Le tre condotte bergamasche Slow Food incontrano il Romitaggio San Guglielmo

Dal suo antico Convento immerso nei boschi del Parco delle Madonie, il Romitaggio,  Salvatore Baggesi scende a valle, percorre lo Stivale e raggiunge le Valli Orbiche della bassa bergamasca con l’intento di cimentarsi con l’agnello bergamasco.
Un grande menu con la pecora dei transumanti lombardi e i prodotti del territorio siciliano,  un’apoteosi di profumi e sapori. L’evento si svolgerà a Lallio (BG), venerdì 20 marzo alle ore 20.00

La condotta di Slow Food Valli Orobiche riunisce circa duecento soci che condividono a livello locale gli obiettivi dell’omonima associazione internazionale (85.000 iscritti) www.slowfood.it  fondata nel 1986 a Bra (Cn) da Carlo Petrini e divenuta un Movimento Internazionale per la Difesa e il Diritto al Piacere sancito a Parigi nel 1989.

Slow Food è un progetto culturale che si articola che attraverso la conoscenza del cibo, l’educazione del gusto, la salvaguardia del patrimonio enogastronomico, la formazione del consumatore. Obiettivo principale dell’associazione è quello di promuovere il piacere del cibo nel rispetto della stagionalità delle materie prime e delle infinite varietà di preparazioni a seconda delle latitudini e delle tradizioni. Oltre al fondamentale interesse per un’autentica cultura enogastronomica svincolata da mode e interessi commerciali, l’associazione si impegna a difendere la biodiversità, ad incoraggiare un nuovo modello di agricoltura, a favorire modelli di (ri)educazione del gusto, a ricercare ritmi di vita più lenti. L’associazione aiuta le giovani generazioni a instaurare un rapporto corretto con il cibo; favorisce un turismo attento e rispettoso dell’ambiente; promuove iniziative di solidarietà.

Nella condotta Slow Food delle Valli Orobiche si organizzano periodicamente incontri conviviali destinati a diffondere localmente la filosofia durante l’anno in sedi diverse quali enoteche, osterie, ristoranti, librerie c’è l’opportunità anche per i non (ancora) soci di seguire corsi, conoscere produttori, seguire degustazioni a tema, quando non addirittura prender parte a viaggi alla scoperta di giacimenti enogastronomici significativi.