Locali ex carcere: la Risposta del Sindaco alle lamentele di un concittadino
Spiace registrare le lamentele di un concittadino, ma non credo di dover provare imbarazzo per aver garantito il diritto allo studio dei nostri bambini, si perché noi li abbiamo e sappiamo che in questi casi a loro non serve la filosofia dei grandi.
Non credo che abbiamo sbagliato scegliendo di fare i lavori di messa in sicurezza dei locali di San Leonardo, o di efficentamento dei locali di San Paolo o Madonna del Palmento, scegliendo di permettere alla scuola di iniziare regolarmente nei locali dell’ex carcere per qualche mese, di evitare i doppi turni che avrebbero creato disagi ai bambini e ai genitori, o la perdita di posti di lavoro.
Vede Sig. Rosario come ho cercato di spiegarle in qui 10 minuti insieme, ma vedo che non sono stati sufficienti, abbiamo cercato, in modo responsabile e senza improvvisazioni, in collaborazione con la scuola a cui resta in capo l’autonomia organizzativa, di trovare la soluzione migliore tra le possibili.
Sapevamo sin dall’inizio che avremmo creato dei disagi, ma abbiamo scelto di lavorare per un futuro migliore, e mi creda in questo caso parliamo proprio di Futuro.
Il Sindaco
Dr. Antonio TUMMINELLO
signor sindaco lei sicuramente non sbaglia quando fa i lavori di messa in sicurezza della scuola s. Leonardo, ma sicuramente ex carcere in questo momento non ha l’agibilità per essere aperta al publico, visto che ci stanno lavorando, i fili di luce che penzolano con sicuramente la luce elettrica, visto che c’è collegata la impastatrice, chiodi per terra e tavole sparse, spero che il disaggio finisca quanto prima.
Anche il vicino campo di calcio è inagibile ed in tanto ci si gioca, anche la strada che dovrebbe essere la nuova soluzione al traffico è pronta e non sarà mai collaudata, perchè queste opere fanno parte del prima, Adesso pur di fare polemica, ci si preoccupa del resto, mandateli a Isnello a scuola è lavorate tranquillamente, vediamo cosa ne pensa il signor polemica
Mandateli a Isnello? Ma perche’ non ci vai tu ad Isnello?
E poi, come fai a paragonare una strada ed un campi di calcio ad una scuola dove ci vanno dei bambini?
Sensibilita’ zero!
Io so solo che mio figlio rischia ogni giorno che va in quella scuola.
Sono tanti i genitori che si lamentano.
E se dovesse succedere qualcosa, succederanno cose gravi, secondo me.
E’ sempre facile fare i gay con il c… degli altri.
“Mandateli a Isnello”… Che tristezza, quel signore!
Credo che il problema non sia il pezzo di carta del certificato di agibilità, strutturalmente e’ evidente che l edificio e’ ultimato o quasi, come credo il campo o la strada del sig.Ultimo. Il problema e’ che basterebbe o meglio bastava mantenere il cantiere all aperto meno a portata di bimbi.tutti i ragazzini escono soli nel pomeriggio e chissà cosa trovano nelle strade per potersi fare del male, ma trovo inaccettabile che chiodi , materiale edile (tavolo i, pietre), prese della luce elettrica di cantiere alla mercé di chiunque, siano in piena disponibilità nell atrio esterno di una scuola. Questo non è una questione politica , del prima o del dopo , di chi o di cosa, ma una questione di sicurezza.Poco importa poi se i bambini non possono nemmeno alzarsi, ma almeno evitiamo che si cavino gli occhi! La scuola non è opzionale come andare allo stadio o scegliere una strada , è un diritto e un dovere.
Per chi come me ha assistito alla riunione di ieri pomeriggio svoltasi a S.Leonardo ,la preside ha le idee molto chiare su tutta questa questione.Direi quindi di dare fiducia alle nostre istituzioni ,vedete anch’io ho il bimbo in quel immobile come tanti e a breve i problemi sorti si risolveranno diamo fiducia a chi è del mestiere,senza polemiche sterili che non portano a niente.io non sono un Tumminelliano ma ,sia lui che il dirigente scolastico hanno assunto su di loro responsabilità che pochi si sarebbero assunti e sarebbero i primi a pagarne gli eventuali ,speriamo mai,incidenti.
Mi dispiace leggere nei commenti tanta accondiscendenza verso l’inaccettabile. Insegno in una scuola dove, due anni fa, si è dovuto provvedere a ristrutturare il sottopassaggio che porta i ragazzi dal piazzale delle corriere fino al cancello della scuola. Ebbene, poiché c’erano problemi di collaudo, per parecchi mesi gli insegnanti sono stati incaricati, assieme a un vigile, di favorire l’attraversamento alternativo, quello sulla statale. Non si è, ragionevolmente, neppure vagliata la possibilità di far usare ugualmente il sottopassaggio. Il sindaco, nella sua risposta, si vanta di conoscere parole come ” diritto allo studio”: non considera, assieme a chi dovrebbe prima di lui, che la normativa prevede la tutela, nel caso di minori, prima di tutto del diritto alla sicurezza. Un cantiere non è il posto dove i bambini devono andare a scuola. E poi, approfondiamo la questione delle attrezzature didattiche: se proprio l’ex carcere doveva essere usato, che almeno si provvedesse in tempi giusti all’arredo delle aule. Santo cielo, da quello che so mancano le lavagne di ARDESIA, non le lavagne interattive multimediali. E voi genitori dite “Vabbé”? La leggerezza con la quale la questione è stata affrontata è davvero grave, e il nostro senso civico ci dovrebbe portare a reagire.
