La giunta Tumminello uccide il dibattito politico
Cari Concittadini,
avremmo voluto fare un comizio in piazza Mina Palumbo, ma non ci è stato permesso.
E’ la prima volta nella storia del paese, che piazza Minà Palumbo, una delle piazze piu importanti, non puo essere utilizzata dalle forze politiche per presentare il proprio programma in occasioni di elezioni. Infatti, con delibera n. 3 del 23 gennaio 2013, la giunta comunale presieduta dal Sindaco Tumminello vieta l’utilizzo di piazza Minà Palumbo per svolgere dei comizi, includendo, invece, tra iluoghi in cui poterli fare il Chiostro di S.Francesco che, storicamente, è stato luogo di grandi dibattiti della politica castelbuonese (!?!).
Infatti, come i concittadini ricorderanno, il sen. Vincenzo Carollo, l’on. Gino Carollo e l’on. Pietro Sapienza hanno iniziato la loro carriera politica svolgendo comizi dentro il chiostro di S.Francesco!
Storicamente la piazza Minà Palumbo è stata centro nevralgico sul piano economico, storico e culturale del paese. Oggi, al contrario, viene inibita al confronto pubblico, mortificando gli anziani, i lavoratori, gli imprenditori che vivono questo spazio, discriminando i cittadini in cittadini di “serie A”, che possono assistere ai comizi, e cittadini di “serie B”, che non possono farlo.
Ci chiediamo? Ma per quale motivo il sindaco Tumminello continua nella sua azione imperterrita di creare steccati, divisioni, polemiche e tensioni nella comunità di Castelbuono, mettendo in atto una logica che non ci appartiene?
Spesso si “riempie la bocca” parlando di trasparenza, correttezza, legalità, partecipazione, ma, poi, quando si tratta di passare ai fatti: il nulla.
Cari concittadini, ci scusiamo con voi per questo atto di superficialità e di mancanza di un minimo rispetto per le regole democratiche del Sindaco.
Lo ribadiamo: la nostra comunità non merita tutto questo.
Il segretario del circolo
Michele Di Donato
Salve concordo con Di Donato, mai visto a Castelbuono un grado di non democrazia così elevato, questa è anti politica, il nostro Sindaco è l’incarnazione del famoso detto siciliano “Parrari è arti leggia” ad maiora.
Vorrei sapere con quali motivazioni è stato negato l’uso della “chiazzetta” e valutare le ragioni che hanno determinato il diniego dell’Amministrazione. Solo dopo potremo esprimere un giudizio. La “chiazzetta”, fin dalle prime elezioni post ventennio, quelle del ’48, è stata teatro di storici comizi elettorali, sindacali, di manifestazioni popolari molto partecipate e sentite: i luoghi ,è vero, cambiano fisionomia e destinazione, ma sarebbe bello non stravolgere del tutto gli usi e le tradizioni di un popolo, di una comunità, almeno per il tempo che dura mediamente la vita di un uomo, visto che tanti castelbuonesi, se non il giovane Sindaco Tumminello, ricordano, e amerebbero continuare a vivere emozioni e atmosfere legati a certi eventi nei luoghi dove li hanno vissuti fin da bambini…
Sentimentalismo romantico? Paura del cambiamento e delle novità? Non credo: rispetto di una storia e delle sue connotazioni identitarie, rispetto delle memorie di una comunità, semplicemente.
Da quello che si legge nel comunicato, il diniego scaturirebbe da una delibera di giunta. Cioè “a chiazzetta” non è compresa nei luoghi papabili per fare comizi.
Sono d’accordo con erba voglio: perchè?
Quantomeno mi sembra una scelta discutibile……..
Sta volta convengo con l’accusa del segretario del PD Michele Di Donato (Mi devo preoccupare ahahahhha!) E mi piacerebbe sapere quale fosse il motivo che sta alla base di questo diniego! A nessuno e ripeto nessuno deve essere impedito di poter esprimere la propria opinione al di là degli schieramenti politici, ancor più che vietare un luogo, che è della collettività! Forse il Sindaco è da accostare alla figura del “pazzo” del capolavoro di Giuseppe Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso” in cui invitava i cittadini a lasciargli per l’appunto la piazza al grido: “La piazza è mia! La piazza è mia”?
Ennesimo autogol! Sembra che ci stiano prendendo gusto
se Piazza Minà Palumbo è luogo storico allora Piazza Margherita cosa è???? nn ho + ke vedere e ke sentire…..
@ciccio: spero intervenga il Prof. Genchi in questo post. Lui le spiegherà, con dovizia di particolari, perchè Piazza Minà Palumbo è un luogo storico.
“quant’è brutta ‘a gnuranza” …caro Ciccio vada a guardare le foto nel MUVI del sito wwwcentropolis.com . -sezione eventi istituzionali e politici e, forse, capirà cosa significa “teatro di storici comizi…” e coglierà più esattamente il senso delle mie parole; a parte il fatto che qui non si discute di primati e che la storicità di Piazza Margherita non esclude quella di Piazza Minà Palumbo, intendevo dire che mi piacerebbe conoscere il perchè di tale provvedimento. Se, come alcuni sostengono, non è opportuno chiudere al traffico il “centro commerciale Chiazzetta” per svolgervi i comizi, credo che il problema si possa risolvere regolando il calendario dei comizi in modo da evitare la paralisi delle attività commerciali, preferendo per esempio i giorni festivi o le ore serali.
