Le Fontanelle: “A Vecchia nzipita” porta solo parole

(Riceviamo e pubblichiamo da parte del Comitato per Le Fontanelle) – È trascorsa la fatidica data del 31/12/2019 senza i risultati che speravamo. Su Le Fontanelle nessun fatto concreto, solo ipotesi frammentarie e incomplete, annunciate dal sindaco nel comizio del 5/1. Qualcosa, circa i passi seguiti all’incontro del 9/12 con noi, ci ha detto il capogruppo di maggioranza sempre il 5/1; di queste informazioni, più concrete, lo ringraziamo. Ecco in sintesi ciò che è emerso:

  1. Il sindaco ha annunciato che “Il progetto è pronto”. Il capogruppo, sempre il 5/1, ci ha detto che hanno visionato la versione superata del progetto il 10/12, constatando l’assenza di molti requisiti da loro proposti a luglio 2019; per questo con il sindaco hanno trasmesso una nota ai progettisti e attendono il recepimento.

Purtroppo è dai primi di ottobre che il sindaco dichiara la disponibilità del progetto senza che sia vero. Le informazioni del gruppo di maggioranza piuttosto confermano che il progetto, più verosimilmente, è in revisione. Se non peggio, per l’assenza di notizie sul completamento delle indagini chieste dai progettisti. Il progetto sarà davvero pronto quando la cittadinanza potrà vederlo e approvarlo

  1. Il sindaco ha informato che a giorni porterà il progetto in giunta per predisporne il cambio di titolo: da “Progetto di completamento …” a “Progetto nuovo …”.

Ammesso e non concesso che il progetto sia pronto, sorgono due dubbi:

  • Il progetto finanziato nell’ambito del Patto per il Sud ha come titolo (dall’allegato alla delibera di Giunta specifica, n. 29 del 21/01/2017):

“Recupero e Ristrutturazione dell’ex cine teatro Le Fontanelle Castelbuono”. Qual è il “Completamento” da cambiare a cui si riferiva il sindaco nel comizio?

  • Ammesso e non concesso, per quanto appena detto, che serva il cambio di nome, dato che già una volta è stato negato, quali sono i fatti nuovi che inducono il sindaco a sperare in un esito migliore? Non è che c’è dell’altro?
  1. Il 31/12/2019 non sarebbe più il termine perentorio per la presentazione del progetto. La scadenza reale, secondo il sindaco, è il collaudo entro il 31/12/2021

Perché, allora, fin dall’assemblea pubblica congiunta del dicembre 2018 ha stabilito nel 31/12/2019 il termine perentorio per l’approvazione del progetto? Vorremmo credere alla nuova scadenza, ma non essendo citata ora come allora la fonte, che valenza può avere? Può il sindaco precisare la fonte che la sostiene? E comunque, come credere che in due anni riesca a collaudare un’opera, quando in un anno non è riuscito ad avere il progetto definitivo? Il 5/12 abbiamo chiesto l’accesso agli atti di presentazione del progetto al bando del “Patto per il Sud”, per vederci più chiaro. Qui dobbiamo anche informarvi che avevamo chiesto al gruppo di minoranza di accedere a tale atto ma dopo un’apparente disponibilità iniziale (a parole) non è seguito alcun passo (nei fatti)

  1. Il sindaco ha assicurato che il teatro avrà “l’americana”, un pavimento “ad alzare”, un “adeguato palcoscenico”

Informazioni generiche e insufficienti; per la tendenza a svicolare dalle condivisioni manifestata dal sindaco e dai progettisti e, soprattutto, perché non sono indirizzati tutti i requisiti posti. Tra l’altro, dalle informazioni del gruppo di maggioranza, i punti citati sarebbero ancora da recepire. E gli altri requisiti?

  1. Il sindaco destinerà l’edificio a “Sala polifunzionale con prevalenza area teatrale”; “Quel luogo non possiamo utilizzarlo tre volte l’anno per fare il veglione”

Sindaco, ormai disperiamo di spiegarle che non ci spaventa condividere nel teatro la “polifunzionalità” (sempre che lei non miri a banchetti et similia). Ci spaventa che lei abbia un’idea troppo economica della cultura e del teatro, per di più in contraddizione con il finanziare un edificio privato allo scopo. Ci terrorizza che lei riduca la cultura al veglione, per quanto evento importantissimo, ignorando come la cultura in paese oggi sia costretta dall’indisponibilità di un teatro al coperto e, con un teatro degno, si svilupperebbe occupando il teatro per lunghi periodi. Ci angoscia che lei possa sacrificare alla “polifunzionalità” o alla strada lato Madonna della Catena, elementi irrinunciabili per la scena o la ricettività. Tutte cose su cui, tuttora, non abbiamo assicurazioni precise, dirette, immutabili

Riguardo al punto 5 c’è una voce positiva, seppur parziale, da parte del gruppo di maggioranza. Già il 9/12 aveva promesso di intestarsi l’accensione del mutuo per la strada di cui sopra; il 5/1 ha confermato il proposito, Attendono il computo metrico per muoversi. Se questa promessa fosse mantenuta, almeno sapremmo di non dover rinunciare ad elementi ricettivo-teatrali per la copertura economica della strada.

Cari compaesani ed amici del teatro, concludiamo dicendo che purtroppo non c’è di che confortarsi: le intenzioni non sono del tutto trasparenti e nulla si può dire ancora sulla speranza di riavere Le Fontanelle come degno teatro.

Noi continueremo a vigilare e ad agire come e più di adesso. E se questo agire sarà denunciato come minaccia, per quanto sia solo l’esplicazione di un diritto civico, pazienza. Consentiteci di dire che è solo grazie all’agire del Comitato per Le Fontanelle se oggi non si parla più, seppure tra le tante difficoltà residue, della vecchia ipotesi di progetto che puntava ad una inutile sala poli(nulla)funzionale, senza capienza, senza elementi teatrali, senza anima storica di teatro. Non lo diciamo per vantare crediti ma solo per far riflettere i castelbuonesi sul fatto che è utile una coscienza critica disinteressata che pungoli e, perché no, guidi ove necessario, l’azione amministrativa.
Come dire, se è utile al bene comune, allora uno, cento, mille comitati.
Il Comitato per Le Fontanelle

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