Isnello. Presentazione libro sul partigiano Ortoleva “Non posso salvarmi da solo”

Un intenso e suggestivo pomeriggio, quello di ieri, 12 settembre, ad Isnello. In Piazza Peppino Impastato abbiamo presentato il libro che racconta le gesta del nostro concittadino Partigiano Giovanni Ortoleva, morto insieme ai suoi compagni nell’eccidio di Salussola del 9 marzo del 1945. Il libro “Non posso salvarmi da solo”, scritto da Antonio Ortoleva ed edito da Navarra Editore, è un lavoro di ricerca molto interessante che, raccontando di Giovanni Ortoleva, riporta alla luce anche vicende e personaggi che sono rimasti ai margini della storia e contribuisce perciò a fare conoscere ancora meglio il valore della lotta di Resistenza che, certamente, ha costituito per il nostro Paese un nuovo Risorgimento.

Presenti al dibattito, moderato dal giornalista Gianpiero Caldarella, insieme all’autore del libro Antonio Ortoleva, all’editore Ottavio Navarra, a una rappresentanza dell’ANPI, alla Dirigente Scolastica dell’I.C. “F.Minà Palumbo”, il dott.Pino Mogavero, già Sindaco di Isnello (che, nel 2010, insieme all’allora Sindaco di Salussola Carlo Cabrio riportarono i resti Giovanni Ortoleva da Salussola ad Isnello) e una delegazione del Comune di Salussola, in particolare il Vice Sindaco Valter Pozzo, che ringrazio.

L’ Amministrazione Comunale di Isnello e quella di Salussola formalizzeranno un gemellaggio culturale nel ricordo del nostro Partigiano Jaccon, a testimonianza di un rinnovato impegno, che lega l’Italia dal nord al sud, a difesa della Memoria collettiva ed in particolare della lotta di Resistenza. Il coraggio di questo ragazzo che ha vissuto fino in fondo il valore della amicizia, della lealtà, della dignità e della libertà rappresenta un oggi riferimento forte e necessario. A noi il compito di fare conoscere la sua storia nelle scuole e in tutti i luoghi di aggregazione. Per queste ragioni, il Comune di Isnello ha deciso di omaggiare tutte le famiglie e le scuole di Isnello di questo interessante libro; nei prossimi giorni verrà distribuito a ricordo e testimonianza condivisa. Ricordare per cambiare.

Essere partigiani, oggi, non può significare rivendicare la memoria della Resistenza tramite esibizionismi che, spesso, hanno il sapore di un gretto integralismo, tali pratiche, piuttosto, sono assolutamente inutili e divisive e vanno contro lo spirito di chi, soprattutto tramite le proprie azioni concrete, dovrebbe sapere stare dalla parte giusta e fungere da esempio per tutti. Essere partigiani, oggi più che mai, significa lavorare, ogni giorno, costantemente e indefessamente, per la difesa e la salvaguardia dei diritti costituzionali, a tutela degli interessi collettivi, tra la gente e nelle Istituzioni, cercando di incidere con efficacia nelle pieghe di una burocrazia contorta e nel caos di una politica sempre più approssimativa e populista. Per aspera ad astra. Sempre.
Il Sindaco Avv. Marcello Catanzaro

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