Sig.ra Anna,Lei ci accusa di accondiscendenza, ma se ha delle soluzioni alternative le esponga a chi di dovere se lei sa cose che noi genitori non sappiamo o ha delle soluzioni che portino a rapide e concrete le porti a conoscenza ,non se le tenga per lei .
Una di queste sono i doppi turni che il sindaco esclude. Per spiacevoli che possano essere, garantiscono sia il diritto allo studio che il diritto alla sicurezza. Un’alternativa ancora più valida sarebbe stata, visto che si parla di “pochi mesi”, collocare i cantieri in periodo non scolastico. Altre ne potrei proporre se il mio mestiere fosse quello di amministrare una cittadina o di gestire una scuola: lascio l’onore di scatenare la fantasia politica a chi siede sulle poltrone giuste. Il mio ruolo, più semplicemente, è quello di cittadina che si appella alla legalità dell’agire istituzionale e al buon senso. Signor Natale, lei è stato a quell’incontro e, in quello che scrive, io leggo molta buona fede, che le fa onore, ma non risolve il problema. Se uscendo da quella riunione si è sentito tranquillo, perché le persone che le hanno parlato hanno dichiarato di assumersi “la responsabilità”, io la capisco. Il problema è che quelle persone, in realtà, si sono assunte “l’irresponsabilità”. Se lei legge tra le righe dell’episodio del sottopassaggio che ho scritto in questa pagina, si rende conto che in altre parti d’Italia, dove oltretutto il lavoro non è un problema come da noi (e i sindaci non hanno bisogno di agitare lo spauracchio della disoccupazione per spaventare i cittadini), gli amministratori, e i dirigenti scolastici, si guardano bene dal fare passi falsi. Nel comportamento di chi ha preso certe decisioni, non c’è il coraggio della “responsabilità”, mi creda. C’è l’incoscienza dell’irresponsabilità. Oppure la sciocca considerazione che ” e cc’a succediti ‘o paisi”. Scelga lei.
Sig.ra Anna io non sono un amministratore ma anche se si fosse vagliata la possibilità del doppio turno non avrebbe scongiurato il sovraffollamento delle classi ma immagini per un momento che cosa avrebbe significato il doppio turno per quelle famiglie dove,magari,lavorano entrambi i genitori che per una o due settimane si trovano di mattina o il pomeriggio impossibilitati a recarsi alla lavoro perché magari dove gestire la cosa e mi creda sono parecchie le famiglie che non hanno le possibilità di una baby sitter, messa in regola,io faccio un lavoro indipendente e flessibile,i bambini ci ha pensato ,mio figlio ad esempio fatta la doccia la sera alle20:già dorme per quanto riguarda i lavori non saprei dirle ma come ha detto Carmelo Bonomo,non intendono rinunciare ai finanziamenti. Cordialmente la saluto
Va be’, significa che la legalità viene dopo la comodità. Ci adattiamo all’idea.
capisco il disagio dei genitori ma le altre scuole si stanno ristrutturando per renderle migliori e più accoglienti senza considerare che stanno dando lavoro a parecchia gente. Qualche mese di disagio non sarà poi la fine del mondo, non credo ci scapperà il morto! ogni scusa è buona per far polemica…..
Polemica? E’ così che si chiama il senso civico? Scusi, se lei occupa un edificio prima che le abbiano dato l’agibilità, come reagiscono le Istituzioni? E se a occupare un posto non ancora agibile e non collaudato sono proprio le Istituzioni, il paese si chiama Castelbuono o è il Far West? Le richieste del cittadino si chiamano polemiche… Dalla parte di chi sarebbe, lei, se un giorno accadesse qualcosa di spiacevole? Ah, già, non accadrà nulla di spiacevole. Sant’Anna ci guarda dall’alto. A quanto pare ci rimane solo lei.
Una nazione impazzita. Io ho fatto la scuola media a San Francesco e il liceo in via Mazzini al freddo e al gelo… Sono ancora vivo. Non si possono più usare i laboratori con persone diversamente abili secondo le ultime assurde interpretazioni del D.lgs. 81/08!!! Un po’ di sacrificio per aspettare di ultimare i lavori mi sembra il minimo, pensate forse che gli edifici si ristrutturino con la bacchetta magica? Poi, per quel che so io, molte scuole in Italia sono in ritardo nei lavori a causa delle sparate televisive di Renzi, che prima promette fondi a destra e a manca e poi li fa sparire all’ultimo…
C’è la classe formata dai bambini ceto alto, in cui non manca niente, la classe del ceto medio, in cui si cerca di arrangiarsi e la classe; cioè la terza classe, quella che promette gli stessi standard della prima ma in cui manca tutto.