L’89º Giro internazionale di Castelbuono in… austerity

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27 Commenti

  1. Pietro Mazzola ha detto:

    Bravi…. scelta ragionevole, fatta da persone responsabili che vivono nel presente e non nelle favole.

  2. ypsino ha detto:

    La manifestazione regina di castelbuono è ipsygrock.
    Si vende tutto ciò che c’è da vendere in quei giorni; pane, pasta, carne, vino, ect.
    Nel senso che c’è un enorme ritorno economico diretto ed indiretto (pubblicitraio e di presenze)

    la corsa di s. anna non serve a niente se non a chi l’organizza per aver un ruolo. E’ solo uno spreco

    Pertnato invito l’amministrazione comunale a concetrare le risorse solo su ipsigrock.
    Chi vuole organizzarsi la cosa se l’organizza e se la vede.

    • Nino Ippolito ha detto:

      Tu, chiunque tu sia, sei un grandissimo IDIOTA. Almeno scrivilo correttamente il nome della tua manifestazione regina…Quattro giorni all’anno e me lo chiami ritorno economico…vai a zappare la terra piuttosto che perdere tempo dietro un monitor.

      Saluti dalla Germania…meno male che sono andato via…si vede, per chi non sta più dalle vostre parti, quanto siete provinciali, disfattisti ed invidiosi.

    • Antonio2 ha detto:

      Gli atleti non si ingaggiano a suon di euro, ma, come fanno spesso negli USA, si mettono in palio dei premi in denaro per i primi 3 arrivati in modo da invogliare i nomi “ALTISONANTI” a venire a correre al Giro di Castelbuono. Difatti, per accaparrarsi la vincita ce la metteranno tutta per arrivare primi e non faranno passerella perché tanto l’ingaggio, di mila euro, se lo sono già incassato.

      E, ripeto ancora, a Castelbuono l’ultima pagina dell’atletica della Gazzetta dello sport non la legge mai nessuno, tranne il 27 luglio mattina? In tutti questi anni di “cursa” sono solo il calcio e i motori che appassionano i castelbuonesi che a sua volta hanno creato in paese associazioni sportive con tanta voglia di fare.
      L’atletica non attira l’attenzione dei castelbuonesi, fatto salvo il giorno della corsa.

      Consiglierei di fare promozione nelle scuole e dove in generale c’è la presenza di giovani. Mi piacerebbe che a Castelbuono nascessero associazioni sportive di atletica e magari un giorno (sarebbe un sogno) vedere un cognome castelbuonese in qualche olimpiade.

    • Rosario Polisi ha detto:

      Solo banalità insensate nell’anonimato. Le chiacchiere da caffè, in confronto, sono pillole di saggezza.

    • paesano ha detto:

      ti consiglio di prendere subito un cannolo di manna ed attendere

    • Antonio2 ha detto:

      DIRE: “Solo banalità insensate nell’anonimato. Le chiacchiere da caffè, in confronto, sono pillole di saggezza.” È LA BANALITÀ AL QUADRATO CHE SVIA IL CONFRONTO.

      • Nino Ippolito ha detto:

        Non riesco a capire se i vostri commenti sono diretti a me o a ypsino. Rendetevi conto che al di fuori di Sicilia, Palermo ed Italia tutta questa internazionalità Castelbuono non la ha affatto. Qui a Meersburg non si sente parlare ne di corsa e ne di Ypsigrock. Poi ho visto poco fa che la corsa manco ha un sito web nel 2014…rendetevi conto che tutta questa internazionalità e conoscenza della quale tanto vi vantate non esiste affatto… ne con ypsigrock, ne con paese di vino e manco con la tanto amata corsa di sant’anna

        • Nino Ippolito ha detto:

          L’unica cosa che risulta fuori sul web cercando sport, castelbuono, madonie e che sembra abbia un po’ di valore (per qualità e foto che ci sono dentro) e che pubblicizza la tanto amata castelbuono è questo http://www.triridemtb.com/ypsicup-2013-la-gara-dh-nel-cuore-del-mediterraneo/

          per carità si vede che è fatto da professionisti, magari tutto questo esiste solo per quattro giorni l’anno, però questa si che, caro ypsino, fa venir voglia di scendere giù…

        • Ultimo ha detto:

          Sante parole qui qualcuno ha fatto credere che Castelbuono è importante conosciuta in tutto il mondo, ma finiamola siamo realisti , lasciate gli asini al pascolo. Passa un a sciumara siamo conosciuti a Palermo

          • Mimmo Ventimiglia ha detto:

