco Astronomico delle Madonie, scienza di alto livello

planetario

Sta prendendo forma un progetto di grande respiro scientifico, nel cuore della Madonie, perla ambientale, scrigno d’arte, oasi di benessere e regno della Targa Florio

 

Suscita un interesse crescente nella comunità scientifica internazionale il Parco Astronomico delle Madonie, a Isnello in Sicilia, i cui lavori sono in avanzato stato di realizzazione. Ormai la struttura sta prendendo forma: tra pochi mesi sarà pronta la parte divulgativa, entro un anno tutto il complesso.

Anche la NASA guarda con grande attenzione alle attività di ricerca che saranno rese possibili nel piccolo paese madonita dalla collocazione del telescopio cosiddetto “a grande campo”, uno strumento di forte innovazione con il quale si potranno avviare attività avanzate in vari campi dell’astronomia. Sarà un telescopio unico in Europa: non esistono attualmente strutture paragonabili e non se ne prevedono nel futuro prossimo.

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Un filone di grandissima importanza sarà quello delle osservazioni delle controparti ottiche di sorgenti di onde gravitazionali e neutrini. Altre indagini riguarderanno la scoperta e le osservazioni di pianeti extrasolari in orbita attorno a stelle vicine, stelle variabili e nuclei galattici attivi e detriti spaziali.

Il pacchetto potrà contare anche su un Planetario (cupola di 10 metri e sistema di proiezione digitale e opto-meccanico, con capienza 75 posti) e su una Terrazza Osservativa (nell’ambito della struttura destinata alla didattica alla divulgazione delle scienze astronomiche) che prevede la collocazione di:

– 4 telescopi riflettori Schmidt – Cassegrain da 280 mm F/10, completi di montatura a puntamento automatico
– 4 telescopi rifrattori apocromatici da 150 mm F/8
– 4 telescopi binoculari diametro 150 mm, con prismi angolati e ingrandimenti differenziati
– 4 strumenti per osservazioni solari.

Agli inizi degli anni 70 il massiccio delle Madonie era già stato individuato dalle istituzioni astronomiche nazionali come il sito più idoneo per il telescopio Galileo, quello realizzato poi alle Canarie, perché il cielo madonita risulta essere il più bello d’Italia, il meno inquinato, il più a sud della nostra penisola. Il sito osservativo di Monte Mufara di Piano Battaglia è anche il più alto d’Italia, quota 1.865 metri.

In questo contesto verrà collocata la più avanzata strumentazione astronomica, con un telescopio a grande campo della classe di un metro, campo osservabile 10 gradi quadri, cioè uno spazio in cui entra per dieci volte il diametro della luna piena: unica strumentazione di questo tipo in Europa, destinata a conservare il primato per diversi anni.

I principali settori di ricerca saranno la scoperta e il monitoraggio di asteroidi pericolosi per la Terra, i cosiddetti NEO (near earth objects), che vede oggi la NASA impegnata a tutto campo; lo studio delle onde gravitazionali e dei cosiddetti gamma-ray burst; la scoperta e l’osservazione di pianeti extrasolari. La valenza scientifica dell’opera è enorme.

Il telescopio che verrà collocato su Monte Mufara sarà del tipo “ad attività in remoto”, cioè lo si programma e lo si lascia lavorare, appunto, a distanza, il tutto gestito da una struttura operativa e di controllo che avrà collocazione a Mongerrati, a 5 km da Isnello. Questo consentirà a ricercatori, studenti ed astronomi di tutto il mondo di richiedere i tempi di osservazione secondo progetti validati da un comitato scientifico, per fare ricerca nelle proprie sedi di studio. Vi sarà anche una qualificatissima struttura destinata alla divulgazione e alla didattica delle scienze astronomiche.

Uno spazio all’esterno sarà destinato ad exhibit di vario genere, orologi solari, scale di misure e grandezze, scala del tempo, meridiane. In più, un radiotelescopio ed altro ancora.

(Fonte: www.gadgetblog.it – Rosario Scelsi)

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