Lettera aperta ai candidati sindaco
Riceviamo e Pubblichiamo la lettera aperta che il Dott. Giuseppe Abbate ha indirizzato ai quattro candidati sindaco alle prossime elezioni comunali
Non sono state ancora rese pubbliche le linee programmatiche dei quattro candidati sindaci per le prossime elezioni amministrative, ma sicuramente non dovremo attendere a lungo. Stante ai bisogni ed alle priorità del paese probabilmente coincideranno su parecchi punti e quindi l’approccio agli stessi sarà più semplice ed abbordabile. Personalmente mi piacerebbe che contenessero buona parte dei punti sotto riportati che, dal mio modesto punto di vista avrebbero priorità, oltre a quelli che i candidati ed i loro staff individueranno.
– NON MI PIACEREBBE CHE SI CONTINUASSE nella politica di acquisizione di nuovi immobili al patrimonio comunale, anche se di valore, perché ne abbiamo veramente tanti e non poche volte sotto utilizzati o addirittura chiusi. Di contra l’acquisizione comporta un non indifferente indebitamento che le esangui casse comunali non possono più permettersi;
– SE CI FOSSERO RISORSE DISPONIBILI sarebbe utile, invece, spenderli per il mantenimento del patrimonio esistente (immobili – strade – acquedotto – fognature) ormai vicino al collasso in assenza di interventi consistenti. Per le strade interne ad esempio cito soltanto il primo tratto di via Garibaldi, via Giovanni Cucco, via Maurolico, via Livolsi, discesa Cappuccini e via via tutte le altre. Piccole o grandi perdite nell’acquedotto devono attendere molti giorni prima di essere riparate in assenza di risorse. Delle strade esterne, meglio non parlare.
– LA CARENZA DI PARCHEGGI è abissale e, ad eccezione di qualche intervento, le passate amministrazioni nulla hanno fatto per migliorarla. Si sono lasciati sfuggire la possibilità di acquisire con poca spesa l’area a tergo della via Isnello ed a ridosso del torrente San Calogero sulla quale nel tempo si sarebbero potuti realizzare parecchi parcheggi. Dopo l’ampliamento del cimitero, per esempio tutta l’area residua potrebbe essere recintata e sistemata come parcheggio a pagamento per turisti, utilizzando per gli spostamenti le navette elettriche. Altre aree potrebbero essere reperite e sistemate in altre zone con una buona programmazione.
– UNA MAGGIORE ATTENZIONE al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, dal momento che ormai dipende soltanto da società in house, collocando dove necessario opportune telecamere e non indulgendo su quanti denotano assoluta e palese mancanza di senso civico.
– MAGGIORE ATTENZIONE anche al corso del San Calogero al centro del cui alveo vegetano piante di medio e alto fusto che ostacolano il naturale deflusso delle acque e che in presenza di nubifragi potrebbero arrecare seri danni. All’uopo sarà necessario pressare sulla Regione per ottenere un maggiore utilizzo dei forestali al di fuori del bosco comunale.
– ATTENZIONARE il recupero dell’ex ” Cine teatro Le fontanelle” affinché si eviti la realizzazione dell”ennesima sala multifunzionale e si realizzi invece un vero teatro con almeno 400 posti a sedere a costo di rinunziare a finanziamenti in itinere che prevedano cose diverse.
– RIAPPROPRIAZIONE da parte della prossima amministrazione comunale del ruolo che le compete di indirizzo del servizio della polizia municipale. Ruolo che le è sfuggito di mano da almeno un ventennio lasciandolo alla discrezione dei vari comandanti e quindi nel caos più totale. Bisogna, infatti, avere seri problemi alla vista per non accorgersi che l’intera popolazione non ne può più, per non accorgersi che ormai si parcheggia ovunque, che le traverse di via Vittorio Emanuele sono perennemente chiuse dalle auto che vi sostano, che davanti ad una chiesa un furgone vi è parcheggiato da almeno un anno, ecc. ecc.
– STIMOLARE ED INCENTIVARE nella collettività castelbuonese il ritorno al senso civico per buona parte smarrito con comportamenti abnormi, soste selvagge, scorrazzamento di biciclette tra la gente nel corso, chiusure temporanee di strade senza alcuna autorizzazione, sacchetti di spazzatura per le strade fuori paese, e così via.
– ISTITUIRE in forma semplice ma concreta uno sportello di ascolto del cittadino per raccogliere suggerimenti, segnalazioni utili, lamentele, disfunzioni varie, senza però che l’assessore di turno si pizzichi e risponda in malo modo. Il sindaco, la sua giunta e quanti altri preposti non possono sempre essere al corrente di quanto avviene nel paese e le segnalazioni esterne possono essere un valido aiuto per la corretta gestione del territorio.