            Lei ha scelto proprio un´appropriato nickname =l´ultimo ?
            Vivo all´estero e mi creda e´una gioia ,putroppo quest´anno sara´un po´+ amara, poter vedere in diretta su rai sport il 27 in nostro paese in diretta.
            Dare merito non a Cesare ma bensi´a Mario Fesi e a tutto il suo gruppo che con tanti sforzi cerca di continuare il sogno di Toto´Spallino.
            Inoltre , se lei non e ´mai uscito da … non e´certo colpa mia .
            Last (ultimo ) but non least solo per ricordarle che un paio di anni fa sulla seconda rete tedesca,insieme a tante altre reti televisi mondiali, hanno trasmmesso un servizio sulla raccolta differenziata su Castelbuono (https://twitter.com/mimmo20miglia/status/486785164841074688/photo/1).
            Se per lei questo e´poco mi corregga 🙁

        • sinfonia ha detto:

          Invece a Londra e New York non si fa altro che parlare di Meersburg

  3. Antonio2 ha detto:

    Gli atleti non si ingaggiano a suon di euro, ma, come fanno spesso negli USA, si mettono in palio dei premi in denaro per i primi 3 arrivati in modo da invogliare i nomi “ALTISONANTI” a venire a correre al Giro di Castelbuono. Difatti, per accaparrarsi la vincita ce la metteranno tutta per arrivare primi e non faranno passerella perché tanto l’ingaggio, di mila euro, se lo sono già incassato.

    E, ripeto ancora, a Castelbuono l’ultima pagina dell’atletica della Gazzetta dello sport non la legge mai nessuno, tranne il 27 luglio mattina? In tutti questi anni di “cursa” sono solo il calcio e i motori che appassionano i castelbuonesi che a sua volta hanno creato in paese associazioni sportive con tanta voglia di fare.
    L’atletica non attira l’attenzione dei castelbuonesi, fatto salvo il giorno della corsa.

    Consiglierei di fare promozione nelle scuole e dove in generale c’è la presenza di giovani. Mi piacerebbe che a Castelbuono nascessero associazioni sportive di atletica e magari un giorno (sarebbe un sogno) vedere un cognome castelbuonese in qualche olimpiade.

  4. GIUSEPPE CASSATA ha detto:

    BRAVI.COMPLIMENTI PERCHE’ FATE PREVALERE LA TRADIZIONE,
    IL VOSTRO ORGOGLIO LA VOSTRA STORIA,I SACRIFICI DEI
    VOSTRI ANTENATI.SIETE UN ESEMPIO DI MADONITI DA IMITARE

  5. pasqualino cusenza ha detto:

    chiacchere e tabbacchiere di lignu u munti di napuli u ni mpigna A gnuranza regna sovrana. Invito tutte quelle persone a cui non sta bene il giro,divino festival etc, stc. ma perchè un vinniti a viligiatura e scinniti un dumani du cruggifirsi nveci di ntossicari i ncinagli a un paisi?

    • Francesco ha detto:

      Caro Pasqualino tu sei legato ai fantasmi del passato, le manifestazioni degne di questo nome che hanno motivo di esistere sono il GIRO perché è una tradizione legata alla festa patronale e YPSIGROCK perché è una manifestazione originale non scopiazzata da altre già esistenti e frutto di una generazione paesana a cui va il nostro plauso.
      Tutte le altre sono manifestazioni scopiazzate da chi sfacinnato girava la sicilia e portava “nuove” idee ??? A cominciare da Castelbuono porte aperte di tanti secoli fa a finire con l’infiorata che quest’annO è stata un insabbiata, funghifest passando per i miseri carri di carnevale che con la nostra tradizione non c’entravano niente.
      A, dimenticavo Divini Festival che non ci appizza proprio niente. La cosa più grave è che tutte queste manifestazioni sono PAGATE indirettamente
      dalla comunità. COMUNQUE PAZIENZA, PAGHIAMO E CI DIVERTIAMO

      • pasqualino cusenza ha detto:

        fantasmi o non fantasmi queste sono le cose che in quest’ultimi trentanni siamo o sono stati capaci di organizzare e che in un modo o nell’altro anno portato il brand Castelbuono in giro per la Sicilia in Italia e nel mondo,se chi critica crede di fare di meglio si faccia avanti e cominci a strizzare il cervello e a sudare come hanno fatto chi c’era prima e chi c’è nel presente.
        p.s. Per l’ennesima volta signori eliminate i nikname soprannomi del cavolo una comunità cresce guardandosi in faccia, l’omerta e tante altre cose nascono anche da queste cose,dato che considero questa comunità matura e tollerante metteteci la faccia .

  6. mario fesi ha detto:

    L”ignoranza e una brutta cosa……

  7. Zinga ha detto:

    …proprio brutta, specie se in grammatica!!!Manca l’accento. Un po’ di attenzione perche’ il Giro Podistico e’ internazionale!!! Curate forma e sostanza, fatevi aiutare!!!

