Mario Cicero: le principali proposte dell’ANCI al disegno di stabilità 2014

Mario Cicero: le principali proposte dell'ANCI al disegno di stabilità 2014

Riceviamo dal consigliere Mario Cicero, componente del Consiglio Nazionale Anci.

ROMA 14 Novembre  2013

 

PRINCIPALI PROPOSTE DELL’ANCI AL DISEGNO DI LEGGE DI STABILITA’ 2014

 

problematica relativa all’abolizione dell’imu sull’abitazione principale per il 2013

 

 

1)     SECONDA RATA IMU

 

Si ribadisce con forza la necessità di assicurare (entro un termine temporale congruo) la piena compensazione della seconda rata IMU con la copertura finanziaria delle aliquote deliberate dai Comuni nel 2013.

 

2)     PATTO DI STABILITA’

 

Riconoscendo il rispetto dell’impegno da parte del Governo di allentare i vincoli del Patto di Stabilità, si chiede di rendere strutturale il contributo di 1 miliardo da assegnare integralmente ai Comuni per spesa per investimento, con una previsione triennale.

 

Si chiede di eliminare di conseguenza l’ulteriore manovra in termini di Patto di stabilità interno per gli anni 2016 e 2017 imposta ai Comuni per 275 milioni di euro;

 

Si chiede di introdurre in seguito alla modifica della base di calcolo per la determinazione degli obiettivi del Patto di stabilità, una clausola di salvaguardia in modo da ridurre gli effetti distorsivi.

 

Si chiede di escludere dai vincoli relativi al Patto di stabilità interno i comuni con popolazione compresa tra i 1000 e i 5000 abitanti, anche modificando le regole relative al cd. patto verticale incentivato.

 

Si chiede di eliminare le sanzioni poste a carico degli amministratori comunali in conseguenza della violazione del Patto di stabilità.

 

Condividendo l’esigenza di predisporre un corredo normativo stabile ed organico in materia di società locali, perseguendo obiettivi di massima efficienza ed economicità,  va corretta la disposizione proposta, stabilendo le necessarie deroghe per quei settori vitali quali quello culturale, socio assistenziale ed educativo, servizi scolastici e per l’infanzia, esclusioni peraltro di recente confermate in altro provvedimento, nonché prevedendo poi un sistema di regole a regime, con eventuali piani di rientro e relativo corredo sanzionatorio a carico delle società, escludendo in alcun modo effetti e sanzioni a carico del Comune.

 

3)     SERVICE TAX

 

Relativamente alla proposta della  cd.servicetax  e agli effetti sulle entrate dei Comuni, si chiede di assicurare ai comuni una imposta equa, sostenibile, congrua rispetto al gettito del 2013 e atta a preservare una manovrabilità nel tempo della leva fiscale.  Le aliquote previste dalla norma  e 1 miliardo  assegnato ai Comuni non riescono a garantire per molti Comuni- l’equivalente del gettito 2013.  Va pertanto definita una soluzione che assicuri a tutti i Comuni parità di risorse e la conservazione di una leva fiscale autonoma potenzialmente attivabile, anche al fine di evitare tagli occulti non più sopportabili.

 

Si chiede ripristinare un livello appropriato di detrazioni per abitazione principale ex lege, mettendo a disposizione dei comuni le opportune risorse a carico dello Stato.

 

4)     FINANZA DERIVATA

 

Si chiede di regolamentare gli strumenti di finanza derivata al fine di favorire una maggiore trasparenza e tutelare il contraente debole.

 

5)     FONDO SI SOLIDARIETA’

 

Si chiede di rivedere le modalità di costituzione e i criteri di riparto del FSC, avviando la costituzione di un apposito fondo perequativo sulla cui base utilizzare i parametri relativi ai fabbisogni standard.

 

6)     MUTUI

 

Si chiede di allentare i limiti posti dalla legge alla  possibilità di contrarre mutui per investimenti.

 

7)     RIMBORSARE SPESE GIUDIZIARIE

 

Si chiede di individuare soluzioni strutturali alla continua riduzione delle assegnazioni relative a funzioni specifiche (in primo luogo le spese per strutture e servizi giudiziari) che costituiscono un ulteriore taglio non previsto dalle norme vigenti e via via più insostenibile per un crescente numero di Comuni.

 

8)     RISCOSSIONE TRIBUTI

 

Si chiede un regime stabile in materia di riscossione da parte dei Comuni, peraltro sempre di più cruciale in una fase di razionalizzazione della spesa, di riduzione delle entrate e di alleggerimento della pressione fiscale per tutti i contribuenti

 

9)     COMUNI DI AREE TERREMOTATE

 

Si chiede di assicurare un’effettiva invarianza dii risorse standard alle aree colpite dai terremoti (Abruzzo, Emilia-Romagna e altri eventi di impatto più limitato).

 

10)  FEDERALISMO FISCALE

 

Più in generale si chiede l’apertura di un confronto per la riscrittura del sistema fiscale e il rilancio di un percorso di federalismo fiscale.

 

 

 

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