– PREDISPORRE progetti utili e cantierabili per opere importanti cogliendo le opportunità che possono presentarsi nel tempo con risorse regionali, nazionali ed europee.
Si potrebbe continuare ma c’è già tanta carne al fuoco e la realizzazione solo di una parte di quanto segnalato sarebbe un grande successo.
Nei comizi, nelle riunioni in camera caritatis , nei programmi sarà sicuramente inflazionato il termine “volare alto” .Facciamolo… ma con i piedi per terra.
Auguri a tutti i candidati e che vincano i migliori!
Giuseppe Abbate
Per quanto attiene la “riappropriazione del servizio di polizia municipale” il problema non sta tanto nel fatto che è stato lasciato alla discrezione dei vari comandanti, bensì nel fatto che se l’è appropriato colui il quale “crede di essere” il vice comandante, avallato da alcuni agenti ed ausiliari che ufficialmente non so per quale ragione (ma non bisogna essere dotati di chissà quale intelligenza per capirlo) gli vanno dietro. Inoltre sarebbe opportuno che al posto di promettere la qualifica di agente a tutte le unità che attualmente svolgono la funzione di ausiliari, o gli si da effettivamente oppure si differenziano dagli agenti, sia dalle uniformi che principalmente dai ruoli. Vorrei chiedere a chi predispone il servizio, se il ruolo degli ausiliari è limitato solamente al rilevamento dei divieti di sosta e non possono assolutamente effettuare servizio di ordine pubblico, che senso ha metterli in orario al di fuori delle ore 08 – 20,00.
La lettera aperta del dott. Abbate merita grande attenzione, perché incentrata sull’opportunità di una programmazione di opere strutturali di primario bisogno per una cittadina da governare al meglio, da far crescere socialmente, economicamente, culturalmente. Necessità quindi di individuare opere strutturali nel rispetto dei tanti vincoli, non solo di fattibilità, di finanza, di tutela ambientale, ecc.: è l’attuazione nel nostro territorio del cosìdetto “sviluppo sostenibile”…un termine molto abusato, che molti ancora fanno finta di non capire, e che alcuni di noi abbiamo coniato in sede O.N.U. nel lontano 1992. Sviluppo non significa staticità bensì lavoro, occupazione per tutti e a tutti i livelli. A me sembra chiaro il messaggio del dott. Abbate, da condividere a pieno: cari politici, già nella vostra prospettiva di governo, occorre sviluppare programmi di opere pubbliche seri, concreti, con analisi costi-benefici, dove sono chiamati in causa esperti specialisti, principalmente nel campo della finanza e dell’ingegneria, con la creazione di diagrammi di flusso nelle varie fasi della progettazione, dell’esecuzione, del collaudo, della manutenzione (importantissima!).
Non crediamo che il politico serva al cittadino al momento clou del taglio del nastro dell’opera pubblica…vorremmo dimenticare le tristi vicende della percorribilità della circonvallazione del paese. Certo, come ricorda il dott. Abbate, una programmazione ragionata di opere pubbliche non deve restare argomento puramente tecnico: è fondamentale la partecipazione attiva del cittadino, creando appunto uno sportello informativo di dialogo…gli URP-Ufficio Relazioni per il Pubblico- li abbiamo promosso a forza negli anni ’90, fino all’emanazione del D. lgs. 165/2001…e oggigiorno non mancano certo gli strumenti informatici di dialogo (proattivo, non da gossip).
Grazie, quindi, Pino per questa tua utile “provocazione”, che sicuramente può dare una scossa di orgoglio per la rinascita del paese.
Il geometra Abbate, persona seria e competente, ha colto nel segno.
Pensiero totalmente condivisibile!
Una proposta che farei ai candidati sindaci che proporrei sarebbe la seguente:
Durante eventi o manifestazioni di massa in cui vi sia preparazione, consumo di alimenti o distribuzione di bevande predisporre degli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Nonché l’obbligo all’uso e distribuzione di piatti e bicchieri bio-compostabili. Poiché ho notato che una tale procedura nelle manifestazioni organizzate sino ad oggi nonostante Castelbuono si definisca paese virtuoso non vengono adottati tali accorgimenti. Purtroppo l’uso indiscriminato di materiale non bio-compostabile e la mancata differenziazione in tali esempi è un cattivo esempio è una evidente mancanza di coerenza da parte di una virtuosa amministrazione e da parte di chi gestisce un tale delicato compito, nei confronti dei cittadini. Oltre che così come la mancata differenziazione da parte dei cittadini ne aumenta l’apporto e l’aumento dei costi per la comunità, altrettanto accade per tali manifestazioni.
Solo chi da un buon esempio può pretendere che chi lo segua non sbagli.
Cordialmente
L’Osservatore Castelbuonese
Chiedo scusa per gli errori, del mio precedente commento, poiché per errore ho inviato prima di un attenta rilettura. Chiedo venia.
Cordialmente.