    • chimico ha detto:

      Comunque anche tu fai attenzione agli accenti e agli apostrofi. 🙂

      • Zinga ha detto:

        Noto che non sei un buon conoscitore di determinati supporti informatici, che non consentono la corretta applicazione di alcune regole ortografiche, come accenti e apostrofi. E chiudo qua.

        • chimico ha detto:

          Mah! Sarà…

          • chimico ha detto:

            Forse quel signore a cui lei ha risposto prima è stato vittima di determinati supporti informatici, come li chiami tu.
            Ma mi pare che essi in realtà siano dotati di accenti e apostrofi e comunque la grammatica non ne può fare le spese. E la chiudo qua.

  8. Antonio ha detto:

    La corsa di Sant’Anna è una bellissima manifestazione che negli anni si è trasformata ed è cresciuta ma forse ora purtroppo sta rallentando.
    “A cursa” ci ha dato la possibilità di vedere in paese grandi atleti.
    Quand’ero piccolo c’erano gli italiani: Antibo, Arena, Pizzolato, Bettiol.
    Bettiol vinse proprio nel 1989. Finivano gli anni ’80, cadeva il muro di Berlino e nei primissimi anni ’90 iniziava tangentopoli. Il mondo cambiava e guarda caso cambiava anche la nostra corsa, proprio ad insegnarci che non si può vivere solo di vecchie glorie.
    Arrivavano gli stranieri e soprattutto i keniani. Indimenticabili Paul Tergat, Benson Barus e tanti altri di cui sinceramente non so scrivere correttamente il nome (con tutte quelle K e Y…).
    Per alcuni anni si aggiunse la corsa giovanile e la corsa femminile, si parlava di lotteria nazionale abbinata al Giro (ancora non c’erano win for life e tante altre diavolerie…) e di realizzare un monumento (e la montagna ha partorito un topolino!).
    Poi arrivò “Curri Curri picciriddra” a far da splendida colonna sonora, la diretta televisiva e alcune frasi celebri del commentatore: “Siamo nell’inferno di Castelbuono, allacciate le cinture, non so voi ma io ho la pelle d’oca”
    Così, correndo sullo stradale di San Guglielmo nei pomeriggi d’estate, nella mente tornano quei momenti, quelle immagini, quei suoni e si cerca goffamente di imitare le gazzelle d’Africa, di allungare il passo, di tenere la testa alta, di sollevare di più le cosce, di spingere con i polpacci, di respirare più a fondo. Però tutto è grazia e ogni cosa è un dono del Signore… abbiamo avuto altri doni, non siamo gazzelle e meno male che a Liccia c’è l’acqua!
    La corsa può tornare a crescere solo se a Castelbuono (e in Sicilia) cresce la passione per l’atletica e se si coinvolgono i ragazzi anche nei paesi limitrofi.
    Azzardiamo un paragone. A Montecarlo hanno il Gran Premio di Formula 1, pur non avendo un vero circuito e pur non avendo industrie automobilistiche. A Castelbuono abbiamo la Corsa di Sant’Anna: i ragazzi ci sono e le strade pure, ci vorrebbero i soldi. E in fondo l’atletica non ha bisogno di grandi strutture tipo la pallanuoto o l’hockey su ghiaccio!
    Una grande manifestazione sportiva è sempre positiva per un paese, genera sempre un certo indotto. Bisogna essere capaci di far vivere il giro tutto l’anno e non solo per mezzora.
    Gli insegnanti di educazione fisica nelle nostre scuole cosa fanno? Possiamo organizzare una gara studentesca nello stesso percorso della corsa con i ragazzi dei comuni del Parco? Una volta l’anno invitiamo gli atleti siciliani a misurarsi nello stesso percorso in cui per Sant’Anna si affrontano i keniani?
    Auguriamoci che la nostra corsa possa ancora vivere e prosperare ed evitiamo commenti maligni.
    LO SPORT UNISCE!

    • Antonio2 ha detto:

      A Montecarlo hanno i soldi, e pure tanti, di privati che vanno in giro per il mare coi panfili. Loro si che possono permettersi di organizzare quello che gli pare e piace (Formula 1, Rally,…). A Castelbuono se la “tetta” della Regione Sicilia smette di allattarci coi soldi pubblici, finisce, come già sta accadendo, che ci ritroviamo col culo per terra. Senza quelli non siamo in grado di organizzare nemmeno a cursa di sacchi. E sono contento che sta andando a finire così, perché in questo modo, forse, cominceremo tutti a darci da fare per creare: eventi, manifestazioni, e ancor meglio, attività economiche mirate e frutto di raziocinio e che, soprattutto, non siano foraggiate da soldi pubblici.

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