Lettere anonime ai consiglieri, archiviata l’inchiesta

Pubblichiamo di seguito l’articolo di Giuseppe Spallino apparso alcuni giorni fa sul Giornale di Sicilia in merito all’archiviazione dell’indagine sulle lettere intimidatorie ricevute dai consiglieri comunali della passata stagione amministrativa, Rosario Castiglia e Mauro Piscitello.

(Di Giuseppe Spallino – Giornale di Sicilia) L’autore è rimasto un mistero, il movente è politico. È stato messo un punto fermo all’inchiesta sulle lettere anonime inviate alla fine della scorsa consiliatura ai consiglieri di opposizione Rosario Castiglia e Mauro Piscitello, oggi presidente del Consiglio comunale. A mettere nero su bianco il clima in cui mutarono le missive, dove erano riportate frasi minatorie e offensive, è il gip del Tribunale di Termini Imerese nell’ordinanza con cui ha archiviato il caso. Il periodo è ben preciso, cioè quello della crisi politico-amministrativa che aveva colpito la giunta guidata dall’ex sindaco Antonio Tumminello. Una crisi partita quando Castiglia e Piscitello, insieme al collega Giuseppe Pitingaro, non accettando più l’azione amministrativa portata avanti dall’allora primo cittadino, abbandonarono il gruppo «Castelbuono in movimento» per aderire al gruppo misto, facendo venire meno la maggioranza. Poi seguirono le dimissioni dell’assessore ai servizi sociali Giusy Arena, che rappresentava la compagine di Piscitello in seno alla giunta, scrivendo parole di fuoco nei confronti del sindaco Tumminello: «È ormai chiaro che al di là delle sorti della nostra importante comunità, ci siano da troppo tempo schemi tattici e dinamiche distorte che nulla hanno a che fare con la politica». Quindi altri due abbandoni nella maggioranza, con la fuoriuscita dei consiglieri Anna Lisa Cusimano e Annamaria Mazzola.

In questa fase partirono gli anonimi: due lettere che – come venne scoperto in fase di indagine – vennero imbucate il medesimo giorno. Destinatari: i consiglieri del gruppo misto Rosario Castiglia e Mauro Piscitello, coloro che dopo l’uscita da «Castelbuono in movimento» si distinsero di più nel criticare l’operato dell’Amministrazione comunale.

«Le vie del Signore sono infinite, prendine una e vattene a fan…». Si leggeva nella lettera recapitata a Castiglia. Dello stesso tenore, anche se con un tratto di ironia in più, la missiva inviata a Piscitello.

«Non volevo parlarne per non compromettere la serenità della mia famiglia – commentò dopo la diffusione della notizia Piscitello -. Sono fatti che dispiacciono. La lettera che mi hanno inviato mi fa essere ancora più determinato di prima. Io faccio il sindacalista. Mi dispiace solo che si sia intaccata la serenità della famiglia». E quando la vicenda finì in Consiglio comunale, l’unico ad esprimere solidarietà fu l’ex vicesindaco Marcello D’Anna.

Non è un caso, dunque, che la pista investigativa seguita dal pm Paolo Sartorello (poi trasferito), sulla base dell’informativa firmata dal maresciallo Mario Mascellino, all’epoca comandante interinale della stazione dei carabinieri di Castelbuono, puntò sul movente politico

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Cosa ne pensi? Commenta!x