L’Ufficio Postale di Castelbuono si trasferisce “dietro il castello”
Scelta di gusto per la location del “nuovo” ufficio postale provvisorio. Da un’ordinanza del Comando della Polizia Municipale di Castelbuono apprendiamo, infatti, che nella giornata di Martedì 29 Gennaio sarà installata, presso il parcheggio limitrofo alla Via Ventimiglia (dietro il castello), una struttura prefabbricata da adibire a Ufficio Postale. La durata della nuova postazione non ha una scadenza precisa e dalla stessa ordinanza si deduce che il nuovo ufficio postale, o la messa in sicurezza del vecchio, sono programmati a data da destinarsi.
Il Comando della Polizia Municipale ordina inoltre che:
dalle ore 8,00 del 29/01/2013 fino al termine dei lavori di posa del prefabbricato, il divieto di sosta con rimozione forzata in Via A ed in Viale Castello;
dalle ore 8,00 del 20/01/2013 fino a data da destinarsi, il divieto di sosta con rimozione forzata e di transito, eccetto i veicoli delle Posteitaliane e dei veicoli adibiti al trasporto dei valori, nel piazzale ubicato in Via A individuata per ospitare la struttura prefabbricata provvisoria.
Scelta di gusto? Ma mi faccia il piacere!
non ci è permesso neanche un filo di ironia…?
in paese ci sono ancora vie da intitolare???
informateci meglio per favore!
Cmq in ogni caso nell’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco ha detto che tale ubicazione sarà provvisoria (massimo entro la fine del 2013) nel frattempo provvederanno a sistemare la il vecchio Ufficio Postale! Che in ogni caso ricordo sorgere sempre su terra di riporto!
Ai posteri l’ardua sentenza!!!
ahahah provvisoria, questa parola spesso utilizzata in paese mi fa pensare a promesse mai compiute.
sarà provvisoria per i prssimi venti anni
cmq forse é meglio li che in via geraci!!!!
L’amministrazione non poteva mettere a disposizione il centro servizi della zona artigianale?
Considerando che è da sempre “quasi pronta” ma mai PRONTA.
Il centro servizi é finito e fruibile, ci sono i parcheggi e non costa nulla e forse avremmo potuto avere un affitto dalle poste spa.
Forse la giunta si é dimenticata che esiste una zona artigianale a Castelbuono.
non credi sia troppo vicino? Ma come, leggo da voi che, i poveri vecchietti (come è giusto che sia) non possono stare fuori ad aspettare il turno e tu li vuoi mandare così lontano??? Un pò di coerenza per favore!
Da voi chi?
A Castelbuono ci sono tanti edifici vuoti, disabitati. Ma non si potrebbe sistemare uno di questi ed accomodarlo a ufficio postale anziché installare dei container dietro al castello?
Cmq, speriamo che stavolta il termine provvisorio lo si rispetti alla lettera. Ormai siamo “vaccinati” e sappiamo che spesso in Italia-Sicilia “provvisorio” è sinonimo di “permanente”.
MA NESSUNO HA PENSATO, MI RIVOLGO AL SINDACO DI CASTELBUONO, AI RESPONSABILI DELLE POSTE ITALIANE, ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA,… DI FAR PAGARE TUTTO QUESTO DISAGIO E I COSTI DI MESSA IN SICUREZZA DELL’ATTUALE UFFICIO POSTALE, AI RESPONSABILI CHE ALLORA COSTRUIRONO L’EDIFICIO IN UN TERRENO DI RIPORTO?
A Castelbuono tutti sapevano, ma a suo tempo nessuno (intendo soprattutto chi ne aveva la competenza e l’autorità) fece nulla per impedire la costruzione delle poste nell’attuale sito o quantomeno di far eseguire dei lavori di consolidamento del terreno stesso (palificazioni,…).
Dietro il castello è l’unica zona di castelbuono che in questi venti anni è rimasta uguale a se stessa.
Andare dietro il castello era quasi un tabù. Ci andavano i fidanzati più o meno cladestini, i ragazzini a fumare o sfogliare qualche “giornaletto”.
Era anche un campo scuola per arrampicate, salti, liti.
Chi frequentava dietro il castello era considerato un delinquente.
Era il “dietro le quinte” del paese per usare un linguaggio teatrale.
Ricordo poi che nelle giornate di vento forte, il castello era la zona più colpita. Il vento ululava attarverso le inferriate. Un vento proveniente dalla direzione di S.Mauro rendeva difficile anche camminare per noi che eravamo ragazzini. Allora aprivamo i giubotti a mo di paracadute e sbilanciandoci in avanti, venivamo sorretti dalle folate di vento.