P.S. La storicità di un luogo non è correlata soltanto alla sua data di nascita (e, sotto questo aspetto, ovviamente ,la zona sud di Castelbuono si sviluppa successivamente a quella sorta nelle vicinanze del Castello) ma deriva anche dagli eventi più o meno memorabili che nel tempo l’hanno visto protagonista( il luogo).Il professore Genchi mi darà sicuramente ragione.
Questa sì che è una notizia! Alla chiazzetta, dunque, c’è ancora la piazza?
Yes! Presumo sia per questo che è intesa come “chiazzetta”!
American Place !
bravo!!!tra le macchine e il palchetto del bar, non resta nulla della splendida chiazzetta!!
Se non ricordo male il neo-eletto sindaco Tumminello, nel maggio scorso, ha scelto proprio la Chiazzetta per pronunciare il comizio di ringraziamento agli elettori.
Che c’entra! All’epoca la piazza c’era. Adesso non c’e’ piu’.
Fattelo spiegare dal prof. Genchi.
anonimo (ma mica tanto),
lei pensa di parlare con me (o di me) con gli stessi termini perentori con cui il suo socio in affari si rivolge a lei? Lei a che titolo pensa di potersi rivolgere ai vari commentatori di questo blog invitandoli a farsi dare spiegazioni da me? Lei ritiene che io sia alle sue dipendenze? Cos’è un retaggio culturale di caporalato? Lei, se proprio ha il potere, questi ordini li dia a casa sua.
Prof. Genchi,
io mi rivolgevo a lei perchè la considero uno dei massimi esperti di storia del nostro paese. Ma, mi dispiace sottolinearlo, il suo intevento non è stato all’altezza del suo sapere.
Dopodichè volevo informarla che io non ho soci in affari e, ribadisco il concetto, speravo che lei intervenisse in qualità di storico e non di comico. Piazza Minà Palumbo resta una piazza anche se ci sono decine di macchine parcheggiate ed è ormai diventata una dependance dell’American Bar. Ma chi ha autorizzato questo scempio, ne ha già pagate le conseguenze perdendo le scorse elezioni amministrative. Ma vedo che lei non perde occasione per sottolineare le mancanze della vecchia amministrazione. Contento lei, contenti tutti.
Illustre anonimo,
non si nasconda dietro un fuscello! Quando lei in risposta ad un intervento esordisce dicendo “Che c’entra! All’epoca la piazza c’era. Adesso non c’è più. Fattelo spiegare…” lei non sta per niente chiamando in ballo lo storico che io non sono, cerca esclusivamente di fare dell’ironia sul fatto che io sarei uno della lista dei famosi traditori e come tale appiattito sulle posizioni del nemico. Lei, chiaramente, è libero di pensare quello che crede. Chissà, però, come deve esserci rimasto male nel constatare che diverse cose che molti della sua parte politica, forse lei compreso, avevano preconizzato (nomine, coinvolgimento totale nell’organizzazione del carnevale e in altre manifestazioni) si sono rivelate completamente false.
Inclito anonimo, l’ironia è difficile da fare, ma è ancor più difficile da capire. Quando io dico “… alla chiazzetta, dunque, c’è ancora la piazza?” essendo meno ortodosso di lei, mi riferisco sia a chi ha creato questo ambaradan ma anche a chi, oggi, non è in grado di eliminarlo. Ma lei, sulla base di teoremi artatamente elaborati, ha colto ciò che ha ritenuto conveniente. E magari, anche, che io avalli lo sciagurato provvedimento del sindaco. Io sono per la libertà di parola. Lei, invece, appare molto disturbato dal fatto che io non tralascio occasione.
Infine due precisazioni. “Chi ha autorizzato questo scempio”, le ricordo che siamo nel 2004, vinse le elezioni del 2007. Il mio precedente intervento, poi, diciamocelo francamente, per lei non è stato per niente comico, avendovi trovato ben poco da ridere.
Dimenticavo, se vuole le mando la foto del comizio che Giancarlo Pajetta tenne nella tutt’altro che storica piazza san Francesco nel 1948. Sul suo anonimato garantisco fin da ora max riservatezza.
Grazie PD di farci conoscere in quali acque navighiamo! Secondo me non é che un errore di distrazione. La distrazione del sindaco e della sua giunta che non fanno che occuparsi di chi appoggia cosa, tentando riposizionamenti disperati e accreditamenti nel panorama politico extra moenia. Senza saper governare un minimo la comunità che li ha portati in Municipio. Goffaggine. Sbadataggine. Assenza nel governo delle istanze della Comunità.
Mi chiedo: cosa ci stanno a fare? A chi giova? Quanto indietro dobbiamo ancora andare…mentre il mondo va.
ma se è vero che esiste un diniego da parte del sindaco o dell’amministrazione comunale che vieta per l’appunto l’utilizzo dell “Piazzetta” per comiziare al di la della delibera di giunta che viene citata, ma perchè il Pd non pubblica la copia della richiesta da loro presentata con il diniego? o ci dobbiamo fidare solo della delibera di giunta? la legge stabilisce se non erro che qualunque luogo richiesto può essere autorizato. invitiamo pertanto al segretario Di Donato di pubblicare tutto
Mi scusi, paolo, ma secondo lei il segretario si è inventato tutto solo per fare scruscio?
Mi rendo conto che non ci si deve fidare di nessuno, ma quando ci sono di mezzo una Giunta e il Comandante della Polizia Municipale……..va!
paolo, mi sa che la sua richiesta è stata esaudita. 🙂