Madonie, famiglia dispersa salvata con l’elicottero
DRAMMATICO INTERVENTO DEL SOCCORSO ALPINO. Studentessa faceva ricerche per la tesi.
Una famiglia di Giarre (padre, madre e figlia), disperse sulle Alte Madonie a causa del maltempo è stata tratta in salvo dalle squadre del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, in collaborazione con gli elicotteristi della polizia di Stato. E.M., 33 anni, studentessa di geologia, il padre N.M., 77 anni, e la madre M.B. di 66 anni, dopo aver raggiunto in auto Piano Battaglia erano andati stamattina in escursione su Pizzo Carbonara, la montagna più alta delle Madonie e la seconda della Sicilia dopo l’Etna con il suoi 1979 metri.
La ragazza, in particolare, avrebbe dovuto fare ricerche per la sua tesi di laurea. Durante la discesa, complice anche il maltempo che aveva cominciato a imperversare nella zona, i tre hanno perso l’orientamento e non sono più riusciti a trovare la strada per tornare alla base. Intorno alle 14 sono riusciti a dare l’allarme con il cellulare e, immediatamente, si sono attivate le squadre del Cnsas di Palermo. Una è stata imbarcata su un elicottero della polizia all’aeroporto di Boccadifalco mentre altri tecnici partivano in auto alla volta delle Madonie.
Intorno alle 15,30 i tre, che erano riusciti a fornire qualche indicazione sul luogo dove si trovavano, sono stati avvistati nella zona di Croce dei Monticelli (1800 metri di altitudine), sopra Castelbuono e decisamente lontani dalla strada del ritorno. Ma a causa del maltempo era impossibile atterrare. I tecnici del soccorso alpino, grazie alla perizia dell’elicotterista, sono riusciti a farli salire a bordo mentre il velivolo restava fermo a pochi metri da terra. Una volta imbarcati, i tre sono stati rifocillati e trasferiti nell’elisuperficie della polizia stradale di Buonfornello, dove li attendeva l’altra squadra del Cnsas con un automezzo che li ha riportati all’auto.
(lavoceweb.com)