Le Fontanelle: restauro si’, ma come? Lettera aperta al sindaco da parte del Gruppo 2001

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11 Commenti

  1. Daniele Di Vuono ha detto:

    Condivido le parole del gruppo dei 2001! I precedenti progetti tutto rappresentavano fuorché un vero e proprio Teatro quale Castelbuono ed i castelbuonesi meritano. Oltre alle cose proposte e (sempre che il “patto” non si riveli “il pacco”), qualora non fosse possibile pensare a un progetto più confacente a un vero e proprio teatro, a questo punto sarebbe meglio (provocatoriamente e volutamente parlando) abbattere completamente la struttura, pensando successivamente, magari a un belvedere, che allargando Piazza Castello permetta di accogliere più persone per le oramai annuali manifestazioni come l’Ypsigrock.

    Poiché cari stimati componenti dei 2001 dubito fortemente che lo scopo del recupero del finanziamento sia più legato all’oggetto in sé che all’amore per Cine Teatro “Le Fontanelle” e del Teatro in genere.

    • lucullo ha detto:

      abbattendo le fontanelle più che belvedere si otterrebbe un pandemonio considerati i depositi di materiali edili e gli immobili abusivi di infimo gusto che vi sorgono incontrollati

  2. Antonio ha detto:

    In effetti non ha senso spendere un sacco di soldi per fare una saletta da 80 posti. In paese ci sono tante altre sale con questa piccola capienza. Ora c’è anche la sala nel convento di San Francesco.
    Bisogna fare una sala per almeno 400 persone.
    Altrimenti conviene fare spazio….

  3. Antonio2 ha detto:

    Condivido anch’io che occorrerebbe realizzare un cine-teatro di almeno 400 posti. Aggiungo anche che non avrebbe senso ristrutturare quella struttura degli anni 50 sia dal punto di vista architettonico e sia dal punto di vista di sicurezza statica. Sarebbe meglio abbatterla totalmente. Se abbiamo anche imparato qualcosa dal recente evento sismico di Amatricia (con tutti gli scongiuri), risulterebbe molto più sicuro realizzare un edificio totalmente nuovo anziché accomodare quello già esistente.
    Attualmente quel che resta del “Cine Teatro Le Fontanelle” esteticamente è alla stregua di un capannone industriale e non c’è nulla del vecchio Teatro Le Fontanelle, per cui: CHE SENSO AVREBBE CONSERVARLO?

    • lucullo ha detto:

      forse l’attuale conformazione del teatro risale agli anni 50 ma l’impianto è quasi coevo al castello dal momento che proprio in quel sito sorgeva la cappella di corte dedicata a San Filippo. Bisognerebbe documentarsi prima di dire abbattiamo, scaviamo, stravolgiamo tutto. L’importanza storica di quel manufatto va oltre l’attuale.
      Realizzare un mostro da 440 posti probabilmente vorrebbe dire ingrandirlo a scapito del castello e non credo proprio sia proponibile.
      E poi chi le ha detto che un edificio ben ristrutturato crollerebbe prima in caso di sisma? vada a riguardare i filmati del terremoto e magari qualche testo di scienza delle costruzioni

      • Vicé ha detto:

        Filmati del terremoto in Giappone o in California vorrebbe dire lei. Ma qui si parla di sistema Italia non di edificio ben ristrutturato. E non è in discussione la scienza delle costruzioni ma la pratica.

        • lucullo ha detto:

          In Giappone e negli Usa utilizzano sistemi costruttivi in acciaio con resistenze a sollecitazioni meccaniche di gran lunga superiori ma ciò è applicabile solo ai nuovi edifici, il restauro delle architetture storiche è cosa diversa…

  4. Vicè ha detto:

    Quindi chi ha ristrutturato quella struttura del ‘300, il castello, chissà che cretino doveva essere.
    I tristi fatti di Amatricia (da cui l’aggettivo amatricia-na) non le hanno insegnato nulla. Il vecchio campanile rimasto in piedi e la scuola antisismica caduta: niente. Il cemento armato impoverito: niente.

  5. controcorrente ha detto:

    non capisco cosa vuole dire

  6. Vicé ha detto:

    Voglio dire che non è vero che edifici antichi ristrutturati sono meno sicuri di edifici costruiti oggi. La storia d’Italia degli ultimi decenni lo dimostra, fino al recente terremoto. Adesso è chiaro?

    • CONTROCORRENTE ha detto:

      no perchè dovrebbe conoscere lo stato dei luoghi e come è stato costruito non è la struttura del teatro antico che tra l’altro ormai nessuno può ricordare

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