Lia Romè: “Oltre le parole ci sono i fatti. Noi guardiamo avanti”

In un video che alleghiamo, mi viene posta la domanda: “Quale è la cosa che non ti piace di Castelbuono?” Io ho risposto, nei tempi stringati della video intervista “degrado ambientale e culturale in cui è caduta”.
Sono lieta che il sindaco Tumminello si interroghi sul significato della mia risposta. Grazie all’intervento del Sindaco sono contenta di poter spiegare e argomentare meglio la mia posizione e conto di farlo spesso in campagna elettorale.

Larga parte dei cittadini condivide il ragionamento di fondo da me esposto, perché non si rivede in pratiche amministrative e atteggiamenti che non sono rispecchiabili nella reputazione che Castelbuono ha avuto e si è costruita negli anni.
Il degrado ambientale è rappresentato ad esempio dai troppo frequenti episodi di rifiuti sparsi ovunque, per strada e nelle scarpate: il torrente San Calogero in stato di completo abbandono ne è un esempio lampante, l’area castellana sommersa da erbacce, le aiuole agli ingressi del paese e lo stato del Parco delle Rimembranze, solo per fare qualche esempio.

Quando si danneggia l’ambiente si danneggia anche la cultura del bello e del senso civico.
La cultura non è solo l’attività dei musei e delle tante associazioni che a Castelbuono prosperano bene e che lavorano attivamente per il bene comune. Cultura è anche tradurre queste attività in benefici e crescita civica per tutti. E soprattutto abbiamo un progetto alternativo, nel quale la proposta culturale accompagna la crescita civica, il rispetto delle istituzioni e della cosa pubblica, il decoro urbano e l’educazione ambientale.

consigliamo la lettura di http://www.fondoambiente.it/News/arte/Index.aspx?q=de-masi-aumenta-sempre-piu-il-degrado-culturale

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